Da piccoli, tutti abbiamo sicuramente giocato con i famosissimi “chiodini”, che nascono proprio a Torino, nel 1953, dall’ingegno di Alessandro Quercetti.
Il Chiodino Quercetti c’è ancora, ma non è più solo un gioco per bambini.
Si è adattato ai tempi ed è cresciuto per rivolgersi anche agli adulti tramite la Pixel Art, un gioco di composizione con cui riprodurre quadri, foto e ritratti con i chiodini.
Lo studio partenza di questo gioco è fortemente legato al mondo della fotografia. Si basa infatti sul principio di miscela ottica.
L’occhio umano è in grado di raccogliere le frequenze emesse dai colori dei chiodini, producendo dei segnali che passano ai neuroni.
I neuroni li codificano, traducendoli in altri colori. L’occhio umano combina questi segnali creando l’illusione di vedere altre tinte e sfumature, in realtà non presenti fra i 6 colori dei chiodini usati per realizzare l’opera.
Attraverso la Pixel Art di Quercetti e due Visual-art 3D, verranno realizzati due mosaici, in edizione limitata, di dimensione 74x66cm.
Durante la giornata di In the city, il pubblico sarà invitato a “giocare” inserendo i chiodini per completare le opere che, una volta ultimate, verranno svelate al pubblico.
I temi trattati nei due “Visual-art” si soffermano sul mondo dei più piccoli, esaltandone particolari concetti e preconcetti.
I due mosaici in Pixel Art, grazie alla collaborazione con Next Exibithion, verranno messi all’asta. Il ricavato sarà poi devoluto in beneficenza in favore di associazioni che operano nel mondo dell’infanzia.
L’evento è promosso da Next Exhibition, Nova Visualis e falcone.studio in collaborazione con Quercetti & C Spa.
Espongono Gabriele Falcone, Nova Visualis e Next Exibithion.