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Case-study_011 // Baransu - Michael Barteloni, Matteo Gualeni
Descrizione progetto
Il progetto è stato creato nell’ ottobre del 2020. Come da titolo è l’undicesimo elemento della raccolta case-study, nella quale etichettiamo le nostre sperimentazioni di patch e interazioni sinestetiche audiovisive. Il progetto non è stato esposto e non si è candidato ad altri concorsi. È un post nel mare digitale.
Concept
Il cuore di “case study” è la passione dello studio nelle nuove possibilità tecnologiche che offre la computazione nel territorio audiovisivo. L’interazione e comunicazione in tempo reale di due computer che elaborano e scambiano dati offre un territorio fertile d’esplorazione semiotica. I segni indexicali progettati e poi programmati sono stati portati alla radice, all’essenza del segno grafico per un’ analisi priva di qualsiasi ornamento che si intrometesse nella generazione della struttura sinestetica. L’elemento visivo subisce una relazione delicata con due corpi invisibili che la plasmano fino a quando una, il suono, cessa il suo processo di genesi per lasciare la presa all’elemento visivo per completare la sua generazione.
Bio
Baransu (dal Giapponese: equilibrio) è la collaborazione tra il musicista Matteo Gualeni e il graphic designer Michael Berteloni. L’obiettivo principale è quello di plasmare, attraverso l’interazione in tempo reale, la sinestesia tra il mondo dell’udibile e quello del visibile, creando una fertile dimensione percettiva. Prevalentemente influenzati da raster-noton, warp anni ’90, release r&s e anche dall’estetica cyber e post-natural, la ricerca riguarda la rielaborazione di informazioni simbiotiche percepite nelle strutture naturali e digitali in grafica generativa e composizione sonora.
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