Gli artisti urbani Abel.bael e Mach505, componenti dell’associazione “Il Cerchio e le Gocce”, collaboreranno per la realizzazione di un’installazione che vuole indagare come sia cambiato l’approccio delle persone al tocco e alla vicinanza interpersonale dopo 18 mesi di pandemia che hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere gli spazi chiusi tanto quanto quelli aperti.
Se i muri esterni di un edificio ci separano dal mondo esterno, dai rumori, dalle intemperie e dagli estranei, i muri interni tagliano l’ambiente in spazi ancora più piccoli separandoci anche dalle persone che vivono con noi e isolandoci ulteriormente.
I due artisti vogliono creare un ulteriore spazio interno, fatto di muri attraversabili per creare un luogo intimo per sconosciuti. Il nuovo spazio, arricchito e decorato dalle iconografie e le simbologie che accomunano le ricerche tematiche dei due artisti, si trasforma in un portale dimensionale a sé stante che il pubblico potrà decidere di fruire per tutto il tempo che vuole.
All’interno della stanza magica vengono a cadere le regole imposte dallo stato di emergenza pandemica e due o più persone potranno salutarsi, stringersi la mano o abbracciarsi lasciando all’esterno della stanza quella spiacevole sensazione di ansia e imbarazzo che in questo anno e mezzo ha modificato sostanzialmente le nostre abitudini, il nostro rapporto con gli altri e con noi stessi e la prossemica sociale.
A cura di: Associazione culturale Il cerchio e le gocce
Espongono: Abel.bael e Mach505