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A occhio nudo // Alice D'aiuto, Samuele Buffa, Alice Cupisti, Giulia Polimeno, Eleonora Galliani, Pierfrancesco Pascuzzi
Descrizione progetto
Il progetto è nato nel 2022 durante il corso di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi di Design della Comunicazione al Politecnico di Milano, con l’obiettivo di produrre una traduzione transmediale di un romanzo a scelta. È stato esposto, insieme agli altri progetti del corso, all’ELO 2022 – conferenza internazionale di letteratura elettronica.
Concept:
A occhio nudo è la traduzione transmediale di Cecità, romanzo di José Saramago. Il progetto nasce con l’intento di riscrivere il racconto coinvolgendo, tramite l’impiego di espedienti grafici vari, l’unico senso mancante a livello narrativo: la vista. Il lettore, infatti, approccia al progetto attraverso un gradiente da nero a bianco che prepara al racconto narrato dal punto di vista della cecità, qui personificata. Il lettore compie un percorso di passaggio dalla realtà che conosce alla cecità, avvolto, come nell’opera originaria, da un candido bianco, che viene però a macchiarsi dagli orrori del racconto. Dunque il lettore, oltre a seguire su più livelli ciò che la cecità racconta, viene guidato da lei stessa attraverso pagine che simulano l’asfissia e le sensazioni soffocanti degli avvenimenti che costellano la storia. Per fare ciò abbiamo sperimentato con la grafica e con la tipografia, spesso manipolandola per creare gli effetti visivi desiderati.
Bio:
Siamo un gruppo di sei studenti del corso di Design della Comunicazione del Politecnico di Milano, che si impegnano ad usare quotidianamente la propria creatività per rispondere alle più grandi sfide della comunicazione di oggi. Il nostro team è composto da ragazzi e ragazze con competenze e skills diverse ma dagli ideali e visioni simili, capaci di costruire un progetto condiviso sulle idee e sui punti di vista di tutti quanti. Abbiamo esperienza nella grafica, nel web design, nel branding e nell’editoria, aspetti che ci permettono di affrontare progetti di ogni forma e dimensione. Alla base di tutto, ritroviamo comune il nostro forte desiderio di dar vita a proposte esteticamente soddisfacenti e funzionali, senza dimenticarci di continuare ad acquisire strumenti sempre nuovi per diventare designer proattivi che lavorano all’interno della società, plasmando i contenuti della comunicazione con consapevolezza e responsabilità.