Editorial Design
2021

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Shut your eyes and see // Francesca Varalda

Descrizione progetto

Sperimentazioni visive sui fenomeni entoptici”” è frutto di un percorso sperimentale di ricerca condotto tra i mesi di Agosto 2020 e Aprile 2021 nell’ambito del progetto di laurea magistrale in Design della Comunicazione (Politecnico di Milano) di Francesca Varalda.

A partire dall’analisi e lo studio di uno specifico ambito di interesse, ovvero quello dei fenomeni entoptici, il progetto si struttura sotto forma di una serie di interventi congiunti, riassumibili in un insieme di sperimentazioni artistico-autoriali con la luce e la materia (la “Materioteca”), un laboratorio sperimentale per l’indagine sul campo del fenomeno studiato (“Dialoghi a Occhi Chiusi”), infine un’installazione sperimentale collaborativa (“La Caverna dell’Occhio”, presentata e rimasta in mostra a porte chiuse – per emergenza Covid – a Vercelli, dal 7 al 14 Marzo 2021). L’artefatto editoriale costituito dall’oggetto-libro della tesi custodisce e restituisce l’intero percorso realizzato.

Concept

E se vedere, in realtà, non fosse altro che chiudere gli occhi? Inconsapevolmente, ciascuno di noi custodisce all’interno del proprio campo visivo un inesauribile bagaglio di immagini e spunti visivi, i quali costituiscono un importantissimo strumento di progettazione. Punto di partenza per l’intera trattazione risulta essere, dunque, lo studio di questi modelli endogeni di visione, riassumibili sotto l’espressione di fenomeni entoptici, termine con cui si fa riferimento a una serie di sensazioni visive di luci, forme e colori che in determinate condizioni possono avere origine, appunto, all’interno dell’occhio stesso. Questi fenomeni, così intimamente connaturati nell’uomo e non soggiacenti ad alcuna contingenza di tipo culturale, spaziale e temporale, hanno da sempre costituito uno scenario di grande fascino e interesse, ispirando, nel corso della storia, una serie di importanti opere artistico-letterarie. Ciononostante essi rappresentano un ambito di studio ancora poco conosciuto e, per questo, aperto a una grande varietà di esplorazioni possibili. La ricerca che segue parte proprio da qui: il fenomeno si inserisce come pretesto per l’ideazione di una serie di interventi e sperimentazioni che, a partire dall’indagine sul campo e dal dialogo diretto con il pubblico, possano portare a un (ri)avvicinamento e a una riflessione profonda sui temi della progettazione stessa e sul cuore della sua disciplina, il Basic Design. Partendo dalla considerazione che «vedere non è solo orientarsi sul piano fisico ma anche su quello umano» (Kepes, Il Linguaggio della Visione, 1944), l’elaborato vuole allo stesso tempo mettere in luce la necessità del ricorso a modelli progettuali basati sulla ricerca di valori legati all’intersoggettività, in cui a una comprensione agibile dei processi creativi e formativi messi in atto possa corrispondere l’elaborazione di specifici linguaggi comunicativi e sistemi di traduzione segnico-simbolica.

Bio

Nata il 6 Dicembre 1996, Francesca Varalda è una graphic e communication designer che vive e opera tra Vercelli, sua città natale, e Milano, città in cui ha frequentato il Corso di Laurea Triennale e Magistrale in Design della Comunicazione presso il Politecnico, conseguendo nel 2019 un Erasmus presso l’École nationale supérieure des Arts Décoratifs di Parigi e laureandosi ad Aprile 2021. Affascinata dalla commistione e la contaminazione tra diverse discipline grafiche e artistiche, dall’estate del 2020 è membro fondatore del collettivo “Fragile”, gruppo di giovani designer che opera e crede nella sperimentazione e nella ricerca visiva come forme di azione critica.

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