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Crisis // Giulia Vigna
Descrizione progetto
l’artwork è nato durante il periodo del primo lockdown. Siamo nel 2020, quale anno potrebbe essere migliore per una rivoluzione?
Il lato positivo di questa pandemia è la possibilità che abbiamo di ripensare il sistema economico e politico che abbiamo chiamato normalità, non sprechiamola. Trasformiamo questa crisi mondiale in un’opportunità di autoanalisi di massa.
Concept
Il tema del progetto è il “silver lining”, il lato positivo della pandemia, ovvero il poter ripensare il sistema socio-economico.
Bio
Nata nel 1992, Giulia ha conseguito una laurea in Fashion Design e un Master in Linguaggi delle Arti Grafiche. Nel 2011 dopo un’esperienza lavorativa a New York in uno studio di fashion design, si è trasferita a Londra dove ha continuato la sua carriera multidisciplinare nella moda e nel graphic design, sviluppando al contempo i suoi progetti e pratiche artistiche. È stata pubblicata in riviste online e cartacee (Phroom Magazine, 2017; Acreati, 2017; Telegram Gallery, 2016; Archive Magazine, 2016; Math Magazine, 2017), nel 2016 ha ottenuto il “Community Prize from Ello – The Creators Network” e nel 2018 la sua prima mostra collettiva a New York alla Superchief Gallery (Women To The Front, Volume II). Sperimentando in diversi ambiti creativi, Giulia combina materiali, linguaggi e discipline in relazione al significato del progetto. Persegue una dialettica immediata, adattabile alla realtà contemporanea, con riflessioni articolate. nel 2017 ha fondato il trio artistico: Vaste Programme, con Leonardo Magrelli e Alessandro Tini.
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