Un progetto del Goethe-Institut
Il centro culturale tedesco Goethe-Institut presenta un’installazione interattiva volta ad esaltare la pluralità di pensiero dell’Europa.
“Il muro che scompare” nasce da un’idea dell’artista Maria Yablonina, rielaborata dall’architetto e ingegnere Werner Sobek. L’opera consiste in una struttura in plexiglas nella quale vengono inseriti circa seimila blocchetti di legno sui quali sono incise delle citazioni nella loro lingua originale, in Tedesco e in Italiano. Le cento frasi incise sui legnetti sono il risultato di un concorso con cui il Goethe-Institut ha coinvolto il suo pubblico: ognuno era chiamato a inviare la citazione preferita di pensatori europei. Le frasi più belle, selezionate tra le tante pervenute, hanno man mano composto questa installazione partecipativa che celebra la diversità linguistica e culturale dell’Europa. Il progetto espositivo prevede che le persone scelgano uno dei blocchetti di legno, leggano le citazioni e possano scambiarle con gli altri visitatori ed utilizzarli come strumento per iniziare un dialogo e un confronto con le persone presenti.
I visitatori potranno portare con sé i blocchetti che avranno scelto, svuotando l’installazione dei suoi contenuti. Il supporto, una volta che sarà diventato trasparente, avrà adempiuto al suo compito, sarà a tutti gli effetti il muro che scompare.
“Il muro che scompare” è un progetto del Goethe-Institut, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri tedesco in occasione del semestre di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea della Germania nel 2020.
Photo Credits: Natalia Cheban