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Soli e insieme // Anna Deporta

Descrizione progetto

Il progetto è stato sviluppato nell’ambito del corso di Interior Design della Libera Università di Bolzano. Insieme abbiamo progettato una mostra collettiva intitolata “How soon is now” sul tema dell’abitare contemporaneo. Soli e insieme si riferisce in modo molto specifico alla mia situazione abitativa privata.

Concept:
Soli e insieme è un’esplorazione individuale che fa parte della mostra collettiva “How soon is now”, che si occupava di mettere in discussione le situazioni abitative e le strutture interne contemporanee. Soli e insieme riflette sulla sensazione del vivere all’interno di un hotel. In questa particolare situazione, la vita pubblica e quella privata sono sempre strettamente intrecciate. La casa fisica agisce come elemento legante, fondamentale per la stabilità di entrambe le parti. Unite formano un equilibrio, ma se qualcosa interviene su uno degli aspetti, si crea uno squilibrio complessivo. Il progetto si ispira ai mobili e agli interni della tradizionale stube tirolese come metafora per raccontare le sensazioni simultanee di sentirsi soli e insieme.

Bio:
Anna Deporta (*1999) is an aspiring graphic and industrial designer from South Tyrol, currently studying at the Free University of Bolzano. She works across multiple disciplines and specializes in conceptual, social and inclusive design, while addressing relevant contemporary topics such as sustainability and social change. Anna adapts an expanded approach to design, which means that she not only conceives aesthetic and functional solutions, but she primarily aims at designing states of mind and shaping social behaviors.

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Stato in luogo - dinamica di un'emorragia demografica e culturale // Elena Carboni

Descrizione progetto

L’idea del progetto prende forma nell’aprile 2023, quando sono stata chiamata a scrivere l’abstract per la tesi e nasce dalla necessità di portare alla discussione di laurea un tema che mi rappresentasse sia nella forma che nel contenuto.

Concept:
Se si pensa alla “morte” di una città, vengono subito alla mente catastrofi naturali o eventi bellici quali possibili ed uniche cause di un simil fenomeno. In effetti, i libri di storia non mancano di raccontare di casi in cui interi villaggi vengono saccheggiati e devastati da popoli nemici ovvero distrutti da terremoti, uragani e tsunami. Episodi analoghi, a ben riflettere, si verificano ancora oggi. Per questo, nell’immaginario collettivo, raramente si associa l’idea di “una città che muore” ad un evento silenzioso, meno scenografico, ma ugualmente fatale. Come fatale può essere una lenta, ma progressiva “emorragia” interna, causata dall’indebolimento di quel legame che è fondamento di una città e ne plasma l’identità, quello tra le persone che la abitano e le attività che la animano. Laddove una di queste due forze si allenta, l’altra inevitabilmente la segue. Il progetto indaga il logoramento di questo rapporto come conseguenza “dell’Airbnbficazione” del centro storico di Roma. E’ strutturato in due libri rilegati con rilegatura svizzera alla stessa copertina; questo perché per un assorbimento ideale del prodotto è fondamentale la lettura di entrambi. Con il primo, l’obiettivo è quello di consapevolizzare ed informare il lettore fornendo anche spunti di riflessione basati su autori che nel periodo moderno e postmoderno hanno trattato il tema all’interno di loro produzioni; il secondo, invece, è una ricerca fotografica da archivi prettamente digitali e conseguente restauro delle immagini per la stampa, strutturata sfruttando cambi carta e trattamenti vari con lo scopo di arricchire la narrazione creando una racconto più visivo ed emozionale, fornendo una comparazione immediata tra il prima ed il dopo, rispetto al primo che è più nozionistico e di ricerca storico/sociologica sul tema. Il progetto, oltre al libro, comprende: una mappa delle fotografie riportate all’interno del secondo libro, ed è presente sulla quarta del primo libro e la prima del secondo; un sito web che racconta brevemente del progetto e dove è possibile navigare la mappa sopracitata e consultare digitalmente le fotografie dei singoli rioni.

Bio:
Elena Carboni nasce e cresce a Roma dove si avvicina alla grafica durante il percorso liceale presso il Liceo Artistico Ripetta, e decide di approfondire gli studi presso la Nuova Accademia di Belle Arti (NABA) dove ha modo di approfondire ed appassionarsi al mondo della comunicazione editoriale e della stampa. Consegue il diploma nell’ottobre 2023 con la tesi Stato in Luogo.

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Superstrato // Davide Chiappini

Descrizione progetto

Superstrato è il mio progetto di tesi di Laurea Magistrale in Design della Comunicazione, pubblicato il 4 Maggio 2023. È nato con lo sviluppo delle prime intelligenze artificiali generative per le masse, ponendosi come una riflessione filosofica, etica e progettuale sul loro utilizzo.

Concept:
Superstrato è redatto con un forte scopo divulgativo e progettato come una vera e propria pubblicazione. Due sono stati gli elementi scatenanti della ricerca: il recente sviluppo di modelli di AI e la repentina diffusione di contenuti disinformativi sui social. L’analisi parte quindi dall’ibridazione tra esseri umani e strumenti di intelligenza artificiale, osservando la nascita di un vero e proprio “superstrato dell’informazione”: un mondo online popolato da media sintetici con sembianze umane facilmente controllabili da chiunque, delle marionette che non permettono più di distinguere fra realtà e finzione. Il formato verticale 130×220 mm in brossura fresata è maneggevole ma denso di informazioni, sia testuali che visive, grazie alla singola colonna. La scelta tipografica per la titolazione e l’utilizzo di elementi in dithering nero su bianco, presenti anche sulla copertina argentata, fanno leva in modo astratto su un immaginario futuristico, robotico e biologico.

Bio:
Sono un ragazzo di 25 anni nato a Milano. Ho frequentato il liceo scientifico ad Arona e ho conseguito la laurea Triennale e Magistrale in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano. Qui ho coltivato il desiderio comunicare, raccontare storie e idee. Sono appassionato di visual design in tutte le sue sfaccettature, di automobilismo e, da sempre, ho lo sguardo rivolto verso il “mondo nuovo”. Adoro la letteratura fantascientifica e amo guardare al futuro in cerca di ispirazione.

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TANA LIBERA TUTTI // 045Publishing

Descrizione progetto

Un gioco sul concetto di casa-tana per indagare come gli animali, con risorse limitate e ingegno, creino ambienti unici e funzionali, elaborando di volta in volta una diversa idea-forma di abitare. Dualismi per immaginare una nuova convivenza. Il progetto è stato sviluppato tra Aprile e Ottobre 2024. Il progetto è nato dalla volontà di raccontare il territorio veronese da un punto di vista ambientale andando a riscoprire l’ecosistema che lo compone.

Concept:
Il progetto è nato dalla volontà di raccontare il territorio veronese da un punto di vista ambientale andando a riscoprire l’ecosistema che lo compone. Con la curiosità di un biologo e lo sguardo di un architetto abbiamo esaminato alcune delle tane più curiose che popolano la zona in cui viviamo, analizzandone forma, aspetto e materiali. Proprio dallo studio di queste sono emersi schemi, modi di organizzare lo spazio, suggestioni visive che trascendono la tana animale e che descrivono un universale idea di abitare. A dimostrazione di ciò, con fantasia e semplicità, abbiamo tentato di utilizzare gli stessi principi per disegnare delle nuove tane, stavolta umane. Abbiamo quindi prodotto un progetto editoriale basato su un costante confronto tra due elementi: la tana animale e la tana umana, la fotografia e il disegno, il bianco e il verde, la razionalità e l’istinto. Sfogliando ogni pagina il rapporto tra le due immagini è sotto gli occhi dell’osservatore ma non viene svelato, in modo che ognuno possa osservare con più attenzione ed immaginare nuovi punti di incontro tra l’uomo e la natura.

Bio:
045Publishing è un collettivo di microeditoria indipendente con base a Verona. 045 è il prefisso telefonico della città e provincia di Verona. Il progetto nasce a metà 2018. Nel gennaio 2019 presentiamo la prima pubblicazione “collettiva” e tracciata. L’idea di collettivo di microeditoria ha il senso di intendere la cosa come aggregazione fluida, che muta da progetto a progetto. Non sviluppiamo solo progetti editoriali ma anche eventi e workshop. Dal 2020 la redazione si è quasi stabilizzata sulle 4/6 persone, che oltre al founder/creative director, sono Editor, Grafici e Social Media + Jolly. Non sviluppiamo nessun periodico. In questo senso siamo più da intendersi come “micro casa editrice”. Sviluppiamo progetti anche distanti l’uno dall’altro, senza avere quindi una tiratura fissa, una periodicità, formato, tematica, ecc. Abbiamo pubblicato progetti piu simili a fanzine, altri a magazine e altri ancora a volumi rilegati. Siamo distribuiti presso diversi spazi in base alle diverse pubblicazioni. Oltre che sul nostro shop online, per ora trovate i nostri lavori presso: Edicola 518, Spazio BK, Corraini Mambo, Mezzopieno Studio. Utilizziamo l’editoria e la progettazione editoriale, intesa come processo di cura e sviluppo, in funzione ad un agire sociale. È un’azione culturale come un’altra. Ovviamente, di base, vi è un interesse legato alla grafica editoriale e alla forma della stampa (non abbiamo pubblicazioni digitali o blog) ma è appunto un pretesto per pensare, dire, fare… Le tematiche variano e in questo siamo ancora in fase di autodefinizione. In alcuni casi l’editoria è pretesto e strumento per parlare/approfondire qualcosa, altre volte il contrario. Intendendo l’editoria come mezzo di aggregazione collettanea può talvolta essere il tema il pretesto affinchè quest’aggregazione avvenga. Sicuramente le tematiche sociali, in senso ampio, sono il nostro focus. Ambiente, diritti civili, contesto urbano, società, politica, ecc. Per ogni progetto siamo sempre stati abituati ad organizzare un release party, con dj set e vendita copie. Siamo stati invitati a partecipare, nel tempo a: Brutti Caratteri, ArtVerona, Sprint, Fruit, Paper, Magazzino 47, Spazio Virgolette, ecc.

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Mineralia. I micro-paesaggi delle Centovalli. // Sofia Bollini

Descrizione progetto

L’idea del mio progetto nasce in seguito a una riflessione durata mesi. La comunicazione visiva è cruciale nella diffusione della conoscenza, specialmente per la comprensione della natura in un’epoca in cui la relazione uomo-natura è mediata da varie strutture. Mentre in passato era basata sull’esperienza diretta, ora richiede competenze approfondite per comprendere i suoi processi scientifici. Il progetto mira a semplificare concetti complessi, combinando la passione per la grafica con l’ammirazione per la natura. Si esplora come la comunicazione visiva possa raccontare il mondo, concentrandosi su una collezione privata di minerali, un tesoro poco conosciuto nelle Centovalli. La tesi si propone di valorizzare questa collezione e il territorio, utilizzando strumenti di design per la visualizzazione scientifica, una disciplina emergente che cerca di comunicare la scienza attraverso concetti tecnico-scientifici sul mondo minerale.

Concept:
Il progetto di tesi “Mineralia” si colloca in un contesto di ricerca interdisciplinare che abbraccia le scienze naturali, la divulgazione scientifica e il design. Si propone di esplorare il legame tra queste discipline, considerando che la conoscenza scientifica della natura e dei minerali è spesso accessibile solo a esperti. L’obiettivo è utilizzare la comunicazione visiva per rendere più accessibili e interessanti i concetti complessi legati al mondo minerale e al territorio delle Centovalli, che spesso sfuggono alla percezione diretta. Il libro si focalizza sull’integrazione sinergica di geologia, geografia e design per la visualizzazione scientifica, valorizzando una collezione di minerali. Si parte dall’idea di “scala” per narrare il territorio, passando dalla grandezza del paesaggio alla meraviglia dei dettagli microscopici dei minerali. La collaborazione con esperti come Fabio Girlanda, Marco Antognini e Carla Langella è stata cruciale per approfondire la comprensione dei minerali e del territorio. Dopo una fase preliminare di ricerca e analisi, sono stati utilizzati strumenti come il microscopio e il programma QGIS per gestire i contenuti visivi e testuali i quali sono stati realizzati interamente in prima persona. La comunicazione visiva ha avuto un ruolo centrale nella creazione di contenuti visivi e testuali, dalla redazione alla creazione di infografiche. È stata sviluppata anche una guida portatile ispirata al design del campionario “Pantone”, pensata per gli escursionisti e gli appassionati di minerali. “Mineralia” rappresenta l’incontro tra designer e scienziati, con l’obiettivo di condividere la bellezza delle Centovalli e dei minerali, trasmettendo conoscenze scientifiche in modo coinvolgente e suggestivo. Si prospetta anche lo sviluppo di una collana editoriale e di una piattaforma multimediale per condividere scoperte e mappare la situazione mineralogica delle diverse valli svizzere.

Bio:
Mi chiamo Sofia, ho ventidue anni, sono una ragazza Italiana, nata in provincia di Como, ma cresciuta tra le montagne. Coltivo da tempo una grande passione per la grafica. Concluso da poco il mio percorso di studi in comunicazione visiva, all’università della svizzera italiana, mi sono subito lanciata nel mondo lavorativo, in particolare in uno studio di comunicazione visiva a stretto contatto con clienti del mondo del design, in particolare dell’interior design. Sono una grande appassionata della fotografia, in particolare adoro fermare il tempo e catturare il momento, principalmente quando sono all’aria aperta, tra le montagne. Amo esplorare il mondo, viaggiare e desidero tradurre la mia passione in progetti grafici che ispirino e uniscano le persone.

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Fictional Brand Design // Lorenzo Bernini

Descrizione progetto

Il progetto nasce dalla volontà dell’autore di coniugare l’ambito del graphic design alla sua più grande passione, ovvero la narrazione audiovisiva. La tesi è stata sviluppata tra il 2022 e il 2023 e discussa a Maggio 2023.

Concept:
I brand raccontano storie per affermare dei valori, storie che permettono alle persone di riconoscersi in esse, di condividerle. Questo avviene nel mondo reale come in quello della finzione. Il termine fictional branding si riferisce alla progettazione e all’utilizzo di marchi che non si riferiscono ad alcun servizio, prodotto, azienda o organizzazione esistente. Questa tesi si propone di offrire uno sguardo completo sull’argomento attraverso una ricerca storica e teorica, analizzando lo stato dell’arte di questa pratica. Per condurre un’analisi più precisa e approfondita, si è delineato un campo di indagine specifico: quello delle opere audiovisive narrative di lunga durata, includendo quindi film, serie televisive e videogiochi. Il risultato della ricerca è poi confluito nella realizzazione di Fictional Brands Archive, un sito web che permette agli utenti di consultare un’ampia collezione di marchi fittizi corredati da informazioni e materiale visivo.

Bio:
Designer and 3D artist with an MA in Communication Design. He graduated in 2023 with a study on fictional brands in films, TV series and video games. He’s currently working as a motion designer and 3D artist at Landor Milan. He has a strong interest in visual storytelling and the power of images to convey complex narratives across different media.

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Puglia Cruda // Sebastian De Bellis

Descrizione progetto

Il libro “Puglia Cruda“ è stato pubblicato il 18 luglio del 2021 da Studiocromie che vi dedica una personale nei suoi nuovi spazi a Grottaglie; L’idea di produrre un libro insieme nasce dopo il primo appuntamento per un caffè con il fotografo Piero Percoco.

Concept:
Il libro raccoglie fotografie della splendida regione del Sud Italia, rappresentata come luogo non solo estivo e caldo ma anche desolato, spoglio, nell’inverno freddo, privo di turisti in cui il tempo non passa mai. Piero Percoco fotografa la Puglia che il turista non nota, di cui ignora addirittura l’esistenza. L’oggetto ha una copertina grigia di cartone pressato grezzo (il grigio siderale crea un contrasto netto con le fotografie a colori nel suo interno), caratterizzato da risguardi arancioni e un dorso scoperto rilegato con brossura a filo refe. Si voleva restituire tramite l’oggetto l’idea di un lavoro in corso, incompiuto, un pò rustico come molti casali Pugliesi. La copertina del libro riprende una fotografia al suo interno (un’albero in fiamme), sotto forma però di serigrafia, foto diventata il simbolo di questo progetto. Il layout interno è molto rigoroso, questo per esaltare al massimo le sue foto, riportando sempre più chiarezza alle immagini. Piero Percoco è maestro dello scatto divertente, pungente, spesso eccentrico ma mai banale, ci regala affreschi antropologici che comunicano leggerezza e buon umore, facendoci riflettere su comportamenti e tendenze, usi e costumi.

Bio:
Sebastian De Bellis (1993) è un Art director, Graphic designer e docente. La sua pratica verte sui temi dell’arte e dell’editoria, lavora principalmente in ambito culturale con gallerie, istituzioni e case editrici italiane e internazionali legate al mondo della fotografia e dell’arte contemporanea.

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FIAMME 5: Parcogiochi // Claudia Dagostino

Descrizione progetto

FIAMME è una fanzine collettiva a cadenza annuale creata dalle Ragazze dell’Inferno 5 nel 2018. Ogni numero tratta un tema diverso, esplorato attraverso diversi linguaggi visivi e narrativi. I contenuti vengono raccolti attraverso una opencall pubblica e invitando a partecipare persone che conosciamo o seguiamo, il cui lavoro ci sembra attinente al tema deciso per il numero. FIAMME è di tutt* coloro che vi hanno partecipato: una volta impaginata, a ognun* mandiamo il pdf della fanzine così che possa leggerla, diffonderla, stamparla e anche venderla. VELENO, il quarto numero di FIAMME, è già stato esposto nella prima edizione di Neologie. Il numero che presentiamo, #5 — PARCOGIOCHI, è stato promosso da poco sui nostri profili social.

Concept:
Con il tema di questo quinto numero abbiamo colto l’occasione per tornare alle origini di FIAMME: un progetto nato per gioco, senza alcun fine se non quello di divertirsi e che ha risposto alla necessità di creare uno spazio alternativo e sicuro, che funzioni secondo le nostre regole e la nostra voglia di sperimentare ma che, allo stesso tempo, in questi anni ci ha dato tante opportunità di evoluzione e crescita. Giocare è un’attività spontanea e spensierata, a volte competitiva, comunitaria o solitaria e di cui si sottovaluta spesso l’importanza nelle nostre vite. Giocare per noi è l’attività inutile per antonomasia e come tutto ciò che è inutile è fondamentale. Significa imparare cose nuove e imparare a stare con gli altri mettendosi alla prova senza nessuna pressione o guadagno concreto, se non gioia, soddisfazione e crescita. Il campo da gioco dove realtà e possibilità si incontrano in uno spazio sicuro. Giocare, insomma, è una cosa SERIA. In questo numero di FIAMME puoi trovare illustrazioni, fumetti, giochi di ruolo, giochi di parole, lavoretti con le forbici dalla punta arrotondata, esperimenti AI e un’intervista sul ruolo del gioco nell’infanzia con Sara Darnich.

Bio:
INFERNO 5 è una casa (salotto, tre camere, due bagni, cucina) editrice ufficialmente fittizia fondata da Claudia Dagostino, Mariachiara De Leo e Valeria Santamaria. Nasce nel momento in cui siamo diventate fuorisede e abbiamo cominciato a condividere il malessere di una casa che cadeva a pezzi, una routine universitaria serrata e l’esigenza di mantenere un decoro casalingo. Ci piaceva disegnare. Ci piaceva raccontare. Ci piaceva rilegare. Così abbiamo cominciato a fare FANZINE. Oggi, in giro per il mondo, continiuamo a pubblicare autoproduzioni ad alto tasso di disagio. Nel nostro catalogo trovi progetti personali, illustrazioni, poster, giochi di carte e la nostra fanzine collettiva: FIAMME, ogni numero con un tema diverso, dove i contributi sono raccolti attraverso una opencall e chiamando a raccolta nostr* amic* e conoscenti. Fiamme è di tutt* coloro che vi partecipano, ognun* è liber* di stamparla e distribuirla.

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Green Iuav 2022 - Bilancio di sostenibilità. GEP Iuav 2022-2024 - Piano per l'uguaglianza di genere // Umberto Marchetti, Angela Nicente

Descrizione progetto

Il progetto è stato coordinato dal Servizio Comunicazione dell’Università Iuav di Venezia, il progetto grafico nasce come attività extrauniversitaria con la supervisione del prof. Gianni Sinni. I volumi sono stati pubblicati nel sito dell’Università a dicembre 2022, stampati e distribuiti alla comunità Iuav, ad altri atenei ed istituzioni varie ad inizio 2023. Nella primavera del 2023 sono stati progettati due posterzine di sintesi dei volumi che sono stati distribuiti durante l’Open Day.

Concept:
La progettazione nasce con l’intento di risolvere problemi di qualsiasi natura ed entità, ma con il bisogno di essere originali e creativi. Cosa alimenta però questa creatività? L’arte di osservare. Ma se l’origine di tutti i processi creativi è la capacità di prestare attenzione, questa potrebbe essere in pericolo. Siamo, infatti, figli di una società che va di fretta, che si affanna per raggiungere obiettivi e che non si ferma mai abbastanza ad ammirare ciò che le è attorno. Così, da attenti osservatori, rallentando e fermandoci a esplorare la bellezza che ogni giorno ci circonda – edifici e opere del complesso universitario dell’ateneo – abbiamo scoperto tratti, segni e configurazioni ricorrenti: linee che si rincorrono e che ci immergono in uno spazio plastico. Spazi tradotti graficamente in lettere e numeri illusoriamente tridimensionali che segnano l’ingresso in una nuova esperienza, in un nuovo capitolo, celebrando storie che ci hanno preceduto. I libri prendono forma grazie a sequenze di parole, frasi e paragrafi, che invitano a fermarci per poterli osservare, leggere e capire: una lettura attenta e lenta, proprio come il processo che li ha generati. L’intento del Rapporto di sostenibilità e del Piano per l’uguaglianza di genere è quello di analizzare criticamente quello che è stato e ipotizzare quello che sarà. Il progetto grafico parte proprio da qui: trasferire ciò che è attorno a noi in una nuova dimensione.

Bio:
Angela Nicente, nata a Vicenza nel 1998, dopo il liceo artistico si laurea in Disegno industriale e multimedia presso l’Università Iuav di Venezia. Umberto Marchetti, nato ad Atessa nel 1997, si laurea in Design del prodotto e della comunicazione presso l’ISIA Pescara Design. Entrambi attualmente studenti del corso di laurea magistrale in Design della comunicazione presso l’Università Iuav di Venezia, per loro il design è un modo di interpretare e comunicare con il mondo che li circonda.

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_rumori di fondo // Alice Guzzon

Descrizione progetto

_rumori di fondo è un progetto personale che nasce dall’idea di corrispondenza tra due persone che fanno un viaggio a testa: uno nell’ordinario e uno nello straordinario. Incastra foto su due livelli per diversificare i viaggi, che in modo non disciplinato s’incontrano e si sovrappongono, talvolta per dare vita a una poesia visiva. Stampato su carta Fedrigoni Freelife Kendo e rilegato a mano con brossura filo refe.

Concept:
_rumori di fondo nasce da un approccio sperimentale con l’intenzione di scoprire come interagiscono carta, inchiostro e resina. L’editoriale è stato creato in due copie uniche: una (1/2) consultabile e sfogliabile, l’altra (2/2) inserita all’interno di una colatura di resina epossidica, un materiale che reagisce a contatto con altra materia e dà nuova vita all’oggetto, stabilizzandolo in un’altra forma. L’inchiostro stampato sulla carta si scioglie e colora in parte la resina, la carta invece resta immobile nella materia. Diventa quindi una “scatola dei ricordi”, che stabilizza e ferma la corrispondenza di viaggio nel tempo e non può essere aperta se non si è in possesso della copia gemella.

Bio:
Mi chiamo Alice Guzzon; ho letto >300 libri ma non ricordo le trame, se non vivessi a Torino avrei una fattoria in Provenza e credo nella magia. Sono art director e visual designer dal 2017: mi occupo principalmente di branding, social media, editoriale e data visualization. Nei miei lavori cerco sempre di trattare il colore con dolcezza e di unire le parole alla parte visiva, perché credo nella forza della comunicazione in tutte le sue diverse forme.

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