Motion Graphic
2021

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A Flowing Monument // Fabio Salvadori

Descrizione progetto

Il progetto è nato durante il MA Information Design a Eindhoven, come personale progetto di tesi.
Al momento è stato esposto unicamente in occasione del graduation show, il giorno in cui l’autore ha conseguito il diploma, il 15-06-2021. Il progetto sarà esposto durante la Dutch Design Week, che si svolgerà a Eindhoven dal 16 al 24 ottobre 2021.

Concept 

Immagini mediate che mostrano distruzione, reali o fittizie, sono elementi comuni nella cultura visiva contemporanea. Le registrazioni video della distruzione di monumenti sembrano in qualche modo sostituire gli originali con nuovi monumenti digitali, video-monumenti. Molteplici versioni dello stesso evento sono disseminate su diverse piattaforme, rendendo i nuovi monumenti flessibili, interpretabili, simboli di una visione ben precisa della realtà. Il progetto si concentra su un caso di alto profilo: la distruzione da parte dell’ISIS di statue pre-islamiche nel Museo di Mosul, in Iraq. In tutto il mondo, i media si sono concentrati sulla perdita di manufatti antichi, parlando della devastazione della “Culla della Civiltà”, perpetuando la stessa linea di pensiero colonialista che ha portato alla distruzione dei suddetti artefatti in prima istanza. Il design si intreccia con la creazione e la distruzione, gioca un ruolo nel modo in cui monumenti e video sono realizzati, distribuiti e caricati di significato. Il video offre l’opportunità di immergersi nel potere seduttivo della distruzione, creando uno spazio altrimenti non disponibile, non senza la mediazione.
Il progetto inizia qui, e si compone di due elementi; il primo è un database che raccoglie, archivia e mostra i manufatti la cui distruzione è stata documentata dall’ISIS nelle loro drammatiche clip, insieme alle conseguenti alterazioni e ricostruzioni. Il secondo elemento, quello presente in questo bando, è un video, un’esplorazione estetica del materiale digitale che è stato creato intorno alla distruzione dell’ISIS e alla sua diffusione in tutto il mondo.
L’obiettivo è quindi aggiungere nuovo livello di distruzione, trasformando la clip dell’ISIS in uno spazio assorbente e meditativo che riflette sulla dicotomia all’interno dei flussi di informazioni (che effetti produce l’infinita ripetizione della stessa immagine? La conservazione può essere una forma di distruzione? La Mesopotamia è da considerarsi “Culla della Civiltà” o si tratta dell’ennesimo costrutto artificiale figlio di una mentalità colonialista ormai invisibile? Attraverso la ripetizione, la distorsione, la ricontestualizzazione, il video vuole liberarsi delle connotazioni morali e conservative del feticcio, dei simboli, e vuole abbracciare la bellezza della creazione che scaturisce dalla distruzione.

Bio

Graphic designer e ricercatore italiano, ha frequentato il corso di laurea triennale all’ISIA di Urbino tra il 2013 e il 2017, successivamente ha frequentato il master “”Digital Humanities”” all’università Ca’ Foscari di Venezia e infine il MA Information Design a Eindhoven, NL, dove attualmente risiede.
La sua pratica predilige dettagliate raccolte di dati, investigazioni visuali strettamente basate sulla realtà, riguardanti campi come l’architettura, il giornalismo, il propagarsi di ideologie, l’arte contemporanea. Il fine è di elaborare progetti di informazione, narrazioni visuali critiche per dare chiavi di lettura inaspettate su problematiche attuali.”

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