Editorial Design
2021

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Emotions // Elisa Ferrara

Descrizione progetto

Questo progetto non è stato candidato ad altri concorsi ed è stato creato nel mese di giugno per l’esame finale di grafica sperimentale del corso graphic design in Naba. É un progetto in cui ho analizzato varie emozioni e ricreato dei poster in base ad esse.

Concept

Il concept del progetto è quello di ricreare dei poster che rappresentassero quanto più fedelmente delle emozioni attraverso sfumature, bitmap e font.

Bio

A R T H E E S A ha 21 anni. Le immagini si sovrappongono creando un quadro definito nella mia mente. In quel quadro ci sono anche io, o meglio, una delle mie sfaccettature. A volte fantastico sull’avere più personalità o essere più persone contemporaneamente. Come mi piacerebbe! La staticità, gli schemi, la monotonia mi annoiano o meglio, mi spaventano. Le persone sono dei mosaici, centinaia di pezzi che si compongono tra loro ed ognuno di questi pezzi rappresenta una caratteristica, una sfaccettatura, una parte dell’anima. Io ero la strega immersa nella natura, la fata dagli occhi blu, la donna che si specchia, o meglio, ero la loro armonia, la spudoratezza, la delicatezza. Io ero in tutto ciò che ho immortalato,ero lo sguardo che ha saputo catturare l’emozione, ero la mente creatrice della tela. Io ero le mie muse perché ancor prima di esserci, c’ero io, c’era il mio desiderio di trasgressione, la mia bontà nascosta, la vivacità di una bambina, la frivolezza di una ragazzina. C’ero io perché loro sono tutto ciò che vorrei essere, un’infinità di pezzi sempre nuovi da combinare.Mi dicono spesso di rimanere me stessa, ma io non so chi sono e tanto meno cosa voglio essere.

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2021

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Progetto Fase // Diego Massaro

Descrizione progetto

Il progetto nasce nel settembre 2020 come tesi di laurea per il triennio in progettazione grafica e comunicazione visiva per l’ISIA di Urbino e si conclude nel giugno 2021. “Progetto Fase” nasce quasi per caso dalla passione verso il Type Design e dall’esigenza di poter visualizzare meglio le informazioni di un qualsiasi dispositivo digitale sottoposte a forti condizioni luminose. Il progetto non è stato né candidato ad altri concorsi né esposto in altri luoghi.

Concept

Il tema principale è la tipografia variabile, l’illuminazione ambientale e il riconoscimento di parole. Oggigiorno con gli smartphone ma come tanti altri dispositivi siamo portati ad utilizzare questi strumenti ovunque e questo può comportare delle difficoltà di lettura in alcune situazioni (si pensi per esempio ad un navigatore in un auto costretto a condizioni di luce variabile). Sulla base di diversi studi scientifici citati nella tesi è stato proposto di aumentare il peso di un carattere in corrispondenza dell’aumento dell’illuminazione ambientale al fine di facilitare il riconoscimento di parole su schermo. Il progetto ha visto una ricerca storica e teorica sulla tipografia variabile per poi passare ad una ricerca quasi scientifica sulla leggibilità e visibilità di un testo. In fine le nozioni sono state utilizzate per attuare una fase pratica dove è stato progettato e testato un carattere altamente leggibile a schermo con un’asse di variazione del peso ed un sito dove è possibile testare il carattere e visualizzare la variazione in base alla situazione luminosa nell’ambiente.

Bio

Diego Massaro è un graphic e type designer nato in Italia. Da sempre si spinge oltre i suoi limiti, pronto per affrontare sfide difficili nell’ambito del design. Gli piace lavorare in team. Lui si specializza specialmente in visual communication, type design, design for publishing, web design and branding. Diego inizia gli studi presso l’Istituto Persolino Strocchi di Faenza e si laurea nella triennale in progettazione grafica e comunicazione visiva presso l’ISIA di Urbino nel 2021. Diego fin dal professionale ama tutto ciò che è connesso alla grafica, specialmente la tipografia. Ma solo in seguito al corso in ISIA svilupperà le tecniche e le basi per la progettazione tipografica.

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2021

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If lost please return to // Daniele Dell'Orto

Descrizione progetto

Il progetto nasce durante un workshop di una settimana tenuto nel contesto del Politecnico di Milano da Elisa Bertolotti. La richiesta era di realizzare uno storytelling a partire da una domanda a proprio piacere, posta a dieci persone diverse.

Concept

Il rapporto che intratteniamo con il nostro portafogli è tutto fuorché pragmatico. Lo usiamo per riporre tutto ciò che ha valore, e non solo in termini economici. Il suo contenuto, quindi, può rivelare molto su chi lo possiede.
“Che cosa racconta di te il tuo portafogli?” È stata posta questa domanda a dieci amici per poi ascoltare le loro risposte. Sono poi stati invitati ad aprire i portafogli e mostrare il contenuto, scontrino dopo scontrino. Dietro le banconote, la patente e i documenti è emersa l’identità più intima delle persone. Ogni portafoglio è vissuto e pieno di storie, e persino nelle sue caratteristiche più fisiche riflette il suo possessore. “If lost please return to” è il racconto di dieci persone attraverso il contenuto del loro portafogli.

Bio

Ha 23 anni e fin da piccolo ho sempre cercato di trovare il proprio modo di comunicare, e ha iniziato a sperimentare con diversi linguaggi. Si è laureato al Politecnico di Milano in “Design della comunicazione” e attualmente sto frequentando la laurea magistrale, sempre al Politecnico di Milano e sempre in “Communication design”.

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2020

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HUMAN RIGHTS. A code for a visual translation // Chiara Basile

Descrizione progetto

Il concept del progetto ha avuto origine durante uno studio sulla relazione tra parola e immagine svolto nell’ultimo anno di università. Vi ho poi sviluppato sopra il lavoro per la tesi (2020). Quello presentato ne rappresenta una parte riadattata. Non è mai stato visto o esposto.

Concept

Il progetto si è sviluppato intorno al vasto tema dei diritti umani, argomento che ha sempre grande necessità di divulgazione. Ho lavorato sulla base della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e ho cercato di confezionare un nuovo vestito che potesse trasmettere una rinnovata concezione del documento. L’obiettivo era ideare un sistema per tradurre attraverso un linguaggio alternativo gli articoli scritti al suo interno. Per fare ciò ho realizzato un mio codice grafico a cui ho in seguito dato vita con l’aiuto della Realtà Aumentata, cercando così di rendere il processo comunicativo più accattivante e partecipativo.

Bio

Ho avviato il mio percorso creativo al liceo artistico. Ho poi frequentato il corso di Graphic Design all’Accademia di Belle Arti di Bologna dove ho approfondito molti aspetti del design: dall’animazione al packaging, dall’editoria al web design. Durante quel periodo ho preso parte a progetti espositivi per Art White Night e Fruit Exhibition. Dopo la laurea ho iniziato a lavorare come graphic e motion designer a Mallet Studio (Firenze) che realizza progetti per clienti locali e internazionali.

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2020

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Melting plot. Guida multi-script al paesaggio // Alice Maturo

Descrizione progetto

Il progetto di tesi magistrale (2020) comprende due diverse tipologie di artefatto, un magazine cartaceo e una piattaforma web. L’elemento di innovazione del progetto risiede nella sperimentazione tipografica per l’ideazione di una soluzione comunicativa multi-script e nell’elaborazione di un nuovo sistema “traduttivo” del territorio, per l’integrazione dei diversi codici linguistici e la mediazione culturale Il progetto nasce da un coltivato interesse per il Design della Comunicazione orientato al cambiamento sociale nel paesaggio urbano, tra vulnerabilità e potenzialità delle città multiculturali.

Concept

Una guida multi-script al territorio che sperimenta dei nuovi format comunicativi di esplorazione del paesaggio, in un’ottica di mediazione tra le alterità culturali e linguistiche.
L’ipotesi progettuale si basa sull’assunto che il design della comunicazione possa essere uno strumento che faciliti l’incontro tra culture e l’integrazione, per l’accesso alle identità del territorio, con particolare attenzione ai segni del linguaggio visivo e verbale. Il tessuto urbano è inteso come testo che si compone di segni e di script comunicativi, costituito da una pluralità di registri, sia di tipo visivo che di tipo verbale. La ricerca progettuale si è concentrata sul tema dell’esplorazione prossimale del territorio e della sua analisi semiotica, sul ruolo della cultura e della divulgazione culturale come strumento di rigenerazione urbana e sulla pluralità socio-culturale che contraddistingue la società contemporanea. Il progetto si risolve in una guida immersiva al territorio, che individua la sua matrice traduttiva nella comunicazione multi-script. Sul piano linguistico e verbale facilita l’accesso e la comprensione della città-testo; su quello semantico e visivo traduce la polifonia di segni comunicanti.

Bio

Graphic designer che ha studiato presso lo Iuav a Venezia, corso di “Disegno industriale e multimedia”, e al Politecnico di Milano, “Design della Comunicazione”. Ha lavorato come designer a Venezia presso lo studio “Sebastiano Girardi”, e presso la Biennale di Venezia, e a Parigi presso la casa editrice “Skira”. Da febbraio ad aprile 2021 è stata a Fabrica Benetton, mentre ora è ricercatrice presso il Politecnico di Milano e graphic designer freelance. È specializzata in design editoriale e comunicazione visiva e negli anni ha sviluppato progetti strettamente legati all’ambito culturale e/o inerenti a questioni sociali, legati al territorio.

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2020

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Dada Magazine // Alessia Muscas

Descrizione progetto

L’idea di Dada Magazine è nata nel 2019 durante un incontro tra Xander Ang (stylist), Valeria Della Valle (editor) e Alessia Muscas (graphic designer). Rivestendo diversi ruoli, tutti e tre lavoravano nel campo dell’editoria di moda a Londra. Nei mesi successivi hanno elaborato il concept e il design del magazine. Il prodotto finale è stato pubblicato nel 2020. In questo progetto editoriale l’aspetto tattile era fondamentale e per questo ha dedicato molta attenzione alla scelta della carta. Ad esempio, quella usata per la copertina ha una texture granulare in rilievo che riprende l’effetto “pixelato” della fotografia stampata.

 

Concept

Dada Magazine nasce con l’intento di analizzare il concetto di eredità artistica. Ovvero di come una nuova generazione di giovani creativi ha riscoperto e interpretato il percorso di grandi icone del mondo dell’arte, della fotografia e della moda. Il logo del magazine è ispirato a questo binomio generazionale: la tipografia ha una base calligrafica tradizionale, ma le curve e i dettagli del tratto denotano modernità e dinamismo.

Il primo numero del magazine è dedicato a Nobuyoshi Araki, fotografo giapponese celebre per la sua estetica cruda e poetica. A partire dagli anni sessanta, Nobuyoshi si è dedicato a documentare scene di trasgressione con un linguaggio visivo totalmente innovativo e radicale, fondato sul legame tra arte ed erotismo. Attraverso interviste, saggi, poesie ed editoriali, Dada affronta questo tema controverso, spesso ancora tabù nella società di oggi. Artisti, designers, fotografi e performers del panorama internazionale riflettono sul significato sfaccettato della sessualità, sottolineando come le sperimentazioni di Araki siano state fondamentali per il loro percorso.

Bio

Alessia Muscas è una graphic designer italiana che vive e lavora a Londra. Ha studiato Communication Design al Politecnico di Milano e successivamente ha conseguito un master in Graphic Media Design al London College of Communication. La sua esperienza multidisciplinare include identità visive, art-direction, pubblicazioni, mostre, font, web e applicazioni digitali. Alessia considera ogni progetto un’opportunità per sviluppare artefatti ed esperienze innovative e coinvolgenti.

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