Le opere di Alessandro Caligaris raccontano la sua prolifica ricerca pittorica la quale sperimenta e intreccia incessantemente talune espressioni estetiche spaziando, in maniera originale e unica, dalle tecniche classiche, quali acquerello e olio, all’illustrazione grafica su carta e su parete, grazie alle opere di muralismo contemporaneo realizzate sul territorio nazionale e non.
A quattro anni dalla sua prematura scomparsa, questa esibizione propone una serie di lavori che abbracciano alcuni degli ambiti di indagine del lavoro dell’artista. L’incredibile abilità manuale manifesta nelle sue raffigurazioni mescola tecniche tradizionali e moderne scegliendo un approccio fortemente metaforico, ricorrendo quindi all’ambito iconografico e oscillando tra rimandi teologici classici, a visioni, talvolta, distopiche approcciate dal punto di osservazione allegorico.
I simboli da ricercare dentro i suoi personaggi caricaturali assumono forme minuziosamente dettagliate grazie alle eclettiche citazioni della tradizione. Riferimenti concreti e rimandi storico-politici si uniscono ai richiami della cultura pop moderna, alternando, in un dialogo mai banale, elementi compositivi risalenti alla storia dell’arte europea di matrice rinascimentale e barocca alle illustrazioni grafiche e fumettistiche. L’esercizio creativo, in continua oscillazione tra un ordinato disordine stilistico e uno squilibrio costante, permette una sperimentazione che coniuga il suo percorso accademico a quello formativo di arte terapeuta sfociato nella creazione della graphic novel Blue Boy. L’opera affronta il tema dell’autismo, disturbo del neurosviluppo, al quale Alessandro si impegna per aprire un dialogo inclusivo attraverso un percorso per immagini rivolto ad adulti e bambini.
Mostra retrospettiva a cura di Claudia De Giorgis/Associazione Pigmenti.