In occasione della sesta edizione del festival abbiamo voluto dare forma al percorso di ricerca sui nuovi linguaggi sperimentali che abbiamo sviluppato nell’ultimo anno, creando un ambiente immersivo e multisensoriale all’inizio del percorso espositivo.
L’installazione si sviluppa a partire dall’esplorazione del mondo della sensorialità e del rapporto uomo-macchina, per proporre una riflessione sull’interazione, sulle modalità con cui le persone si relazionano tra di loro e con gli oggetti. Utilizzando come linguaggio i codici visivi dell’arte generativa e cinetica abbiamo creato un ambiente immersivo e multisensoriale.
Nel percorso di visita, dall’esplorazione estetica dello spazio, si passa a una fruizione individuale attiva, in cui lo spettatore può intervenire direttamente, connettendosi con gli altri utenti.
L’installazione consente al pubblico di sperimentare un’interazione attraverso un sistema audio-video, utilizzando una console MIDI. La fruizione è stata disegnata per far sì che anche un pubblico di non addetti ai lavori fosse in grado di creare e modificare visual molto sofisticati.
Nell’ultima sezione della mostra i visitatori possono utilizzare il proprio corpo come mezzo di comunicazione per creare un visual unico, in modo immediato e intuitivo. Attraverso Kinect 2.0, lo spettatore interagisce con i visual predefiniti, indagando tre aspetti fondamentali del visual design: colore, forma e lettering.
Il risultato è un’immagine individuale, che si unisce a quella degli altri utenti dando vita a un’opera collettiva, sintesi delle singole azioni e della creatività di ciascuna persona.
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