Editorial Design
2021

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Mittelscharfer Senf - Alfabeto Costruito // Amelie Schaeberle

Descrizione progetto

Mittelscharfer Senf è un alfabeto minuscolo composto da 10 elementi. Le lettere sono costruite da tre o quattro elementi, impilati orizzontalmente. Le forme dell’alfabeto si ispirano alla forma della senape pressata in un tubo, che è stata poi visualizzata con forme geometriche. Mittelscharfer Senf è un carattere tipografico insolito, squadrato e audace, con un forte accento orizzontale. Funziona in modo eccellente con caratteri di grandi dimensioni su manifesti e titoli. Lo specimen è fatto con degli elementi giocose stampate su carta transparente per spiegare l’alfabeto in un modo vivido.

Concept 

Il progetto è stato sviluppato l’anno scorso come specimen per un alfabeto costrutto con solo 10 parti. Ho fatto l’alfabeto in un corso di tipografia. Fino ad ora non è stato esposto e questo è il primo concorso a quale lo mando.

Bio 

Sono una studentessa tedesca che studia design nella libera università di Bolzano da due anni. Vengo da un paesino vicino a monaco e quando avevo finito la scuola per un anno ho lavorato in un progetto sociale con lo sport in Ica, Perù. Adesso studio design della comunicazione nonché design del prodotto a Unibz dove mi impegno come rappresentante della facoltà.

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2022

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Dove si è nascosta la gentilezza? // Sofia Rossi

Descrizione progetto

Dove si è nascosta la gentilezza? L’abbiamo, per caso, dimenticata in qualche angolo oppure è stata Lei, a decidere di non farsi trovare? Io credo che si senta persa, un po’ dimenticata, ignorata e per questo ha deciso di rifugiarsi in quegli angoli di vita in cui, ancora una volta, qualche mano morbida appena cosciente ed alcune tenere macchie di vecchiaia, sono capaci di proteggerla con la loro fragilissima vulnerabilità. Questo delicato progetto rappresenta un intimo dialogo tra me stessa e la Gentilezza in persona. Attraverso ciò che i miei occhi vedono, la porto a ricordarsi di quanta forza le appartiene. Attraversare tempo e spazio, utilizzando il Libro, è la richiesta alla quale siamo stati chiamati a rispondere. Questa riflessione sulla Gentilezza rimarrà, dunque, un quesito aperto per chiunque volesse tenere fra le mani questo piccolo oggetto.

Concept 

Il progetto è stato creato per la Classe di Comunicazione Visiva 1 con tema “Books are not dead (yet)!”. Supervisionato da Pietro Corraini, Gianluca Camillini e Gerhard Glüher. Il libro è stato frutto di una ricerca sperimentale che doveva rispondere alla domanda “cosa significa fare libri oggi?”. Ecco, per me, fare libri significa essere capaci di raccontare su più livelli, cioè il racconto, le emozioni, le immagini e la forma dell’oggetto. Tutto deve fluire in un unico chiaro messaggio. Il libro è stato esposto presso la Libera Università di Bolzano in occasione della mostra GoG a gennaio 2022.

Bio 

Luna is an interdisciplinary designer based in Bolzano, Italy. She has always been very interested in art and creativity as forms of free expression. Graphic design is helping Luna to shape the ideas in her mind and product design makes her discover the ‘behind the scenes’ of many creations. She loves working with people who bring positive energy and is ready to put her professionalism and desire to discover into new processes.

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2021

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CARNET DE VOYAGE // Luca Ricci

Descrizione progetto

Il carnet è rilegato con una rilegatura svizzera con una tela bianca semitrasparente che richiama le tele dei pescherecci Veneziani e stampato in offset in nero e in pantone argento su carta popset di arjowiggins.

Concept 

Il progetto è stato creato per l’anniversario dei 1600 anni di Venezia. Dopo aver realizzato un evento a punta della dogana( luogo in cui tutti i viaggiatori passavano per entrare o uscire da Venezia e ora sede di uno dei musei di arte contemporanea più in auge di Venezia) insieme al comune e al museo sono stati creati dei prodotti che hanno contribuito alla comunicazione, tra cui appunto il libro. Simbolo dei viaggiatori dell’epoca il carnet era il diario di viaggio di ogni “wanderers” nel quale si potevano inserire pensieri, disegni, appunti…

Bio 

Rigore e creatività sono un ossimoro che convive nei pensieri di Luca Ricci. Classe ’97 era destinato a diventare un chirurgo fino a quando un amico di famiglia lo spronò a dare voce alla sua spiccata creatività. Oggi direttore artistico e designer, cerca di esprimere nei suoi lavori tutte le influenze che ha appreso attraverso viaggi, esperienze e opportunità dando sempre un tocco artistico in progetti con griglie e sistemi molto rigidi perché per Luca i contrasti danno vita sempre a qualcosa di interessante, la curiosità e lo sbaglio permettono di rinnovarsi ma soprattutto la passione è alla base di ogni progetto che affronta. Fondatore di Wanderlust Vision, insieme a Tudor Laurini e Nicolas Barosi, dal 2020 cura la parte artistica del progetto collaborando contemporaneamente come freelancer con brand del calibro di Adobe.

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2022

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Gastrite Magazine // Rosa Coppi, Elisa Finesso, Elisabetta Azzalini, Fabiola Papini, Francesca Mauri

Descrizione progetto

Il magazine ha come peculiarità principale la rilegatura a elastico, scelta dalle autrici per permettere all’utente di staccare, scarabocchiare e appendere le pagine illustrate all’interno del magazine che più si abbinano ai muri dei suoi spazi preferiti. Il colore dell’elastico varia e si conforma al rebranding che caratterizza il prodotto editoriale in ogni nuovo numero (mantenendo sempre una coppia di colori a caratterizzare l’intero prodotto). Per quanto riguarda gli interni, invece, la leggibilità delle pagine interne a volte è volontariamente lasciata in secondo piano poiché i pensieri di Gastrite si inseriscono all’interno degli articoli come un flusso di coscienza che non aspetta pause per poter esprimere la propria opinione.

Concept 

La nuova edizione di Gastrite racconta il mondo dell’educazione: persone che toccano mentre parlano, Boomer agguerriti, persone ipergentili, insegnanti e genitori sono solo alcune delle fastidiosissime figure che fanno parte della rivista. Il nuovo numero, futile e diseducativo, vuole far sorridere sui mal di pancia quotidiani e allo stesso tempo riflettere sulla realtà che ci circonda, anche attraverso l’inserto “La mia prima gastrite”, in cui illustratori emergenti raccontano bruciori di stomaco della loro infanzia. Gastrite nasce da un pensiero semplice quanto difficile da accettare: tutti odiamo. Odiamo i cani che abbaiano presto, chi va piano alle casse automatiche, chi ci ha venduto l’ombrello in metro che si è rotto appena lo abbiamo aperto. Allora perché non parlarne? La rivista dà voce alle situazioni quotidiane in cui tendiamo a reprimere i pensieri scomodi e le traduce in scarabocchi e commenti non richiesti.

Bio 

Gastrite Magazine nasce come progetto universitario al Politecnico di Milano (2020), per interpretare il disagio del primo lockdown. Nel 2021 diventa rivista indipendente grazie alla collaborazione con Morsi Editore. Il numero zero è stato esposto nella scorsa edizione di Neologia.

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2021

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Àltera // Martina Pani, Lidia Matarazzo, Davide Del Prete, Giuseppe Elia

Descrizione progetto

Il progetto fonda le proprie radici su Esercizi di Stile di Queneau, un libro che si compone di 99 racconti della stessa vicenda. Ogni storia si distingue dalle altre per le varianti stilistiche, a dimostrazione delle infinite possibilità della scrittura.
Sulla scia di Queneau che non rappresenta solo un’alterazione contenutistica ma soprattutto formale, àltera nasce come espressione estetica e compositiva del testo.
Gli elaborati non vogliono riportare la storia originale nella sua interezza o avere una forma narrativa comprensibile. Punto fondamentale è nell’eterogeneità dei caratteri tipografici scelti e nel loro utilizzo. Alle composizioni viene applicato un secondo livello di alterazione materica, con l’intento di mostrare un’ulteriore deformazione estetica e formale del carattere tipografico.
L’effetto trova diverse concretizzazioni a seconda delle proprietà anatomiche delle lettere, come pesi e contrasto tra le aste, e della scelta cromatica della composizione (positiva o negativa).

Concept 

Il progetto Altera nasce in ambito universitario, facendo fronte alla richiesta di un elaborato focalizzato sulla sperimentazione tipografica. Una ricerca volta ad analizzare tendenze e stili del type design ci ha accompagnati durante tutto l’anno accademico.

Bio 

Siamo Giuseppe, Davide, Lidia e Martina, studenti di Visual and Innovation Design in RUFA. La ricerca e la sperimentazione visiva accomunano il nostro approccio al design. Abbiamo decostruito forme e significati convenzionali del type, avvertendo la necessità di creare un linguaggio rinnovato, ricco di carica espressiva. Siamo attenti osservatori delle piccole cose, siamo Dei Glifi.

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2022

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Unico Amore Sei // Veronica Naccari

Descrizione progetto

La ricerca, dopo una prima parte introduttiva sul fenomeno ultras in Italia, analizza l’aspetto estetico della curva del Milan, i linguaggi e i simboli adottati. La prima parte mostra come, durante una partita, sugli spalti venga allestita una rappresentazione assimilabile a uno spettacolo teatrale, attraverso un’analisi semiotica delle coreografie della Curva Sud del Milan e una sezione fotografia che mostra l’evolversi dello spettacolo della Sud nel corso dei decenni. La seconda parte si focalizza sui simboli e sulla retorica visiva adottata dalla Curva Sud, basandosi sull’analisi degli adesivi prodotti a partire dagli anni ’70.

Concept 

Unico Amore Sei è un progetto di tesi realizzato nel 2022 incentrato sul fenomeno ultras italiano e in modo particolare sull’estetica e i linguaggi della Curva Sud del Milan. Nasce dalla mia passione per il calcio e dalla volontà di mettere in luce un aspetto di questo sport che spesso è negativamente mitizzato, quello del tifo organizzato. Il progetto è molto recente, per cui non è mai stato esposto.

Bio 

Veronica Naccari (1996) è laureata in Design della Comunicazione al Politecnico di Milano e ha appena conseguito il Diploma accademico di II livello in Comunicazione e Design per l’Editoria presso l’ISIA di Urbino. Il suo interesse è rivolto al mondo dell’editoria indipendente, con uno sguardo attento alla fotografia. Si interessa anche di programmazione e UI/UX design.

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2020

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C.P.G. 59 - Memorie di un Campo di prigionia // Riccardo Mecozzi

Descrizione progetto

Un progetto per valorizzare il patrimonio storico del Campo di Servigliano (Fermo), nato come campo per prigionieri di guerra, poi campo di concentramento per ebrei e infine centro di raccolta profughi. Gli obiettivi erano la digitalizzazione e la fruizione dei documenti del museo “Casa della Memoria”, che da vent’anni tiene vivi il ricordo e le storie del campo, permettendone la visita in modalità fisica e da remoto.
Le schede di identificazione dei detenuti e dei profughi sono servite a raccogliere dati personali, poi elaborati in forma di artefatti grafici digitali: mappe, infografiche e materiale multimediale a testimonianza delle esperienze vissute in loco. Sono stati realizzati un prodotto editoriale, una piattaforma digitale e un’esperienza immersiva in realtà virtuale.
La pubblicazione editoriale è servita ad effettuare una riorganizzazione del materiale d’archivio, cercando di ricostruire e narrare la storia del Campo utilizzando un linguaggio più visivo a differenza delle pubblicazioni già presenti nel museo. Al suo interno sono presenti raccolte fotografiche, testi, infografiche, documenti storici ed interviste a ex profughi. La suddivisione in capitoli fa riferimento ai diversi utilizzi che ne è stato fatto di questo luogo.

Concept 

Il progetto di tesi magistrale nasce dall’esigenza di raccontare, trasmettere e valorizzare il patrimonio storico e culturale del Campo di Servigliano (Fermo, Marche): un luogo di memoria e testimonianza, nato come campo di prigionia durante le guerre mondiali, diventato poi campo di concentramento per ebrei e infine centro di raccolta profughi durante il secondo dopoguerra. Il museo “Casa della Memoria”, che si occupa da vent’anni di mantenere vivo il ricordo e le storie del Campo, ha fornito il materiale archivistico presente in tutti gli elaborati che compongono il progetto. Il progetto è stato selezionato all’ADI Index 2021 ed esposto alla mostra “Il mestiere di Grafico – Oggi” alla triennale di Milano.

Bio 

Spazio dalla bella carta fino ad arrivare alla creazione di applicativi digitali: VR/AR. Mi sono laureato alla Magistrale in Design Computazionale alla SAAD di Ascoli Piceno. Ho svolto diverse esperienze formative tra cui un tirocinio presso la Scuola Normale di Pisa e lo studio di Demetrio Mancini. Faccio parte della rivista Magazzino e Workshok!. Entrambi i miei progetti di tesi sono stati selezionati all’ADI Index – Targa Giovani.

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2022

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TECA. Sistema di esposizione, custodia e confinamento // Annalisa Marchetti, Elisea Russo, Alessandro Lanfrancotti

Descrizione progetto

Teca. Sistema di esposizione, custodia e confinamento. Attraverso una selezione fotografica curata da Armin Linke, in collaborazione con il biennio di fotografia dell’ISIA di Urbino, si genera un discorso riguardo il Palazzo Ducale di Urbino che racconta una frazione di storia dal 2018 al 2022, mettendo in mostra gli aspetti più quotidiani, gli allestimenti e la vita all’interno del Palazzo. Una narrazione trasversale che emerge dalla selezione si sviluppa sul tema delle teche, in senso lato. Focalizzandosi sui sistemi di esposizione, custodia e confinamento, la pubblicazione affronta varie sezioni unificate nel tema, ma diversificate nei materiali, cercando di ricostruire la storia del Palazzo partendo da uno degli eventi che ha sconvolto l’intero sistema museale nazionale, ovvero il Furto del Secolo del ‘75, e dei suoi sistemi espositivi storici e contemporanei, rapportandoli a quelli di due grandi esempi della storia dell’architettura italiana, come Carlo Scarpa e Gruppo BBPR.

Concept 

Una narrazione sul Palazzo Ducale di Urbino, incentrata sul tema della “teca”, emerso dalla selezione fotografica curata da Armin Linke durante l’A.A. 2021/2022 all’ISIA U. Concentrandosi sui sistemi di esposizione, custodia e confinamento, la ricerca ripercorre la storia del Palazzo citando il Furto del Secolo del ’75, Carlo Scarpa e il Gruppo BBPR.

Bio 

Annalisa Marchetti, Elisea Russo e Alessandro Lanfrancotti frequentano il corso di Grafia editoriale all’ISIA di Urbino, hanno collaborato per diversi progetti editoriali, come: “TECA, sistemi di esposizione e confinamento” per il corso di Tecniche di produzione grafica curato da Jonathan Pierini e Armin Linke; “Corpi di Reato, un’archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea” un progetto fotografico realizzato da Tommaso Bonaventura, Alessandro Imbriaco e Fabio Severo, per il corso di Mauro Bubbico; “META, archivio per un coscienza collettiva” curato da Marco Tortoioli; “MIGRA” e “Autoscuola” curati da Francesco Valtolina e “Demo 94” e “Mezzopunto” curati da Patrick Lacey. Trovando affinità nella progettazione e condividendo gli stessi valori, pianificano di trasferirsi a Milano per continuare a collaborare lavorando con la grafica editoriale.

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2022

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Minimarket Magazine // Lorenzo Guzzo, Carlo Mione, Marco Trebbi

Descrizione progetto

Minimarket non più come un luogo di passaggio ma come luogo di cultura, scambio e diversità. Minimarket Magazine è, senza descriverlo o imitarlo, il mondo minimarket stesso: caotico, immediato, democratico. Un target diversificato quanto i clienti stessi del minimarket. Focalizzato su una forte art direction, ogni edizione prevede intervistati (secondo format più o meno su misura) tre esperti appartenenti a una comune area tematica , impegnati in una spesa all’interno di un minimarket.
La scelta di quest’ultimo dipenderà dalla zona della città in cui l’intervistato vive , immergendo così il lettore ogni volta in contesti simili ma con dinamiche per scelta differenti e imprevedibili.
L’output è un reportage situazionista di ciò che avviene durante l’incontro, spunti capaci di attirare la nostra attenzione una volta catapultati all’interno del minimarket: le parole dell’intervistato, particolari della sua fisionomia, la sua selezione di prodotti, elementi curiosi del minimarket.

Concept 

Minimarket Magazine nasce ad aprile 2022, non è ancora stato presentato, è vergine.
Trattatelo con cura. Nasce rigurgitato dal contesto minimarket, improvvisato, caotico, immediato… ed eccolo qua.

Bio 

Bordighera Studio è composto da tre creativi. Il focus dello studio è posto sull’attitudine trasversale prima che sul media. Si spazia dal graphic design alla musica, dal video editing alla cucina. Si trova in Via Bordighera 20/34, Milano.

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2021

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BORDERS // Lucrezia Ghinassi, Salvo Pitingaro

Descrizione progetto

È sempre più complesso riuscire a definire in modo chiaro ed esaustivo i limiti di un luogo o i confini che gli appartengono. Le linee di confine dei luoghi sono valicate costantemente dal passaggio di beni e persone che frequentemente l’oltrepassano per motivi di lavoro, viaggio, e molto ancora.
Essendo queste linee in eterno mutamento, viene meno il concetto di rigidità e necessita una ridefinizione: non esistono “luoghi chiusi” ma vanno ridefiniti i rapporti tra identità e differenze.
Se pensiamo ai confini territoriali come un insieme di regole a carattere amministrativo ed economico a garanzia di un ordine, ed interpretiamo ogni rete di mobilità come un passaggio tra due stati continuamente frequentato da flussi di persone che si spostano da una parte all’altra, questi luoghi diventano “porte aperte” per la libera circolazione, su cui poter intervenire indebolendo la traccia del confine.
Attraverso le mappe dei confini italiani sono stati individuati ed analizzati quattro punti al confine alpino italiano di particolare importanza, evidenziando alcune delle reti di mobilità che collegano l’Italia con i paesi confinanti.
Queste vie di comunicazione diventano più significative rispetto alla traccia che li separa: i confini si arricchiscono di storie, questioni sociali, ricerca, identità e radici. Narrazioni che offrono visibilità a ciò che nelle mappe ci viene nascosto.

Concept 

Borders è un progetto che riflette sul tema del confine territoriale ma anche delle implicazioni sociali che essi hanno su di noi e sulla percezione che abbiamo di essi. Nasce da una serie di considerazioni che ho avuto il piacere di condividere con Salvo Pitingaro durante il corso di Hybrid Media Design all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. È la prima volta che proponiamo il nostro progetto.

Bio 

Mi chiamo Lucrezia, sono nata e cresciuta a Ravenna e diplomata al Liceo Artistico Pier Luigi Nervi, dove è letteralmente esplosa la mia curiosità per ogni forma artistica. Nel 2015 mi sono iscritta all’ISIA di Urbino (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) e nel 2019 mi sono diplomata. Sono stati gli anni più significativi della mia formazione, ho scoperto Il Libro come oggetto d’arte, forma di comunicazione e spazio/opportunità per la libera progettazione. Dal 2018 faccio la freelance e nel 2020 ho scelto di iscrivermi ad un corso magistrale all’Università degli Studi di San Marino, precisamente all’indirizzo di Interaction & Experience Design, dove mi laureerò a marzo 2023.

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