Si può fare! Come l’editoria per ragazzi racconta diversità, fragilità e bisogni speciali
Si può fare!
Come l’editoria per ragazzi racconta diversità, fragilità e bisogni speciali
Il visual design ricopre oggi sempre più un ruolo di primo piano, ma la vera rivoluzione è quando riesce a mettersi al servizio della trattazione dei grandi temi rendendoli accessibili a tutti, grandi e piccini.
Il mondo dell’illustrazione ha dovuto trovare chiavi narrative e visive per venire incontro a questa grande sfida.
La disabilità, l’autismo, la diversità, i disturbi del linguaggio. L’esposizione propone un viaggio nel mondo degli albi illustrati per scoprire come si possano affrontare temi così difficili attraverso l’uso delle illustrazioni ma con tatto, leggerezza, intelligenza ed empatia.
La mostra resterà aperta fino al 2 ottobre con i seguenti orari:
ven 30 sett e sab 1 ott: ore 11.00-20.00
dom 2 ott ore 11.00-16.00
L’evento è promosso da Giusti Eventi e CasaOz.
In collaborazione con MagazziniOz.
Espongono illustratori vari.
Don’t leave the kids alone – Storie di tante famiglie alla conquista degli stessi diritti.
La creatività, il design e la narrativa sono potentissimi motori di cambiamento che portano a fare passi in avanti.
In Italia e a Torino le figlie e i figli di famiglie LGBTQI+ stanno aspettando dei passi in avanti definitivi da decenni, sulle adozioni, sulla stepchild adoption, sulle trascrizioni dei certificati, per vedersi legittimare le relazioni e gli affetti più forti anche fuori di casa, anche dalla legge.
Le storie di queste bambine e di questi bambini sono complesse dal punto di vista legale, ma semplicissime se viste con i loro occhi.
Una squadra di persone creative e di volontari esperti in materia legislativa, si sono spese in maniera volontaria per dare voce a queste bambine e bambini: le storie, gli ostacoli, le contraddizioni del sistema legale italiano sono ora una mostra. L’estetica, la grafica, i copy sono il veicolo. Il cambiamento concreto, l’obiettivo.
L’esposizione sarà aperta al pubblico dalle 16.00
Alle 19.00 si terrà un talk con Rete Lanford e Hello Tomorrow e alcune famiglie che verranno a raccontare la propria esperienza.
L’evento è promosso da Hello Tomorrow e Rete Lenford.
Charlie e la Fabbrica di Torino
Torino, come luogo abitativo, lavorativo, polo culturale e sociale, di scontro e di incontro, riflette tutte le sue particolarità, le sue insidie e le sue contraddizioni non solo su un piano di tipo economico sociale ma anche architettonico-strutturale. Il contrapporsi di spazi abitati, vivi e pieni, e di grandi edifici abbandonati (in tutti i sensi del termine) la cui concentrazione aumenta sempre di più allontanandosi dal centro e che non vengono più utilizzati – ma che vengono rivissuti e “ri-edificati” da chi nella nostra attuale società risulta essere invisibile- sono una parte caratterizzante del playground torinese e della sua conformazione. Il centro del nostro racconto e della mostra, grafica e fotografica, parte proprio dallo studio delle strutture in stato di abbandono, nella loro sussistenza materiale e distribuzione geografica nella città. Spesso riabitate in maniera considerata legalmente abusiva, la nostra intenzione è quella di osservare i mutamenti e le stratificazioni intercorse nel tempo sul loro corpo, quasi si trattasse di una lente d’analisi di archeologia industriale, partendo dalle ex-fabbriche in corso Novara fino alle abitazioni di Barriera di Milano abbandonate e ri-vissute secondo nuovi usi. Spazi che, come nei giochi dei bambini, vengono ricostruiti e ristrutturati senza norme e senza la percezione di pericolo, creando mondi fantastici e spesso estranei, o meglio invisibili (come chi d’altronde li abita) alla statica normalità torinese. L’idea del muro che isola lo spazio interno da quello esterno ci permette di utilizzare lo sguardo curioso dei bambini per immaginare, creare e re-inventare, dando nuovi sensi e significati ad edifici abbandonati e spesso vuoti con una storia tutta da costruire.
L’evento è promosso da Strabarriere.
EspongonoFrédérique Gélinas, Pietro Mellano, Marianna Bucchioni, Francesca Sapey, Anna Micol Tropeano, Roberta Longo, Simone Nebbia, Carlotta Gambino, Andrea Loi.
Illustrazioni Incantate
Scuola Internazionale di Comics unisce le forze con il Festival Incanti – Rassegna Internazionale di Teatro di figura.
Una mostra artistica di tavole prodotte dagli ex allievi della sede di Torino, dal tema “Illustrazioni Incantate”. Le immagini riporteranno gli spettatori a sensazioni legate all’infanzia, al gioco, al sogno e alla fantasia (elefanti che volano, velieri racchiusi in una valigia, cappelli coi remi pronti a salpare per nuovi orizzonti, pinguini che pescano su una busta da lettere…), mentre per i più piccoli sarà un vero e proprio viaggio nel loro immaginario. La sera dell’inaugurazione verrà anche proposto uno spettacolo di ombre rivolto ad adulti e piccini!
L’evento è promosso dalla Scuola Internazionale di Comics.
In collaborazione con Incanti – Rassegna Internazionale di Teatro di Figura.
Espongono Allievi ed Ex allievi della sede di Torino di Scuola Comics.
Modelliamo il futuro
Una mostra che vuole rispondere a una domanda precisa: come immaginano il futuro coloro che lo plasmeranno? La risposta ci è stata data durante il workshop organizzato da Marcopolo in collaborazione con Novus Lab e Munlab “Modelliamo il futuro”, dove bambini dai 6 ai 10 anni hanno potuto inventare ciò che non esiste, progettare un oggetto del prossimo futuro. Una collezione di sculture in argilla per vivere il processo attraverso gli occhi e il racconto diretto dei nostri piccoli creativi, gli unici in grado di immaginare il futuro come solo un giovane Einstein potrebbe fare: senza freni.
La mostra resterà visitabile anche il 30 settembre dalle 10 alle 21.30.
L’evento è promosso da Marcopolo in collaborazione con Munlab e Novus Lab.
Espongono Gloria Puppi e Elena Carena.
Piccoli immaginari sensoriali
La mostra presenterà il risultato di un progetto realizzato nel quartiere Mirafiori di Torino e dedicato ai doni che l’ambiente offre quali opportunità per improvvisare liberamente.
Il percorso parte da un’attività con i bambini del quartiere che, attraverso domande e risposte, hanno fatto emergere idee, riflessioni e sogni per affrontare il domani che non c’è ancora. Si improvvisa con la fantasia entrando in contatto con gli oggetti – sia naturali che artificiali – che troviamo nell’ambiente. I lavori realizzati presso Orti Generali, inseriti in una serie di poster, diventano un mezzo per trasmettere valori.
Il progetto prosegue con la realizzazione di un elaborato editoriale cartaceo – costituito dal racconto del progetto e dalle relative immagini – la produzione di un cortometraggio e l’allestimento di una mostra/installazione come contributo per Ortometraggi Film Festival.
Insieme agli altri si può condividere, divertirsi, imparare e interagire con il mondo di ognuno di noi.
L’evento è promosso da Matteo Baracco.
In collaborazione con Ortometraggi Film Festival.
Espone: Matteo Baracco.
Appunti inutili
Appunti inutili di Matteo Giuntini è una serie di lavori veloci, fugaci, di idee lampo tradotte in segno grafico e pittorico su diversi supporti: sono disegni per lo più a pastello, su carta, dal sapore a prima vista infantile.
L’esercizio è lo stesso del “binomio fantastico” di Rodari, del racconto che prende vita dall’accostamento di due semplici parole, di due oggetti, di due concetti dati in modo casuale.
Appunti inutili, dunque, solo in apparenza, poiché essenziali affinché il processo creativo evolva in storie grottesche al limite dell’assurdo, dove il fantastico fa da padrone.
L’evento è promosso da PEPE fotografia.
In collaborazione con Matteo Giuntini.
Espone: Matteo Giuntini.
THE CHILDREN, FOR CHILDREN.
Da piccoli, tutti abbiamo sicuramente giocato con i famosissimi “chiodini”, che nascono proprio a Torino, nel 1953, dall’ingegno di Alessandro Quercetti.
Il Chiodino Quercetti c’è ancora, ma non è più solo un gioco per bambini.
Si è adattato ai tempi ed è cresciuto per rivolgersi anche agli adulti tramite la Pixel Art, un gioco di composizione con cui riprodurre quadri, foto e ritratti con i chiodini.
Lo studio partenza di questo gioco è fortemente legato al mondo della fotografia. Si basa infatti sul principio di miscela ottica.
L’occhio umano è in grado di raccogliere le frequenze emesse dai colori dei chiodini, producendo dei segnali che passano ai neuroni.
I neuroni li codificano, traducendoli in altri colori. L’occhio umano combina questi segnali creando l’illusione di vedere altre tinte e sfumature, in realtà non presenti fra i 6 colori dei chiodini usati per realizzare l’opera.
Attraverso la Pixel Art di Quercetti e due Visual-art 3D, verranno realizzati due mosaici, in edizione limitata, di dimensione 74x66cm.
Durante la giornata di In the city, il pubblico sarà invitato a “giocare” inserendo i chiodini per completare le opere che, una volta ultimate, verranno svelate al pubblico.
I temi trattati nei due “Visual-art” si soffermano sul mondo dei più piccoli, esaltandone particolari concetti e preconcetti.
I due mosaici in Pixel Art, grazie alla collaborazione con Next Exibithion, verranno messi all’asta. Il ricavato sarà poi devoluto in beneficenza in favore di associazioni che operano nel mondo dell’infanzia.
L’evento è promosso da Next Exhibition, Nova Visualis e falcone.studio in collaborazione con Quercetti & C Spa.
Espongono Gabriele Falcone, Nova Visualis e Next Exibithion.
MetaLamps – Portali per il Metaverso
In un era dove il digitale domina la nostra vita quotidiana nascono le Metalamps, punto di incontro tra Mondo Analogico e Digitale.
La fluidità di vivere simultaneamente tra cellule e bit, il dinamismo che ne consegue e l’interazione a 360 gradi sono elementi carattersitici della mostra MetaLamps – Portali per il Metaverso.
Tramite tre lampade analogiche si avrà accesso ad un mondo digitale: tre portali che faranno da contatto fra due diverse realtà.
No click, No swipe, No share: stupisciti del mondo, interagisci con esso grazie al tuo smartphone.
Scarica l’applicazione Aria App, inquadra le lampade da qualsiasi angolazione e goditi la mostra con uno spritz in mano.
Lampade acquistabili in tiratura limitata.
L’evento è promosso da faze_logos.
In collaborazione con Just Lux srl – Landolux, Le Panche Cocktail Bar.
Espone: faze_logos.
La gabbia
Al centro di una stanza buia una gabbia per uccelli scende dal soffitto: è illuminata soltanto dal fascio bianco del proiettore, la sua ombra giganteggia immobile su una delle quattro pareti.
La gabbia è posta leggermente sopra le teste dei visitatori che sono chiamati a toccarla e a scuoterla per attivare l’installazione.
Il gesto non è analizzato nel mondo reale, ma nella sua rappresentazione nel mondo delle ombre, lo spettatore agisce sulla gabbia ma la reazione si concretizza nel mondo impalpabile delle ombre richiamando un rapporto simile a quello di metessi tra il mondo reale e quello delle idee.
Le idee e i pensieri spronati dallo spettatore escono dalla gabbia e si concretizzano nell’ombra di un uccellino che vola verso la libertà appena acquisita.
L’evento è promosso da auroraMeccanica.
In collaborazione con auroraMeccanica.
Espongono: auroraMeccanica.
GET UP KIDZ
A tag is a name is a tag
Scrivere il proprio nome è un istinto naturale, la prima cosa che viene insegnata a scuola e poi scritta sui banchi.
Regole dei graffiti: trovare uno pseudonimo, scriverlo col proprio stile, tanto e ovunque.
Si chiederà nei giorni precedenti ad alcuni bambini di reinterpretare un progetto murale di Truly Design.
“Every child is an artist. The problem is how to remain an artist once we grow up.” (Picasso)
Il loro approccio diventerà la bozza per realizzare insieme un’opera sulla facciata esterna di Truly Design Studio che sarà presentata in occasione della serata.
Un piccolo workshop per insegnar loro qualcosa, per imparare da loro qualcosa.
“It took me four years to paint like Raphael, but a lifetime to paint like a child.” (Picasso)
I graffiti sono il movimento artistico spontaneo che ha coinvolto più persone al mondo. Molti dei pionieri non erano neanche adolescenti quando in America iniziarono una rivoluzione estetica coi loro graffiti. Da più di mezzo secolo i graffiti fanno parte dell’estetica delle nostre città e hanno permesso a tanti di diventare artisti.
Verranno celebrati i graffiti insegnando ad un gruppo di bambini quello che la strada ha insegnato a chi è diventato writer.
L’evento è promosso da Truly Design.
Espone: Truly Design.
as-so-cià-re
as-so-cià-re è aggregare, unire, consociare. Il suo contrario è allontanare, escludere, respingere.
Associare è fare partecipe qualcuno di un’attività e quel qualcuno è un bambino.
Un concetto fondamentale che, nella sua fase di apprendimento, determinerà i passi più importanti della sua crescita.
Ma chi ha il compito di aggregare, rendere partecipe? L’adulto che, nelle sue numerose e svariate distrazioni, ha il delicato compito di aiutare il bambino a creare associazioni di colori, figure e spesso emozioni, che allenano e facilitano la sua comprensione.
L’adulto quindi come un Alfabetiere, un alfabetiere mai uguale, modificato dal tempo ed influenzato da esperienze e stati d’animo. Un alfabetiere tra tanti altri alfabetieri distratti e sempre in continua mutazione ma, fondamentalmente, tutti con lo stesso scopo: aiutare ad as-so-cià-re ed essere inconsapevolmente associati.
L’alfabetiere può rendere più o meno elastico e divertente il ragionamento di un bambino e noi alfabetieri non dobbiamo dimenticarlo.
as-so-cià-re ha quindi l’obiettivo di sensibilizzare le persone nei confronti del ruolo che svolgiamo nella crescita di un bambino.
as-so-cià-re è Produzione di oggettistica per bambini, Esposizione di stampati grafici coordinati ed Installazione ideata per coinvolgere e trasformare il pubblico che la visiterà da passivo ad attivo.
L’evento è promosso da Herman Studio.
Casca la Terra?
29 social design projects aimed at new generations, to contrast climate change.
Casca la Terra? gathers the projects realized during the course Communication Design Lab I of the Polytechnic of Turin, focusing on the environmental crisis.
Climate change is here, now. It is no longer a problem that can be discussed in the near future: its consequences are manifested by ever deeper and more evident phenomena. Each project expresses a new ecological thought, to raise awareness about the impact of human activities on the planet: from food consumption to waste of water and natural resources; from pollution in the transport sector to light pollution; from microplastics in cosmetics to plastics in the oceans; from consumerism and fast fashion up to the disorders of the emotional sphere and eco-anxiety.
Through a disruptive and provocative tone of voice, each project offers content, applications, editorial products, and solutions suitable for children but also able to speak to adults, challenging the observer to question and change behavioral patterns. The result is a collection of proposals characterized by a distinctive visual language and deep methodological research: all these projects imagine alternatives and give a tangible design contribution to sustainable development and greater environmental equity.
Timetables:
Saturday 17 September: 2.00-12.00 pm
Sunday 18 September: 10.00 am-8.00 pm
Neologia
A window dedicated to projects carried out by young Italian designers under 30, innovative, experimental and characterized by stylistic and language contamination. The exhibition is the result of a call conceived by Graphic Days® which has selected 100 works within 4 catagories: Motion Graphic, Poster Design, Editorial Design and GIF.
The project was born in 2021 with the aim of enhancing young Italian talents in the world of visual design today, promoting new language and experiments in visual communication. It continues this year with the second edition: in addition to the physical exhibition of the 100 winning projects, the call also makes it possible to enrich the online dynamic observatory which collects all the most deserving proposals with the aim of promoting the quality and research of the original in the visual world in Italy.
The concept of “Italianness” is not defined by geopolitical borders, but in the sense of belonging. The new Italian expressions, characterized by contamination between different disciplines, between digital and analog, do not arise only from those born in Italy, but also from those who have assimilated Italian culture: the concept to be promoted is therefore not merely linked to citizenship, place of birth or residence, but rather to the bond that is created with a culture and its territory.
Timetables:
Saturday 17 September: 2.00-12.00 pm
Sunday 18 September: 10.00 am-8.00 pm
Neologia
A window dedicated to projects carried out by young Italian designers under 30, innovative, experimental and characterized by stylistic and language contamination. The exhibition is the result of a call conceived by Graphic Days® which has selected 100 works within 4 catagories: Motion Graphic, Poster Design, Editorial Design and GIF.
The project was born in 2021 with the aim of enhancing young Italian talents in the world of visual design today, promoting new language and experiments in visual communication. It continues this year with the second edition: in addition to the physical exhibition of the 100 winning projects, the call also makes it possible to enrich the online dynamic observatory which collects all the most deserving proposals with the aim of promoting the quality and research of the original in the visual world in Italy.
The concept of “Italianness” is not defined by geopolitical borders, but in the sense of belonging. The new Italian expressions, characterized by contamination between different disciplines, between digital and analog, do not arise only from those born in Italy, but also from those who have assimilated Italian culture: the concept to be promoted is therefore not merely linked to citizenship, place of birth or residence, but rather to the bond that is created with a culture and its territory.
Timetables:
opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
Fluo Lit Up Books
Fluo – Lit up Books is an exhibition of 130 fluorescent books released in different parts of the world over the last ten years, testifying to one of the most recent, interesting and original trends in children’s publishing. The result of in-depth graphic-art and printing research and experimentation, fluorescent features have now become a structural part of the books they are used in. The exhibition looks at the technical side of fluorescent applications, offering visitors an opportunity to discover new innovative tools and new creative avenues. Many of the books gathered in the exhibition are by acclaimed authors like Oliver Jeffers, Isabelle Arsenault, Shawn Harris, and BB Cronin, to name just a few. Others are by emerging illustrators from around the world, among which Allison Colpys, Young Lee, Sarah Mazzetti, Aurore Petit, Alice Piaggio, Anna Pirolli, Emily Rand, and Marie Tolman.
Presented at the last edition of the Bologna Children’s Book Fair and curated by Accademia Drosselmeier, Fluo Lit Up Books is the first exhibition that inaugurates a new, multimodal approach to the universe of illustrated books, thanks to the collaboration with a broad community of authors, artists, publishers, printers, historians of illustration, and critics.
Timetables:
opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
NFT EXPERIENCE
People are born creative, they don’t become one – if anything, the more we grow up the less we tend to exercise our creativity. In fact, children, free from preconceptions because having a limited knowledge of the world, are the most open to new experiences and experiments. True experts of lightness, wonder and spontaneity, by relating to their extremely imaginative and fluid mindset adults can rediscover the ability to overcome obstacles and look beyond the appearance of things. Putting the new generations at the center means embarking on a path of growth, turning our gaze to the future and working for a greater social and environmental integrity.
The visual identity of the festival is a graphic and abstract translation of all these themes. Presenting itself as a three-dimensional and generative reinterpretation of the tangram, it exasperates its shapes and melts its colors, playing with the overlapping of textures, so as to convey a message of growth, change and multiplicity of points of view. Born as a digital language, the generative potential of visual art is also explored in analog terms through the use of different techniques – from screen printing to engraving, to the creation of fabrics, starting from the experience of Print Club Torino. The result is an immersive and multisensory physical space populated by a series of unique works, physical and digital, available in the art market as NFT.
Timetables:
Saturday 17 September: 2.00-12.00 pm
Sunday 18 September: 10.00 am-8.00 pm
Illustrated covers: a collection of child-suited magazine
If children’s books are illustrated by definition, the significant use of illustrations in magazines for children is far more recent and still represents the distinctive traits of those publishing houses that have decided to go for this visual form of communication. This exhibition gathers a selection of international magazines – Uppa, Anorak and Dot, Georges and Graou, Revista Kiwi – and aims to highlight the added value of illustration in entertaining, informing and training children and their parents.
All these magazines have the aim of introducing kids and adults to culture, educating them through reading, playing and creativity. Some of these explore all aspects of a child’s life, from school to family, including science, travel, hobbies and leisure time. Others talk openly about topics that are still too often taboo, with humorism and cheerfulness, while others deal with more pedagogical and growth-related aspects.
Illustrations to amaze, quality printing, and a selection of content to entertain: masterfully bringing together the work of studios and art directors, illustrators and industry professionals, these publications encourage and at the same time surprise the reader, satisfying the natural curiosity of children and awakening it in adults.
Timetables:
opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
We Mix Design and People
In continuity with the last edition’s exhibition We Mix Design and People, Graphic Days® proposes a new selection of social design projects in which visual communication is called to stimulate interest, debate and action towards the main social issues, addressed – here the novelty element – adopting children’s perspective and imagination.
As Munari noted, the society of the future is already among us and we can see it in children. It is therefore ever more necessary that issues of collective interest such as inclusion, migration, accessibility, conflicts or environmental emergency, far from being “adult issues”, are faced with the spontaneity, vulnerability, absence of preconceptions and curiosity of the little ones. That leads to the adoption of a simple and direct language, as well as to the use of tales, avatars or games as reflection and learning tools, all of which better appeal to the adults themselves. Comparing very different projects by client, cultural background and output type, this exhibition aims to express the potential of social design when it is specifically addressed to kids as well as when it just reflects their playful wisdom.
On display Corraini Edizioni, Ki Saigon, Enric Pérez Vercher, Studio Bang-Gu, Premio Ronzinante, Edoardo Albertini, Nina Krause, Enrico Lanza, Elisa Nalon, Tuo Museo.
Timetables:
opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
Dress up your inner child: the power of fashion design
Shapes, colours and monograms to wear: clothing is one of the main forms of visual communication of modern society. After all, graphic design is about brand identity as fashion design is about personal identity. From pattern to dress, Rogers would say, both graphic and fashion designers’ core ability is to translate values and messages in visual and material terms, the additional challenge for the latter being the use of a living and always different medium: the human body. The result is a “humanly” generative communication, in which the same garment assumes an almost unique meaning depending on the different forms, colours, postures, gestures and intentions of the body it dresses up. At the same time, what we wear has a very strong impact on how we feel and behave, and therefore on what we communicate to ourselves and others.
Therefore, if both designing and wearing fashion items are ways to communicate, what shapes and colours could adults wear to awaken their inner child? What images to “give body” in order to represent the demands of the new generations? Starting from these questions and within the theme of the festival, this exhibition aims at investigating what fashion design can tell children and about children.
On show the works of LĀU Clothing, Face This and the lenticular projects of Antoine Peters.
Timetables:
opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
Angelica Gerosa: The Practice of Combining
When paper stops being the mere support base of brushstrokes to itself become an expressive sign, illustrations turn into geometric compositions or pop up as three-dimensional subjects giving life to colourful animals and playful faces: meet the fascinating world of Angelica Gerosa, Italian illustrator and paper designer with a strongly passion for combining colours and shapes and a special attention to the relationship between full and empty spaces. Inspired by the artists of Bauhaus (especially Kandinsky), Matisse, Italian Futurism, Picasso, folk culture and ancient cultures, and strongly drawing from Rauschenberg’s Combine-paintings, her creative process is centred on an analog, free and typically slow experimentation involving different materials and techniques. This exhibition aims at giving a sense of her mastery in paper processing, applied to a never ending and patient quest for a balance in multi-material compositions. Through expanses of kaleidoscopic collages, admire her “hunting trophies of imagination”, the tribal-like masks and enjoy her colourful paper bestiary so as to discover what happens when paper is understood as a (multicolor) canvas to be not filled but folded, cut and modelled.
The participation to the workshop is free. The entrance to Cavallerizza requires a ticket of 8 euros, free access to kids.
La partecipazione al workshop è gratuita. L’ingresso alla Cavallerizza richiede il pagamento del biglietto di ingresso di 8 euro, gratuito per i bambini.
Timetables:
opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
Ola Niepsuj: wonder in ordinary
Combining the lightness of childish doodles with immaculate composition, the polish graphic artist Ola Niepsuj is renowned for her playful and elegant style which is a perfect antidote for the all-too-recent isolation of the pandemic. This exhibition aims to unveil her trademark sense of humor, finesse and charm, showcasing a collection of many original drawings and collages from her archive, as well as entirely new three collections of works. Summer in the city, seems to refer directly to just that – focusing on the small urban pleasures of her daily life in Warsaw, extracting the polychromatic exuberance and joie de vivre out of the tiniest mundane details. Inspired by the masters of Polish poster design and illustration of the 1960s, Ola Niepsuj combines the analogue techniques of ink drawings, cutouts and pencil typography with digital design. Her rich textures and attention to detail always serve the higher purpose of her self-admitted “search for humor and ambiguity.” This approach is still clearly visible – or maybe even more pronounced – when she strips her palette to a bare minimum in the black-and-white Matisse-esque cutouts of the Object Salon series. In contrast, her third collection at the exhibition – Outdoor club – dedicated to ball games, is naively colorful, evoking the simplicity and joy of Niepsuj’s early years, radiating a childlike sense of wonder and innocence.
Timetables:
Opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
Luca Boscardin. The art of minimal playfulness
As with all self-respecting toy designers, what’s playful in Luca Boscardin’s designs is not just the output but the whole creative process. Among his major references is the inevitable Munari, from whom he inherits the awareness that playing is a serious thing, and that the little ones are the true Masters to take inspiration from.
Indeed, Boscardini’s work is constantly informed by children’s ability to give free rein to their imagination and by the way of communicating, based on simple and universal signs. He starts all his projects with an illustration, typically made of simple and minimal strokes, which often get transformed into a three-dimensional product. He pursues the philosophy of Less – shapes and lines – is More – space for the imagination of children and adults. Animals are a recurring subject of his poetry.
He has made many of them different by materials, context of use and kind of interaction. This exhibition will let you meet them all: rocking ones (Cavalcade), flying ones (Mobile Birds), mix-and-matchable ones (Domino of Fantastic Creatures), walkable ones (Sensory Rug), and even life-size, climbable ones (Animal Factory)! But the natural world is not the only playground for Boscardin’s imagination. His curiosity extends to the city and its inhabitants, which he likes to render as ever-changing “visual 3D puzzles”, as in the case of Archiville and Wooden SculptureS.
Timetables:
opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
Pinaffo & Pluvinage: visualizing the unseen
What is the boundary between design and magic? Since 2015 the duo Pinaffo — Pluvinage makes hypnotizing installations addressing complex conceptual topics through playful and ingenious solutions. Working as surprising learning devices, each of their work aims at investigating a certain invisible system, using art and design to reveal its impalpable actualities so as to make their understanding accessible to all. Their strong graphic sense, manual ability and interdisciplinary approach, challenged by the use of simple and economical components, results in a distinctive visual and interactive language that speaks to everyone’s curiosity. The exhibition is a wunderkammer of all their projects – Jelly Safari, Papier Machine, Château d’eau, Île à gratter, Code set, and many others – each of them flirting with the audience’s attention before letting them familiarize with the logic behind computer code and algorithms, the mechanisms of touchscreens and pushbuttons, the magic of intelligent materials.
Timetables:
opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
NFT EXPERIENCE
People are born creative, they don’t become one – if anything, the more we grow up the less we tend to exercise our creativity. In fact, children, free from preconceptions because having a limited knowledge of the world, are the most open to new experiences and experiments. True experts of lightness, wonder and spontaneity, by relating to their extremely imaginative and fluid mindset adults can rediscover the ability to overcome obstacles and look beyond the appearance of things. Putting the new generations at the center means embarking on a path of growth, turning our gaze to the future and working for a greater social and environmental integrity.
The visual identity of the festival is a graphic and abstract translation of all these themes. Presenting itself as a three-dimensional and generative reinterpretation of the tangram, it exasperates its shapes and melts its colors, playing with the overlapping of textures, so as to convey a message of growth, change and multiplicity of points of view. Born as a digital language, the generative potential of visual art is also explored in analog terms through the use of different techniques – from screen printing to engraving, to the creation of fabrics, starting from the experience of Print Club Torino. The result is an immersive and multisensory physical space populated by a series of unique works, physical and digital, available in the art market as NFT.
In an attempt to connect the world of visual design with the universe of children, so as to stimulate the child in every designer to adopt an attitude of constant experimentation, facing the crypto art world was paramount. As the true “child” of contemporary visual culture – both for its recent development and for its intrinsically experimental, unpredictable and dynamic character – the exhibition offers a taste of it through a selection of works by major international NFT artists: Aeforia (Alexy Préfontaine), Anna Lucia, Baugasm (Vasjen Katro), Carlos de Andrade, Cassiopeus (Lubos Oravec), Fabiano Speziari, Gabriele Calvi, Johana Kroft, Lele Gastini, Liam Pitchford, Lip Comarella, Marco Mori, Matteo Mauro, Mattia Cuttini, 0xma (Olivier Mattia), Paola Pinna, Thomas Lin Pedersen, Vincent Schwenk, wwatkns (William Watkins).
Timetables:
opening 23 September 6.00-11.00 pm
Monday-Friday 4.00-8.00 pm
Saturday-Sunday 10.00 am-8.00 pm
1st October 10.00am-11.00 pm
