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2022

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La lettura composita, il libro come esperienza estesa // Alessandro Bulegato

Descrizione progetto

Questo progetto parte dalla mia tesi di laurea magistrale, e ha l’obiettivo di esplorare le potenzialità del libro in relazione a tutto quello che può rappresentare un’estensione del suo contenuto. Quest’ultimo è stato definito non solo dal libro ma anche da artefatti con fattezze diverse a seconda del senso da costruire nella mente del lettore.
Il libro è stampato su carta Fedrigoni Arena White da 120 grammi, i risguardi sono realizzati con carta Sirio rossa da 140 grammi, fronte e retro di copertina sono incollati su un cartoncino Sumo nero da 2mm. La brossura è cucita a filo refe ed evidenzia i dieci sedicesimi affiancati l’uno all’altro.

Concept:
Ho definito questa ricerca come un progetto di lettura composita. In chimica, un materiale composito è un materiale risultante dall’unione o combinazione di due o più elementi diversi uniti tra loro con la funzione di formare un prodotto di proprietà diverse e superiori da quelle delle singole componenti. Questi elementi sono stati uniti tra loro in un atto registico, cercando di integrare e migliorare l’esperienza della lettura. 
Tutto il contenuto è stato esplorato e rielaborato sin dall’inizio per funzionare in maniera composita. Un ragionamento attorno al mestiere del graphic designer e alla sua continua attualità, al suo ruolo di figura intellettuale in grado di costruire esperienze di comunicazione a partire da un contenuto. Da un punto di vista operativo, questa ricerca è stata esplorata mediante il progetto di una collana di monografie di musicisti blues americani, il cui numero di apertura è dedicato a B.B. King. Il linguaggio utilizzato è stato ispirato all’immaginario visuale americano degli anni ’50, utilizzando caratteri tipografici ispirati a quel tempo, ma progettati in questi ultimi anni. Ulteriore commistione di linguaggi è stata la scelta di attingere a riviste legate al mondo della moda, per unire questo insieme di elementi tra loro eterogenei, dando loro una coordinazione funzionale.

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2022

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Anatomie Delle Gang - Uno studio concettuale e visivo sulla cultura delle gang degli Stati Uniti D'America. // Andrea D'Amico

Descrizione progetto

Anatomie Delle Gang è un progetto di tesi sviluppato per conseguire la laurea triennale in Graphic Design & Art Direction nell’accademia di Belle Arti – Naba, Roma. Tenendo in considerazione le idee contemporanee sulla cultura, soprattutto delle culture delle bande come un sistema fluido di significati che modellano la comprensione degli eventi sociali, è interessante trarre informazioni visive e concettuali che provengono da questa categoria di gruppo, etichettata come uno spaccato di società che contribuisce ad aumentare la percentuale di criminalità nel paese. Lo scopo principale è scavare all’interno delle gang, estrapolando concetti tra le loro credenze, giuramenti e abitudini, riportandole sottoforma di informazione visiva attraverso il mondo del design. Il percorso quindi che è stato elaborato parte da una fase più teorica per poi passare ad una più sperimentale e progettuale.
Nell’essenza della tematica, il progetto è composto da un cofanetto che racchiude due volumi. Per quanto riguarda il primo volume è composto da una fase di ricerca delle informazioni per poi passare all’ideazione e alla progettazione del volume editoriale. Il secondo volume ovvero quello di dimensioni più grandi, è totalmente sperimentale, troviamo un linguaggio tipografico meno scolastico e una varietà di immagini e illustrazioni che rendono il libro unico nel suo genere.

Concept:
L’obiettivo principale del progetto è informare sulla cultura visiva e concettuale delle gang degli Stati Uniti, questo grazie alla creazione di un volume editoriale che racchiuda le loro principali caratteristiche. Il volume vuole mostrare un altro aspetto di questi gruppi criminali, riportando storicamente informazioni che partono dalla creazione della gang fino ad arrivare alla visualizzazione delle loro simbologia a 360°. Prendendo in considerazione il target di riferimento, ovvero, coloro che sono interessate alla scoperta di culture mai studiate prima o designer che cercano spunti creativi, l’elaborato è pensato per una possibile commercia-lizzazione, ogni dettaglio del volume è pensato per essere messo in commercio nella maniera più semplice. Esprimere il concetto di cultura di una gang attraverso l’aiuto del design.

Bio:
Mi chiamo Andrea D’Amico mi focalizzo principalmente sulla tipografia, fotografia, editoria, branding, motion graphic, strategia e creative direction, ma sono molto interessato a esplorare nuovi stili e forme per apprendere o migliorare le mie capacità. Sono nato in un piccolo paesino di provincia nelle vicinanze di Roma, nel 1997. Ho sempre avuto fin da piccolo una particolare attenzione per le arti visive, conseguo nel 2016 il diploma di Liceo Artistico con indirizzo moda e design ma decido di mettere da parte i miei studi sulla moda per dar spazio spazio alla passione per la fotografia che da diversi anni era entrata a far parte della mia vita, così decido di studiarla professionalmente. Nel 2016 mi trasferisco a Roma per conseguire una qualifica professionale in “Autore della fotografia cinematografica e audiovisiva” nell’accademia Rea Academy. Questo primo percorso accademico mi ha dato la possibilità di studiare le basi della fotografia pubblicitaria, di moda e di reportage. Nel 2019 decido di ampliare i miei studi sulla fotografia combinandosi con il mondo della comunicazione e del graphic design, iscrivendomi al corso di laurea triennale in Graphic Design & Art Direction in Naba – Nuova Accademia di Belle Arti di Roma. In questo percorso di tre anni, ho studiato sia a livello teorico che pratico i meccanismi della comunicazione pubblicitaria, realizzando una diversità di progetti con tematiche a sfondo sociale. A fine 2021 attraverso l’accademia, vengo scelto per partecipare al concorso internazionale “Fedrigoni Top Awards Research 2022” per la categoria “publishing” con il progetto fotografico “In the Land Of Monsters with Perfect Driveways”, esposto a Novembre 2022 nella mostra dedicata ai partecipanti del concorso a Parigi. Dal 17 al 27 Novembre 2022 il mio progetto “Hole” è stato selezionato insieme a quello di altre alunne della Naba, per essere messo in mostra nello spazio espositivo dei Magazzini Fotografici di Napoli, chiamato Fuori Perimetro. Nel Dicembre 2022 concludo il mio percorso di laurea triennale in Graphic Design & Art Direction con votazione 110110 e lode e in attesa valuto diverse posizioni lavorative per comprendere al meglio quale sia la più adatta a me per poi specializzarmi in una ben definita.

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2022

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1a Sagra Grafica - Workshop sul manifesto popolare // 045Publishing

Descrizione progetto

il progetto editoriale, inteso come risultato del progetto nella sua interezza, risulta essere un tabloid f.to 289×360 mm stampato in CMYK su carta 120gsm Bright white in tiratura 100 pz. I poster sono mantenuti originali, introdotti da una prefazione di CH RO MO e da un indice degli autori dei lavori.

Concept:
1° SAGRA GRAFICA – Workshop sul manifesto popolare è una pubblicazione, esito dell’omonimo workshop sul manifesto popolare tenuto 045Publishig con CH RO MO (Jesi). 15 grafici e illustratori, utilizzando esclusivamente il colore nero su neon, hanno lavorato per soddisfare una comune esigenza comunicativa: sperimentare codici di linguaggio e stili propri della comunicazione contemporanea scontrandosi con la tradizione e i vincoli che derivano da questo tipo di supporto e committenza, che sa comunicare ad un pubblico eterogeneo trasmettendo il legame con le tradizioni e il senso di appartenenza. I risulatti sono stati raccolti in una pubblicazione curata e progettata da 045Publishing. A cura di 045P e CH RO MO Studio Opere di Francesco Costantini, Giorgia Florenzano, Cecilia Grandi, Riccardo Pantanali, Dafne Pariani, Francesco Perale, Federica Porro, Alberto Rohr, Angela Rossi, Valentino Simon, BBDB Studio, Giulia Tonon, Sara Vangelista, Alessia Veronesi e Diego Ziliani.

Bio:
045Publishing è un collettivo di microeditoria indipendente con base a Verona. 045 è il prefisso telefonico della città e provincia di Verona. Il progetto nasce a metà 2018. Nel gennaio 2019 presentiamo la prima pubblicazione “collettiva” e tracciata. L’idea di collettivo di microeditoria ha il senso di intendere la cosa come aggregazione fluida, che muta da progetto a progetto. Non sviluppiamo solo progetti editoriali ma anche eventi e workshop. Dal 2020 la redazione si è quasi stabilizzata sulle 4/6 persone, che oltre al founder/creative director, sono Editor, Grafici e Social Media + Jolly. Non sviluppiamo nessun periodico. In questo senso siamo più da intendersi come “micro casa editrice”. Sviluppiamo progetti anche distanti l’uno dall’altro, senza avere quindi una tiratura fissa, una periodicità, formato, tematica, ecc. Abbiamo pubblicato progetti piu simili a fanzine, altri a magazine e altri ancora a volumi rilegati. Siamo distribuiti presso diversi spazi in base alle diverse pubblicazioni. Oltre che sul nostro shop online, per ora trovate i nostri lavori presso: Edicola 518, Spazio BK, Corraini Mambo, Mezzopieno Studio. Utilizziamo l’editoria e la progettazione editoriale, intesa come processo di cura e sviluppo, in funzione ad un agire sociale. E’ un’azione culturale come un’altra. Ovviamente, di base, vi è un interesse legato alla grafica editoriale e alla forma della stampa (non abbiamo pubblicazioni digitali o blog) ma è appunto un pretesto per pensare, dire, fare… Le tematiche variano e in questo siamo ancora in fase di autodefinizione. In alcuni casi l’editoria è pretesto e strumento per parlare/approfondire qualcosa, altre volte il contrario. Intendendo l’editoria come mezzo di aggregazione collettanea può talvolta essere il tema il pretesto affinchè quest’aggregazione avvenga. Sicuramente le tematiche sociali, in senso ampio, sono il nostro focus. Ambiente, diritti civili, contesto urbano, società, politica, ecc. Per ogni progetto siamo sempre stati abituati ad organizzare un release party, con dj set e vendita copie. Siamo stati invitati a partecipare, nel tempo a: Brutti Caratteri, ArtVerona, Sprint, Fruit, Paper, Magazzino 47, Spazio Virgolette, ecc.

 

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2023

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MMO // Francesca Costantini, Amanda Magini

Descrizione progetto

Il nostro progetto editoriale è frutto del corso di Progettazione Editoriale presso Naba Roma (A.A. 2022/2023). Nasce come opuscolo narrativo per la Centrale Montemartini, ex centrale termoelettrica nel quartiere Ostiense, oggi sede distaccata dei Musei Capitolini.
Il libro è stampato su carta Freelife Vellum da 120 gr, con un quartino di copertina e un quartino sul retro su carta Freelife Vellum da 170 gr. La rilegatura è filo refe, di colore azzurro.

Concept:
Il progetto nasce dall’attenta osservazione delle opere esposte nella Centrale Montemartini. In particolare ci siamo concentrate sugli ornamenti e su tutti quei piccoli dettagli che a prima vista potrebbero sfuggire. Da questi ornamenti abbiamo creato un font, il Museo Montemartini Ornaments regular (MMO_regular). Il font è scaricabile dal QR code presente sulla copertina del libro e la sua costruzione viene illustrata nelle pagine del volume. All’interno troviamo, inoltre, illustrazioni ornamentali inspirate alle opere del museo. Come testo di supporto abbiamo scelto Ornamento e Delitto di Adolf Loos, usato come contrapposizione provocatoria rispetto al nostro lavoro. Il testo riportato, infatti, presenta il font MMO_regular ad inizio di ogni frase, costituendo perciò a sua volta un elemento ornamentale. Nella parte finale del libro è presente una legenda, un piccolo archivio fotografico delle opere prese in esame e un’ala che riporta la tabella completa del font da noi realizzato.

Bio:
Siamo due studentesse di grafica e comunicazione. Siamo appassionate del mondo dell’editoria e insieme siamo il perfetto connubio tra estro creativo e perfezionismo. Abbiamo realizzato questo progetto per il corso di Progettazione Editoriale in NABA Roma.

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2023

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NATURABIVACCOANARCHIA. // Pietro Fabris

Descrizione progetto

NATURABIVACCOANARCHIA. nasce come progetto universitario in gennaio 2023. Da brief dovevamo produrre una fanzine (elaborato grafico, con temi di contro cultura o critica sociale) su un tema a noi caro. Non è stato presentato per nessun concorso o bando, di conseguenza non è stato mai esposto.

Concept:
NATURABIVACCOANARCHIA. Attraverso 4 capitoli critica pacificamente una società rumorosa, antropocentrica, senza limiti e troppo distante dalla natura. Elogia piccoli ma importanti luoghi, i bivacchi, strutture magiche di comunità e condivisone. Simboli di un modo di vivere più semplice e a stretto contatto con la natura. Senza regole imposte dall’alto, ma leggi che vengono dalle persone, dalla volontà propria di rispettare un luogo percepito vivo. Lo stile grafico rimanda a una forma brutalista, quasi anti-design; cruda diretta e tecnica. Scelta ponderata per richiamare la vera essenza della natura, soprattutto in ambito montano/alpino. Nel poster troviamo un rimando alle mappe geografiche TABACCO, (cornice con le coordinate e le linee di meridiani e paralleli) elemento chiave per noi hiker e trekker.

Bio:
Mi chiamo Pietro Fabris, ho 21 anni e abito in piccolo paesino di campagna in provincia di Treviso. La vicinanza a luoghi aperti, sviluppò in me un grande amore e rispetto per la natura e i suoi sistemi. Sette anni fa ebbi il primo approccio alla fotografia, dalla quale inizia a muover i primi passi anche nella grafica e nel visual design. Ora studio al SID di Padova design del prodotto e comunicazione, dove ho l’opportunità di unire design e natura.

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2023

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/ // Sofia Pieroni

Descrizione progetto

Questo progetto prende forma materiale dopo una lunga esistenza nei miei pensieri, nella mia rabbia e nelle mie riflessioni. Parte ancora prima che potesse esserlo o diventarlo, parte da un’esigenza viscerale e ossessiva di esteriorizzare la rabbia paranoica per poterla attutire ed elaborare in modo quasi analitico. Il progetto nasce di fatto a fine dicembre 2022 e viene realizzato nel febbraio 2023. Non è stato candidato per altri concorsi.
I teli usati per l’azione performativa sono stati poi tagliati e fatti degli scan. Successivamente c’è stata una ricerca per la scelta di un materiale di stampa che potesse essere in grado di restituire sia il materiale primitivo da cui è nato il progetto, sia la riflessione che sta dietro alle illustrazioni ricavate dall’azione performativa. Ho quindi deciso di trasporre il progetto su dei fogli acetati che rendevano la trasparenza del polietilene attraverso dei giochi di pieni/vuoti e lucidi/opachi che riuscivano a trasmettere le varie sfumature interne al progetto. Il foglio acetato inoltre, nella parta stampata, ha uno strato fragile molto esposto all’usura; è facile quindi rovinarlo e attraverso le varie inclinazioni alla luce vedere o meno tutti i difetti che si vengono a creare. Al contrario nella parte lucida il foglio è molto resistente e le inclinazioni che si fanno mentre si osserva il libro rimandano a forti iridescenze o profondi neri. Nella copertina viene utilizzata invece una spectral reflex 220 gr/mq che ha un effetto opaco di leggera trasparenza. La copertina presenta due alette, sia anteriore che posteriore, di dimensioni pari alle singole pagine interne al libro che si può utilizzare per isolare una singola illustrazione e visualizzarla nella sua interezza.

Concept:
L’idea del mio progetto editoriale nasce in contemporanea ad un’azione performativa da cui prende poi vita il progetto grafico. Attraverso il posizionamento di teli in polietilene nella mia camera da letto, il mio corpo bagnato di acrilico nero ripercorre i gesti della mia paranoia. Muovere liberamente il mio corpo, avvicinarmi sempre di più alla paranoia della mia riflessione e quindi compiere un’azione di complementarità; dalla riflessione nasce il movimento. Dal movimento rinasce la riflessione. Il mio impulso, il mio istinto impresso. Il mio corpo, le mie azioni impresse. Dare una nuova vita ad impulsi di scrittura nati in un momento da un momento; riviverlo tramite il mio corpo. Ogni pensiero, gesto o azione emotiva di qualsivoglia tipo può avvenire lungo diversi piani strutturali, partendo da un impulso nervoso quando questo coinvolge il nostro pensiero e quando coinvolge in modo esattamente complementare il movimento che ne deriva, da cui si genera, di cui ne è riflesso. È dunque per mezzo di un processo di costruzione performativa che gli atti, i gesti e il principio di desiderio creano un effetto di interiorizzazione. L’interiore diviene esteriore allo stesso modo in cui l’esteriore è, e nasce interiore.

Bio:
Mi chiamo Sofia e sono una studentessa al terzo anno di design della comunicazione presso il Politecnico di Milano. I miei studi universitari mi hanno introdotto al mondo del design inteso come pensiero progettuale. Un pensiero progettuale che poi viene strutturato e applicato ad ogni contesto individuale, permettendo di dar vita alle forme espressive più disparate. Mi piace osservare, giocare in silenzio con gli oggetti, mettermi in discussione con le forme che cambiano, osservarle prima di capirle e capirle osservandomi.

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2022

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Tessuti Urbani // Tessuti Urbani

Descrizione progetto

Tessuti Urbani è un progetto di moda interculturale nato nel corso di Design e Comunicazione al Politecnico di Torino per il laboratorio di Art Direction a metà 2022. Il book è stato precedentemente esposto al Cortile del Maglio durante un evento in collaborazione con Torino Creativa.

Concept:
Il book racconta la nascita e lo sviluppo del brand Tessuti Urbani e della sua prima collezione, dedicata al Senegal. Il prodotto editoriale si compone di quattro fascicoli rilegati a mano e inseriti in una scatola:
1.Scenario, in cui è descritta la fase iniziale di ricerca e sviluppo del concept
2.Identità, che rappresenta il manuale di utilizzo della brand identity
3.Progetto, in cui sono illustrati vision, mission, stakeholders e tutti gli output analogici e digitali
4.Lookbook, contenente i disegni e gli scatti della campagna della collezione Senegal. Il book presenta inoltre diversi livelli di interazione, con elementi estraibili ed espandibili, pagine trasparenti strategicamente sovrapposte e tessuti sfogliabili per percepire la qualità degli abiti.

Bio:
Tessuti Urbani è un gruppo di giovani designer nato al Politecnico di Torino con l’intento di raccontare e promuovere lo scambio interculturale nella città di Torino attraverso la moda sostenibile. Tessuti Urbani è impegnato nella progettazione di collezioni manifesto di inclusione sociale, grazie al contributo di attori locali. Il gruppo ha partecipato e organizzato eventi, quali sfilate, mostre ed interviste, con la collaborazione, tra gli altri, di Torino Creativa, Renken Onlus e FuoriLuogo.

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2022

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Nepravda // Kosara Keskinova

Descrizione progetto

Nepravda è stato creato come progetto di tesi. La sua nascita è stata la riflessione sulle azione della Russia in Ucraina. Il progetto si compone in due parte: editoriale, che è un giornale in cui ho messo la mia ricerca e un sito web. Con il sito ho partecipato in altri due concorsi.
Nepravda è stata stampata con il plotter dell’università. C’è stato un momento di difficoltà nella scelta della carta giusta che dava la sensazione di giornale e che permetteva la stampa di buona qualità.

Concept:
Nepravda esamina il crescente problema della propaganda nello spazio informativo, i metodi utilizzati per influenzare l’opinione pubblica e gli effetti dell’esposizione prolungata alla manipolazione e alla persuasione. Il progetto è mostra l’uso delle tecniche di propaganda manipolativa nei mass media e fornisce informazioni sui moderni metodi di persuasione noti nel territorio della Federazione Russa ma presenti in tutto il mondo. Nepravda è un riflesso della propaganda come metodo antidemocratico di comunicazione che utilizza la manipolazione, la confusione e la paura per ottenere potere e profitto. Oggi, a causa della globalizzazione, la propaganda può emergere da chiunque, ovunque, creando caos e confusione. La propaganda russa è una delle forme di persuasione più diffuse e invadenti del mondo attuale. Diventa sempre più difficile distinguere la verità e capire di chi fidarsi.

Bio:
Sono Kosara, un giovane designer! Sono nata e cresciuta in Bulgaria dove ho fatto un liceo artistico. Mi sono appassionata del mondo artistico e ho avuto il grande sogno di fare un lavoro con impatto nella società. Sono venuta in Italia quattro anni fa per la triennale nella Libera Università di Bolzano e sono rimasta qui per fare i miei primi passi da designer grafico.

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2022

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Nothing Too See // Dario Salvatore Pistillo

Descrizione progetto

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2023

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Coltivare. L'orto come pratica autarchica // Noemi Civiero

Descrizione progetto

Il progetto è il lavoro di tesi al corso magistrale in Fotografia presso l’università ISIA di Urbino. Nasce come ricerca sul concetto di autosufficienza, sia dal punto di vista filosofico che pratico. È stato stampato nel gennaio 2023 e presentato in commissione di laurea il primo marzo. Non è ancora stato pubblicato né esposto.

Concept:
“Coltivare. L’orto come pratica autarchica” parla di autosufficienza ed è strutturato in forma di manuale pratico per la coltivazione dell’orto. Il termine autarchia (composto dalle parole “stesso” e “bastare”) deriva dal greco antico e significa “autosufficienza”; in filosofia assume rilievo soprattutto nella scuola Cirenaica dove esprime l’ideale del «bastare a sé stessi», cioè essere padroni di sé cercando di dipendere il meno possibile dai condizionamenti delle cose mondane al fine di conseguire la felicità. A partire da questo concetto e dalla cultura punk del DIY, il lavoro si sviluppa attorno alle pratiche dell’autosufficienza, legate in particolare alla coltivazione di un orto: emblema sia pratico del fai- da-te che metaforico del “curare i propri interessi”. Il lavoro si compone di video tutorial su come coltivare ortaggi a partire dai loro scarti, still life di oggetti autocostruiti e utili alla coltivazione, interviste a ortolani, un agrotecnico e comunitari residenti in ecovillaggi, fotografie di paesaggio con soggetto orti urbani e privati e un’antotipia che personalizza ciascuna copia del libro.

Bio:
Sono Noemi Civiero, fotografa Trevigiana classe 1997. Sono laureata in Fotografia (ISIA, Urbino), titolo conseguito in seguito a quello triennale in Arti Multimediali (IUAV, Venezia). Lavoro principalmente con il mezzo fotografico, che mi piace affiancare ad altre forme espressive allo scopo di raccontare in maniera personale un aspetto del reale.

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