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2024

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Oggetti d'affezione // Alessandro Bulegato

Descrizione progetto

Questo progetto nasce per documentare l’attività didattica svolta da quarantadue studentesse e studenti del Laboratorio magistrale in design della comunicazione dello Iuav di Venezia. Vuole essere un diario visuale delle sperimentazioni e della ricerche fatte durante tutto il semestre.

Concept:
Il catalogo si apre con una parte introduttiva in cui viene presentato il corso mediante foto e materiali presentati durante le revisioni; il tutto è alternato da reportage fotografici di vita accademica nel contesto veneziano. Si presentano poi, mediante una serie di commistioni grafiche, sovrapposizioni e collage, i dieci progetti sviluppati dagli studenti, costituenti l’esame del corso. Una serie di quartini centrali in carta rosa interrompono il flusso della lettura, come quando la lezione è stata interrotta nella settimana in cui è accaduto il femminicidio di Giulia Cecchettin, permettendo alla classe di esprimere la propria opinione visuale in merito, mediante la progettazione di una serie di manifesti da affiggere in giro per la città di Venezia. Il layout è fluido, ricombinatorio e non presenta nessun tipo di vincolo, dando l’idea della totale sperimentazione e ricerca visuale portate avanti dalla classe durante il semestre.

Bio:
Nato nel 1994, è un visual e motion designer freelance. Dopo un periodo come UI designer negli Stati Uniti, decide di stabilirsi in Italia ed inizia il suo percorso accademico, laureandosi presso l’Università Iuav di Venezia. La sua attività professionale ruota attorno al mondo dell’animazione 2d, progettando contenuti in ambiti legati all’exhibit design e al videomaking, ma anche per l’editoria, UI & UX, data visualization, illustrazione e fotografia. Dal 2023, alla libera professione affianca l’insegnamento e la collaborazione alla didattica nei corsi di visual e motion design dell’ateneo veneziano.

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recordari // Barletta Antonella, Indrio Maria, Caterina Razzano, Sciancalepore Rosalba, Renzulli Silvia

Descrizione progetto

Il progetto “recordari” nasce nell’ambito di un corso universitario laboratoriale dedicato all’indagine degli “Oggetti d’affezione” che si legano al ricordo di casa. Nella fase di brainstorming ci siamo focalizzate sugli oggetti evocativi dell’infanzia e del ricordo.

Concept:
“recordari” racconta gli oggetti e i momenti che richiamano casa: le tovaglie che rivestono le tavolate, le ricette culinarie trascritte e tramandate, la scatola di latta che smette nel tempo di contenere i biscotti, i frammenti di carta affettuosamente collezionati nel tempo. Per ogni oggetto del ricordo è stato dedicato un libro a diverso formato. I quattro libri sono custoditi in una scatola a libro. Le copertine recano il titolo evocativo e un sottotitolo esplicativo. Dei racconti, dal tono di voce dolce e nostalgico, accompagnano la raccolta di fotografie in bianco e nero ereditate dal passato. Un ulteriore trattamento fotografico bitonale con il rosso identitario ne enfatizza i dettagli, esaltando il ricordo che rievocano. L’obiettivo del progetto è stimolare il lettore a rivivere i ricordi che lo legano a casa.

Bio:
Studentessa iscritta al secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in “Design del prodotto, della comunicazione e degli interni”, percorso in comunicazione, afferente al “Dipartimento di Culture del progetto” dell’Università Iuav (VE). Ho conseguito il titolo di laurea triennale in “Design e comunicazione” presso il “Dipartimento di architettura e disegno industriale Luigi Vanvitelli” di Aversa (CE) il 24 ottobre 2022. La scelta di studiare Design e di specializzarmi nella sua dimensione “grafico-visuale”, mi ha consentito di ambire a costruire la mia professione futura su basi ibride, interdisciplinari, e a coltivare il mio desiderio di arricchimento da forme di conoscenza correlate al design.

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Gen-BZine // Kseniia Obukhova

Descrizione progetto

Il progetto “Gen-BZ” esplora un’identità fluida della Generazione Z della città di Bozen-Bolzano. Sviluppato nel contesto del Master in Eco-Social Design presso la Libera Università di Bozen-Bolzano, il progetto è stato sostenuto dal giornale di strada “zebra” e presentato in occasione della conferenza di Social Design Network a novembre 2023 a Budapest.

Concept:
Il progetto di ricerca e design “Gen-BZ” nasce dalla volontà di affrontare una serie di questioni, tra cui la divisione etnolinguistica strutturale della regione altoatesina, gli effetti dell’immigrazione sulla costruzione dell’identità locale e il ruolo delle nuove generazioni, figl* di persone con origini migratorie, nella sua definizione. La ricerca è iniziata con l’analisi del contesto multiculturale delle scuole superiori, mirato a una migliore comprensione dei bisogni e dei desideri deille giovani. I primi risultati hanno dimostrato che la divisione sociale esistente non è più rilevante per loro, perché navigano tra molteplici lingue e mediano le varie culture che vanno ben oltre i confini del Sudtirol e dell’Europa. Si è deciso di creare un progetto capace di attivare un dialogo aperto e inclusivo intorno all’identità di Bozen-Bolzano, quella in cui tutti possono sentirsi rappresentati, indipendentemente dalle loro origini e dalle lingue che parlano. Con l’aiuto di strumenti di design e coinvolgendo attivamente ile giovani durante il processo, è stato lanciato il primo numero di “Gen-BZine”- una (maga)zine che racconta le esperienze di nuove generazioni. Giocando con le diverse lingue che i*le giovani utilizzano quotidianamente, abbiamo rivisitato collettivamente lo slang della città, segnato dalle espressioni provenienti dai contesti culturali più vari.

Bio:
Sono una freelancer specializzata in design sociale e gestione culturale, focalizzata sulla promozione del potenziale trasformativo delle discipline creative per favorire il cambiamento sistemico. La mia pratica e gli interessi di ricerca includono il coinvolgimento deille cittadinie nei processi democratici, l’educazione interculturale e civica, e le politiche culturali pubbliche.

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Uomini esistiti, Dei inesistenti // Nicola Andrea Fiore, Gianluca di Mario, Jakub Fiorentini

Descrizione progetto

Il progetto nasce nel Febbraio 2023 come progetto accademico per l’esame di di Design dell’Editoria di NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, in collaborazione con il museo della Centrale Montemartini di Roma e supervisionato dalle docenti Silvana Amato e Rosanna Lama. Attualmente non è stato candidato ad altri concorsi e non è stato ancora esposto.

Concept:
“Uomini esistiti, Dei inesistenti” è un catalogo narrativo che esplora il profondo dualismo che lega gli esseri umani alle divinità, investigando il concetto stesso di esistenza e inesistenza. Ispirato alle statue del museo capitolino della Centrale Montemartini, si compone di due capitoli che raccontano le vicende di due realtà parallele. L’idea di raccontare questo dualismo attraverso elementi visivi opposti e complementari è stata la chiave concettuale del progetto. Per ottenere ciò, abbiamo utilizzato il colore, la tipografia e il trattamento delle immagini, integrando inserti con elementi grafici che guidano il lettore attraverso il flusso della narrazione.

Bio:
Siamo tre studenti di Graphic Design & Art Direction presso la NABA, Nuova Accademia di Belle Arti con sede a Roma. Proveniamo da diversi background, ma siamo uniti da una grande passione per il mondo della grafica e della comunicazione. Riteniamo fermamente che ogni progetto debba partire da una accurata fase di ricerca, comprendendo appieno il contesto ed elaborando soluzioni visive che abbiano senso e significato.

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Tecnologia rituale // Veronica Giannella

Descrizione progetto

“Tecnologia rituale” è la mia tesi di laurea in Fotografia, conclusa quindi nel settembre 2023. Nasce dall’unione dei miei principali interessi: antropologia sperimentale, nuove tecnologie e produzione di immagini digitali. È attualmente candidato ad altri concorsi.

Concept:
La crisi della presenza, fenomeno studiato dall’antropologo Ernesto De Martino, avviene quando il senso della propria esistenza viene perduto in conseguenza di un avvenimento traumatico. Per riuscire a riconquistare la volontà di esser-ci nel proprio mondo culturale, i nostri antenati hanno sviluppato la pratica del rito magico. Quest’ultimo però, nella contemporaneità, sta scomparendo sempre più, nonostante la crisi della presenza affligga e affliggerà sempre l’esistenza dell’essere umano. Quindi, in che modo oggi superiamo questi momenti? La ricerca intende rintracciare una risposta, esplorando dove sia possibile ritrovare l’esperienza di quello spazio e di quell’io alternativi necessari per riconquistare la propria presenza, in passato offerti appunto dalla magia. Nel particolare, i mezzi presi in esame sono nuove tecnologie; grazie a esse, infatti, abbiamo avuto la possibilità di portare avanti le nostre vite nel periodo pandemico, durante il quale tutto e tutti avevano perso il proprio senso. La tesi dunque, in dialogo costante con De Martino e con la regista sperimentale Maya Deren, ricercatrice della credibilità dell’irreale e della multiformità dell’identità, indaga, con esplorazioni visive e verbali, quanto in comune ci sia tra essere umano passato e presente, riti antichi e nuove tecnologie, chiedendosi se queste ultime siano davvero gli strumenti contemporanei adoperati nel superamento della crisi della presenza.

Bio:
Sono una ricercatrice artistica e fotografa. Dopo aver concluso la laurea triennale in Arti Multimediali allo IUAV di Venezia, mi sono laureata al MA di Fotografia presso l’ISIA di Urbino lo scorso settembre. Ora lavoro a Venezia, dove sto inoltre proseguendo una borsa di studio presso la Fondazione Cini. Sono nata a Tarquinia (VT) ma ho origini friulane, pugliesi e siciliane. Tali spostamenti e radici multiple mi hanno permesso di approcciarmi fin da piccola a diversi punti di vista sulla realtà, alimentando in me il perenne istinto della curiosità.

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Na sciurnata Amara // Matteo Falcone

Descrizione progetto

Il progetto è nato durante il corso universitario “Cuocere il mondo” alla Libera Università di Bolzano. Il progetto “Na sciurnata Amara” è iniziato a ottobre 2021 ed è terminato a luglio 2022. “Na sciurnata Amara” è stato esposto a Mesagne (BR) all’interno di una mostra personale, ed a Bolzano durante la BAW.

Concept:
Il progetto “Na sciurnata Amara” è un progetto editoriale che parla di caporalato dal punto di vista di un migrante schiavizzato in Puglia. Il progetto è stato realizzato attraverso un libro in stoffa ed attraverso delle bandiere su cui sono state stampate le illustrazioni. Amara, il protagonista del progetto, è un ragazzo inventato basandomi sulle informazioni ottenute attraverso il dialogo con giornalisti del settore e migranti. Amara è ghanese, ha 17 anni e lavora in Puglia per la raccolta di pomodori e ci racconta attraverso il libro la sua giornata tipo. Il testo è scritto in prima persona in un mix tra dialetto salentino e italiano. Le illustrazioni e i medium utilizzati sono ispirati dalle bandiere usate da una popolazione ghanese per narrare storie di miti e di guerre.

Bio:
Sono Matteo Falcone, un graphic designer e fotografo di 22 anni. Vengo da Mesagne, una piccola città della Puglia, in provincia di Brindisi. Mi sono recentemente laureato in Design e Arti presso la Libera Università di Bolzano. I miei progetti di design e le mie serie fotografiche riflettono la mia voglia di discutere e sensibilizzare riguardo tematiche sociali. Ciò che caratterizza i miei progetti è la mia volontà di parlare con le persone e delle persone. Tutti i miei progetti sono il risultato di una ricerca.

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Chéri Magazine // Eugenia Anna Garavaglia, Flavia Franciscone, Gemma Ferriero

Descrizione progetto

Chéri è nato come idea in ambito universitario. Dopo la laurea, abbiamo deciso di dargli vita e trasformarlo in realtà. Si tratta di un progetto inedito.

Concept:
Chéri ha origine nell’etimologia della parola erotica. Da eros: desiderio appassionato; erotico: che appartiene all’amore; che ne rappresenta gli effetti, ne celebra le delizie. Nella Grecia antica eros era una forza potente al punto da riuscire a muovere un soggetto verso l’oggetto desiderato: eros, il principio divino che spingeva chi ne era soggiogato verso la ricerca della bellezza assoluta. Eros è una parola dalle infinite sfaccettature. Le viene quasi sempre associata una connotazione puramente sessuale, esplicita – tuttavia persiste un elemento, del sensuale, del misterioso, dell’indefinito. Chéri riparte dall’origine di eros e si chiede: che cosa ci fa innamorare? Che cosa troviamo di erotico? Che cosa ci parla di bellezza? La ricerca non è rivolta a soggetti umani, bensì muove a partire dall’arte e dalla creatività. L’amore e il desiderio possono assumere forme diverse: come riesce l’arte, in tutte le sue manifestazioni, a sedurci?

Bio:
Siamo Eugenia, Flavia e Gemma. Ci siamo conosciute durante la magistrale in Design della Comunicazione, dopo gli studi in Design del Prodotto, Graphic Design e Lettere Moderne. Il nostro amore per il design, l’arte e la letteratura ci ha portato a sviluppare questo progetto polimorfo, unione di tutte le competenze e le passioni che abbiamo raccolto negli anni.

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spot // Elena Lucenti

Descrizione progetto

Spot nasce nel 2024, dalla volontà di narrare la città di Padova per mezzo delle nostra documentazione fotografica prodotta e archiviata da maggio 2022. Il progetto è inedito.

Concept:
All’interno di questo progetto vengono raccolte diverse fotografie scattate durante la pratica del camminare in città, nelle quali viene manifestato l’interesse per la composizione dello spazio urbano e di possibili combinazioni con la luce. La fotografia è utilizzata come strumento di appunto di queste visioni, successivamente revisionate e impaginate secondo una logica descrittiva degli elementi osservati. Con coerente casualità sono state utilizzate varie fotocamere. Parte delle immagini sono state rielaborate in tecnica xerox per riproporre gli schemi delle composizioni degli elementi urbani. Spot è stato infine stampato per la volontà di produrre un oggetto materiale sfogliabile nel quale sono impresse alcune immagini offerte dalla città di Padova, in quanto organismo vivo e in ciclico mutamento.

Bio:
Elena Lucenti (Padova, 1995) e Luca Buratti (Padova, 2000) si incontrano nel 2020 nel loro studio condiviso. Nel gennaio 2023 collaborano alla realizzazione del progetto prove colore che espone all’interno della collettiva Living Rooms. Entrambi sono cofondatori dello spazio indipendente Unobis.

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Impercettibile // Alessandro Rizza, Pietro Braga, Laura Leardini, Beatrice Tonetto

Descrizione progetto

Il progetto è frutto del corso laboratoriale del primo semestre del secondo anno di design della comunicazione magistrale nell’anno accademico 2023-2024. Il compito assegnatoci dal prof. Stefano Rovai e l’assistente Alessandro Bulegato era quello di realizzare un’intera identità visiva su un museo da noi ideato e su un tema a nostra scelta. Il progetto editoriale in questione è il catalogo della mostra Impercettibile all’interno del museo Un Terzo.

Concept:
Cosa accade nelle nostre notti? Che significato hanno i nostri sogni? Vogliamo raccontare con la fotografia un mondo diverso ma ambientato sempre nelle nostre camere e nei nostri comodi letti: quello della realtà tra conscio e inconscio, in cui siamo padroni e schiavi dei nostri pensieri. Un Terzo ripercorre il ciclo costante di ogni giornata, dal momento in cui ci si prepara per dormire al momento del risveglio. Il ciclo che compone un terzo della nostra vita ed è, dunque, un’altra vita. Impercettibile è una mostra fotografica del museo Un Terzo che esplora il mondo del sonno attraverso un’interpretazione visiva unica. Le fotografie catturano momenti effimeri e sogni sfuggenti, esplorando il confine tra la realtà e l’irreale, il conscio e l’inconscio. Per creare un’atmosfera surreale, le fotografie sono state rielaborate utilizzando uno scanner, catturando dettagli sottili e impercettibili. Sono state utilizzate anche una serie di tecniche di scomposizione digitale, enfatizzando la natura evanescente del sonno. Nel catalogo non sono presenti numeri di pagina, si svolge cronologicamente a partire dal momento in cui ci prepariamo per andare in camera al momento del risveglio. Dunque il sommario, che permette di orientarsi nel libro, è una linea temporale che segna l’ora della notte in cui ci si trova.

Bio:
Alessandro, Beatrice, Laura e Pietro derivano da luoghi e studi triennali differenti. Alessandro è nato nel 2000 a Siracusa e ha studiato design della comunicazione visiva all’Accademia di belle arti di Catania. Beatrice nasce a San Donà di Piave (VE) nel 1998 e ha frequentato la triennale in design della comunicazione e del prodotto allo Iuav. Laura Leardini è nata nel 1999 a Bologna e ha frequentato il corso triennale in design del prodotto industriale all’università di Bologna. Pietro Braga ha frequentato il corso triennale in design della comunicazione e del prodotto allo Iuav finendo nel 2018. Nel 2021 abbiamo iniziato il corso di Laurea Magistrale in design della comunicazione all’Istituito universitario Iuav di Venezia.

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ULTRA FULGINIA // Alessio Morelli

Descrizione progetto

Ultra Fulginia nasce come un progetto di tesi di Brand Design Territoriale, nato con l’intento di dare uno strumento per esplorare dei lati culturali meno conosciuti della città di Foligno. Al momento non è mai stato esposto perchè sarà discusso a breve con il professore Tortoioli Ricci presso l’ABA di Perugia.

Concept:
Il progetto “Ultra Fulginia” emerge come una lente per riscoprire la città in continuo mutamento di Foligno. Pur essendo tradizionalmente vista come un gioiello storico, la città nasconde un lato contemporaneo poco esplorato sotto il manto della tradizione. Questo studio approfondito si propone di dare voce e forma a un’identità urbana che va oltre l’immagine consolidata di Foligno. La necessità di questa ricerca nasce dall’osservazione che, nonostante gli sviluppi nell’arte contemporanea, design e architettura, tali aspetti sembrano essere rimasti in ombra rispetto alla gloriosa eredità storica della città. “Ultra Fulginia” non è solo un progetto di brand design territoriale; si configura come un’indagine critica e una riscoperta dei presidi formali e informali che caratterizzano l’attuale Foligno. Il nome stesso del progetto, “Ultra Fulginia”, rappresenta questo concetto, dove “ultra” simboleggia l’andare oltre e “Fulginia” richiama l’antico nome della città.

Bio:
Sono un designer mutlidisciplinare diplomato all’Accademia di Belle Arti di Perugia, con specializzazione in Brand Design Territoriale. Il mio legame per la progettazione si manifesta in molteplici forme. Oltre alla mia attività di freelance grafico, attualmente lavoro come interior designer per Prada. In passato, ho collaborato con lo studio BCPT Associati di Perugia come brand designer. Mi piace guidare il mio processo progettuale attraverso la ricerca e la comprensione dei valori intangibili che danno forma al progetto. Per me, un buon progetto dovrebbe creare connessioni con chi lo osserva o ne fa esperienza, regalando un senso di appartenenza, coinvolgimento e sorpresa. È per questo motivo che credo che il design debba superare la mera estetica.

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