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Corrente n.3 – Senza confini

Il terzo numero della fanzine Corrente si concentra sul fenomeno migratorio: una raccolta di buone pratiche ed esperienze positive di inclusione con l’obiettivo di proporre una narrazione non drammatica o vittimistica, ponendo l’accento sulle opportunità del confronto tra popolazioni e culture differenti.

MELTING POT EUROPA: UN PROGETTO PER DARE VOCE E INFORMARE

 

Come è nato Melting Pot Europa?
Melting Pot è nato guardando fuori dalla finestra, conoscendo i quartieri popolari e le trasformazioni sociali in atto, l’affacciarsi di una nuova composizione lavorativa che prima di tutto richiedeva di essere riconosciuta e di avere diritti. Nel concreto ha iniziato le proprie attività come sportello radiofonico legale tradotto in 5 lingue e trasmesso ogni settimana in FM. 

La trasmissione aveva anche un numero di telefono, le persone interessate potevano porre una domanda e la volta successiva l’avvocato rispondeva e la risposta veniva tradotta in diverse lingue. Oltre a questo, una parte della trasmissione era dedicata alle notizie di attualità e all’analisi. 

La prima evoluzione è avvenuta nel 2003 con la nascita della piattaforma web che accompagna la trasmissione: stava aumentando sia la richiesta di informazioni per le modifiche al Testo Unico Immigrazione a seguito della Legge Bossi-Fini e ai primi pacchetti sicurezza, sia la necessità di proporre nel dibattito pubblico una narrazione diversa, alternativa a quella mainstream e della politica istituzionale. L’ascesa di partiti che alimentavano la paura per le “invasioni di immigratə” era già in atto, solo che allora le nazionalità da cui doversi difendere erano quella albanese e rumena. All’Albania, oggi il governo chiede, dietro un lauto compenso, di tenersi i e le migranti non europeə che vorrebbero raggiungere l’Italia, i e le cittadinə rumenə invece sono diventatə comunitarə e hanno conquistato il diritto alla mobilità in Europa senza invaderci e diventare una minaccia alla sicurezza. 

Con il sito web si sono sviluppati altri progetti, come sportelli di orientamento legale, pubblicazioni, collaborazioni con altri soggetti, campagne sociali e politiche.

 

Quali sono le principali sfide nel campo dell’integrazione?
Anziché di “integrazione”, preferiremmo parlare di tutela dei diritti fondamentali come strumento primario per favorire la piena inclusione sociale. 

Le sfide che ci troviamo di fronte sono molteplici, a partire dall’informazione che è una parte importante di come vengono raccontati e quindi percepiti i fenomeni. Per noi questo è un campo di battaglia primario e quindi vorremmo continuare a garantire un’informazione completa e aggiornata, non parziale o vittimistica. 

Il 13 dicembre 2021 abbiamo messo online il nuovo sito web che ha mantenuto una struttura in due sezioni principali: “Cittadinanze” e “Sans-Papiers”. Cerchiamo di coniugare informazioni, approfondimenti e reportage giornalistici con strumenti di formazione e aggiornamento per avvocatə, operatori e operatrici del settore e per persone con background migratorio. 

Pensiamo sia inoltre necessario saper ascoltare e, al tempo stesso, dare sempre più voce e spazio alle persone protagoniste delle migrazioni e razzializzate, valorizzando anche le tante esperienze di solidarietà, antirazzismo e supporto alle persone in movimento che sono nate in questi anni. 

Solo da questo insieme di composizione sociale può nascere un cambiamento che può minare i pilastri di un razzismo ormai strutturale e produrre un benefico effetto domino per allargare la sfera dei diritti. Questa è la sfida principale, tutto il resto corre in parallelo: la società italiana (ed europea) sarà disponibile a mettere in discussione i propri privilegi per offrire opportunità di inclusione sociale?

 

Melting Pot Europa
un progetto editoriale e di comunicazione sociale che racconta e analizza i processi di trasformazione del fenomeno migratorio in Italia e in Europa. È nato nel 1996 in vicolo Pontecorvo a Padova, nei locali di Radio Sherwood, un’emittente indipendente fondata nel 1976, in un periodo molto importante per le radio libere.

Il fenomeno dell’immigrazione è una questione globale, conseguenza di dinamiche economiche e politiche, e spesso è connesso alla criminalità organizzata, come denuncia Save the Children che promuove un progetto di protezione e inserimento lavorativo per le vittime. A questi aspetti, si aggiunge il tema del cambiamento climatico che incide sui flussi migratori e che presto potrebbe coinvolgere anche Paesi che finora non ne sono stati toccati. 

Garantire un’economia più equa a livello globale da un lato e riconoscere il valore della mobilità come antidoto al deficit demografico dall’altro sono azioni fondamentali per promuovere l’inclusione. Le iniziative portate avanti dal collettivo La Rivoluzione delle Seppie e le molte esperienze positive di integrazione che utilizzano ad esempio la cucina, la sartoria e la musica come veicoli di dialogo e di abbattimento delle barriere tra culture differenti si inseriscono alla perfezione in questo quadro.

Il filtro della comunicazione mediatica tuttavia spesso tende a favorire la diffusione di pregiudizi, come sottolinea la campagna A “Type” of Refugees; proprio con l’obiettivo di stimolare una narrazione alternativa rispetto a quella dominante del fenomeno migratorio è nato il progetto DIMMI dedicato ai racconti in prima persona e ai diari delle persone migranti.

Dopo i corridoi umanitari, nascono i corridoi lavorativi: percorsi formativi che consentiranno in via sperimentale l’arrivo di 300 persone extracomunitarie che rispondono alle richieste professionali dell’imprenditoria e del mondo sociosanitario. Nonostante sia diffusa la consapevolezza dell’importanza del lavoro di immigratə in alcuni settori produttivi, tuttavia la maggior parte della popolazione italiana ritiene che l’arrivo di altrə stranierə comporterebbe più rischi che benefici. 

L’emergere delle seconde generazioni è un sintomo positivo di integrazione da parte di chi sceglie di costruirsi una vita nel Paese ospitante, ma il percorso per l’acquisizione della cittadinanza non è immediato: in Italia il tasso di naturalizzazione si attesta appena al di sotto del 3%.

Tra le molte iniziative per favorire l’inserimento, segnaliamo in particolare due recenti esperienze: in Sicilia ha riaperto un bar che promuove l’integrazione attraverso la contaminazione di tradizioni culinarie e a Verona è nato il primo centro di accoglienza dedicato a migranti di qualunque orientamento sessuale.

La selezione proposta è l’esito dei laboratori redazionali realizzati con la classe 2CM dell’IIS Bodoni Paravia di Torino, a seguito della ricerca che ogni allievə ha effettuato in modo autonomo e all’interno della biblioteca Alberto Geisser.

 

Hanno partecipato al progetto:

Aya Bazzari, Mattia Bellardi, Aurora Cabula, Michelle Carioggia, Emilia Cedola, Alessandro Derosa, Sofia Galizia, Alexis Ghidini, Hakim Ibrahim, Diego Ingino, Haytam Kroumi, Maria Lucaci, Erica Nocilla, Gabriele Piro, Matteo Piserchia.

Docentə:
Rosalba Acelli, Elena Barattero, Giulia De Matteo, Vittorio Paragallo

Refugees welcome Italia

Stamattina ho ricevuto una telefonata di O. che mi raccontava di aver firmato in quel momento il suo primo contratto a tempo indeterminato. “Dobbiamo festeggiare! Ti preparo il domoda”.
Mi chiama sempre quando c’è qualche cambiamento nella sua vita, se ha dei dubbi su un documento che gli hanno chiesto di firmare o semplicemente per chiedermi come sto.

Ricordo la prima volta che ci siamo visti. Ce lo avevano segnalato alcunə connazionalə a cui aveva chiesto aiuto, iscrivendolo sul nostro sito internet https://refugees-welcome.it/ come persona che cerca ospitalità.
Si era descritto così: “Ciao buongiorno sono O. vengo dal Gambia una persona normale”.

Era il 2018, all’epoca aveva 21 anni ed era davvero in difficoltà: il suo letto era alternativamente il pavimento della stanza condivisa di conoscentə e il dormitorio.
In quel momento non avevamo famiglie disponibili ad ospitare, gli avevamo allora proposto un’accoglienza provvisoria fuori Torino, presso una coppia di pensionati, 2 cani e 4 gatti. O. odiava i gatti, ma non ha battuto ciglio. Ogni giorno per tornare a casa prendeva un treno, un bus e ancora qualche chilometro in bicicletta.

Da allora però ne ha fatta di strada, quella vera nella vita.
La famiglia che finalmente siamo riusciti a trovare per lui ha fatto davvero la differenza: lo hanno ospitato per sei mesi dandogli il tempo di definire il proprio progetto di autonomia e nel frattempo O. grazie al supporto del gruppo territoriale di Torino di Refugees Welcome Italia ha trovato il primo lavoro. L’ospitalità allora si è trasformata nell’affitto della stanza presso la famiglia, fino al momento in cui (con non poche difficoltà) O. è riuscito a prendere casa da solo.

Ci sono tante storie che abbiamo incrociato negli anni, tutte in maniera diversa si assomigliano: l’accoglienza in famiglia, così come il mentoring, può cambiare davvero la direzione di una vita, e non solo quella dell’ospite. Il valore della relazione per chi sta cercando di costruirsi in un paese straniero apre un ventaglio di opportunità, concrete come una casa e un lavoro ma anche molto più profonde e umane: sentirsi a casa e poter avere dei punti di riferimento.

Chi accoglie o si propone come “mentore”  parte con l’idea di voler condividere un po’ delle proprie risorse (casa, tempo, abilità)  e attivarsi per contribuire al modello di società che vorrebbe. Quello che riceve in cambio è sempre sorprendente, come uno di quei viaggi pazzeschi che un po’ ti cambiano. E se sei fortunatə, puoi assaggiare un buon domoda.

Mariangela Romanazzi
Referente Gruppo Territoriale Torino

 

Bio
Refugees Welcome Italia è una organizzazione indipendente che dal 2015 sostiene e promuove l’Accoglienza in Famiglia, il Mentoring, l’Attivismo al fianco delle persone rifugiate e migranti, che spesso incontrano barriere alla piena espressione delle loro potenzialità, desideri e progetti. Queste sono al tempo stesso occasioni di incontro e conoscenza reciproca tra le persone, per superare paure, stereotipi e pregiudizi e contribuire alla creazione di una società più curiosa e vitale. 

Per saperne di più o offrire la tua disponibilità sui progetti di accoglienza, mentoring e sulla possibilità di diventare attivista refugees-welcome.it
torino@refugees-welcome.it

Transition For. 

 

È un collettivo transdisciplinare nato a seguito dell’accordo firmato il 29 dicembre 2023 tra Farm Foundation e il Prefetto di Agrigento, Filippo Romano. Transition For riunisce soggetti eterogenei per professionalità ed esperienza (tra cui Graphic Days®) con l’obiettivo di promuovere progetti di social design dedicati a ripensare luoghi, politiche e pratiche di accoglienza.

Il protocollo d’intesa ha posto le basi per una collaborazione mirata a ristrutturare e migliorare due spazi in particolare, luoghi di primo incontro con le persone migranti: l’ufficio immigrazione della Prefettura di Agrigento e l’hotspot di Porto Empedocle. Qui, è stato realizzato un padiglione dal titolo “Salvation” dall’artista Ligama, prima azione del collettivo, con la curatela di Farm Cultural Park. 

Con il contest “Transition For Color” (scadenza: 2 settembre 2024) verranno selezionatə 7 street artists per trasformare attraverso l’arte sei Padiglioni di accoglienza per migranti dell’hotspot di Porto Empedocle e realizzare un’opera di pittura murale monumentale presso la Prefettura.
In occasione della quadriennale “Abbiamo Tutto Manca il Resto”, Transition For è presentato a Favara attraverso un’installazione visiva a cura di Graphic Days® dal titolo “Faces Make Places”, che esplora e celebra la diversità umana: il pubblico può interagire scansionando il QR code e scattando un selfie per entrare a far parte di una galleria di volti che condividono le istanze di Transition For.

Andrea Bartoli
Direttore Creativo Farm Cultural Park

Entra a far parte della community!

www.transitionfor.org

Libri

 

Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda, Baldini&Castoldi, 2010

 

L’integrazione subita di David Nelken, Franco Angeli, 2005. Disponibile presso il Centro Interculturale

 

Accogliere di Lucio Caracciolo e Andrea Riccardi, Piemme, 2023. Disponibile presso le biblioteche Cesare Pavese e Dietrich Bonhoeffer

 

Intrecciando linguaggi, tessendo cammini di Paola Dusi, Paolo Nitti e Marinella Majorano, Edizioni Junior, 2022. Disponibile presso il Centro Interculturale

 

Non siamo tutti sulla stessa barca di Giorgio Brizio, Slow food, 2021. Disponibile presso le biblioteche Don Milani e Alessandro Passerin d’Entrèves e presso il Bibliobus

Film e documentari  

 

Io Capitano. Regia di Matteo Garrone, drammatico, 2023, 121’
Selezionato dalla classe 2°CM dell’IIS Bodoni Paravia

 

Due Fratelli. Regia di Léonor Serraille, drammatico, 2022, 116

 

Mimmolumano. Regia di Vincenzo Caricari, documentario, 2023, 51’

 

La voce di chi non ha voce. Regia di Andrea Fantino, documentario, 2022, 46’

 

La voix des autres. Regia di Fatima Kaci, cortometraggio, 2023, 30’

 

Scenes with my father. Regia di Biserka Suran, documentario, 2022, 45’