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2022

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/Esperimenti_ di_ Fotografia_ Cubista_/Parte uno // Virginia Vinassa

Descrizione progetto

Il progetto è nato da una riflessione partorita durante lo studio della fenomenologia dei media condotta tra la fine del 2022 e il 2023. La mia ricerca nasce dall’unione di quattro parole: tempo, archivio, bellezza e indecisione. Partendo da questi concetti ho tentato, fin dai primi progetti, di comunicare la mia opinione traballante nei confronti della tecnologia. L’arrivo è stato proprio una sintesi dei miei attuali punti di vista e di come questi sono cambiati durante lo studio del fenomeno. Il progetto è stato candidato anche come progetto fotografico al Liquida Photo Festival di cui attualmente sto aspettando l’esito.

Concept:
Dalla nascita della fotografia, l’ambito tecnologico si è promesso di portarci più realismo, più esperienza. Ma per quanto il risultato possa soddisfarci si tratta davvero di realismo? In molti possediamo una fiducia intrinseca nella tecnologia ma, se si tratta di tenere traccia dei nostri veloci cambiamenti, abbiamo ben riposto la nostra fiducia? La fotografia riesce davvero ad archiviare le nostre vite? Certo permette sperimentazione, creazione di bellezze uniche, ma lo scatto compulsivo, che abbiamo in mano ogni giorno, cosa produce oltre metadati? La ricerca composta e il concept si ferma a pure domande e non pretende di trovare risposta, non adesso almeno. Si tratta di un percorso di pensiero e di una realizzazione a cui sono arrivata ragionando su come rappresentare questa carenza, secondo me intrinseca nella tecnologia, con la tecnologia stessa, arrivando cosi all’utilizzo del 3d. Lo scan 3d altro non è che l’insieme di tante fotografie che un algoritmo processa per creare la realtà. Se questo 3d viene considerato nella sua bidimensionalità torna ad essere fotografia, sottolineando come anche la tecnologia, che noi consideriamo voce della verità, e anche essa dotata del beneficio del dubbio. Ogni forma tecnologica porta con se modi di essere hackerata e, attraverso questo tentativo, ho deciso di realizzare un editoriale per parlare di concetti a me cari e che ho ritrovato riscontrassero in pieno il glitch creato. L’editoriale è, come si vede dal titolo, la prima parte della ricerca , in quanto questo hackeraggio lascia aperte più possibilità che sto tentando di esplorare, ma che non erano ancora abbastanza sviluppate per essere esposte.

Bio:
Mi chiamo Virginia, ma il mio secondo nome è Ginevra. Vivo in questo dualismo di identificazione, con due nomi talmente simili che è capitato mi chiamassero Ginevra senza sapere che mi appartenesse anche quello. Ho 23 anni, studio comunicazione e vivo con una constante ansia nei confronti del tempo e dell’impatto che possa avere sulla mia vita. Forse per questo risulto un’ iperattiva che brama solo la pace e che tenta, semplicemente, di sfogare il proprio pensiero in azione.

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