Motion Graphic
2021

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OPS // Rebecca Fritsche

Descrizione progetto

Amo la sperimentazione, il mix di stile differenti e creare contrasti grafici. Ho lavorato con uno stile sporco in bianco e nero, contrapposto a colori vivaci ed elementi grafici. Il tutto è per creare la sensazione di ciò che è l’essere umano, ovvero un essere contraddittorio, che sbaglia per imparare, e che dall’errore genera possibilità.

Concept 

Il progetto è un collage di animazioni, alcune già esistenti e alcune nuove. Mi piace ridare vita alle mie opere di modo da non lasciarle mai permanenti. Quest’opera racconta dell’errore che genera dimensioni parallele con possibilità di azione; della paura che c’è dietro, che non condividiamo con gli altri. Ci mostra come ogni elemento sia concatenato con il precedente e il successivo, e di come tutto sia perfettamente necessario. Tutto questo spesso scoppia e nasce da una semplice esclamazione: “OPS!”. Questo video non è stato già pubblicato, ma alcune animazioni presenti invece sì.

Bio 

Mi sono laureata in Illustrazione presso l’ISIA di Urbino nel 2020, ma lavoro anche con l’animazione per realizzare corti animati e visual performance. Attingo ispirazione da tutto ciò che vedo e lavoro di modo che le immagini siano un tutt’uno con il messaggio.

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2022

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Genesi // Riccardo Agostinelli

Descrizione progetto

Amo sperimentare con forme e ambienti astratti. Nello specifico, sto imparando come unire forme 2D e 3D per realizzare ambienti unici.

Concept 

Genesi è una collezione di forme, figure e colori nell’ambiente più astratto che si possa immaginare. È il punto di inizio che l’artista si è posto per cominciare a seguire uno stile che potesse distinguerlo e renderlo riconoscibile.

Bio 

Mi chiamo Riccardo, ho 21 anni e vivo a Milano.
Attualmente sono un freelance designer e nft artist, con la passione per ogni singolo aspetto riguardante il design: dalla tipografia al motion, dalle composizioni 2d a quelle 3d. Nei miei progetti cerco sempre di implementare il più possibile questi temi creando scenari astratti, geometrici e colorati, che mischiati tra di loro ottengono un risultato perfetto per molti contesti.
Sono anche appassionato di altri aspetti legati sempre in parte al design, come l’architettura, la fotografia e l’astronomia, di cui cerco di implementare anch’essi abitualmente nei miei lavori.
Secondo la mia filosofia, tutto è possibile ed è realizzabile, bisogna solo seguire con costanza i propri obiettivi, uno dopo l’altro, giorno per giorno, concentrarsi su quello che veramente si vuole raggiungere e fare del proprio meglio per far sì che si realizzino.

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2021

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Follow the flow // Simona Alunni

Descrizione progetto

La sequenza delle forme ci trasporta in un mondo fluido e colorato.
Accettare il cambiamento e seguire il flusso, andare con esso. Non rimanere ancorati ed essere sempre aperti al cambiamento.
Follow the flow ricerca il totale coinvolgimento dell’individuo con la traccia, i colori e le forme.

Concept 

Follow the flow nasce un paio di mesi fa dalla voglia di voler rendere tangibile e concreto un concetto così profondo. Non è stato candidato per altri concorsi ed è stato pubblicato nel mio profilo instagram.

Bio 

Mi definirei un artista multidisciplinare, spaziare mi fa sentire libera di potermi esprimere. Sperimentare nuove tecniche, passare dall’illustrazione all’animazione, da forme geometriche a scarabocchi. Racconto in modo colorato e divertente cosa mi passa per la testa.

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2021

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Indelebile // Roberto Cannarile

Descrizione progetto

Il video è nato nel 2021 come progetto al termine di studi accademici incentrati sulla memoria e l’archiviazione.

Concept 

La ricerca è incentrata sulla memoria e sull’archiviazione personale in relazione agli strumenti digitali che non pongono limiti alla gestione e immagazzinazione di ricordi, immagini e informazioni. Si costruisce, dunque, un futuro dove la storia di ogni individuo è costantemente mappata dalle fotografie giornaliere. Il limite e il diritto all’oblio — quindi al dimenticare — sono negati dai server di internet. Questo porta a una serie di conseguenze e percezioni dei propri ricordi e della propria vita finora inesplorate.

Bio 

Roberto Cannarile è un visual designer poliedrico che si muove dalla video art al 3d rendering, in continua sperimentazione creativa. I suoi lavori, profondamente legati all’esperienza visiva, utilizzano la multimedialità per la creazione di immaginari che riprendono l’estetica contemporanea. La sua opera Virt.duality è stata esposta ad Artefici del nostro tempo (Mestre, 2019). Laureato all’Accademia di Belle Arti di Urbino.

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2021

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Tempo // Elena Cavigiolo

Descrizione progetto

L’idea alla base di questo progetto era dare una rappresentazione personale del tempo. In quel particolare momento che tutti stavano affrontando, il tempo sembrava una cosa infinita a cui non riuscivamo dare un senso. Mancava la frenesia, il caos, le corse mattutine per prendere al volo il pullman o il treno. Tutto era fermo e, a poco a poco, avevamo imparato a convivere con la quiete. Questo video vuole rappresentare la paura del tempo, ma anche della vita, che torna ad essere un’esplosione di disordine, suoni e persone dopo un periodo di silenzio. Il tutto viene mostrato con una forma, il cerchio, che simboleggia, appunto, il tempo. Essenziale è il rapporto tra la musica e la forma perchè ci porta a percepire la velocità con cui il tempo ci sta scivolando dalle dita.

Concept 

Il progetto è nato nel 2020, nel pieno della pandemia, grazie ad un workshop che stavo affrontando all’interno del corso di Graphic Design.

Bio 

Appassionata di video e animazione da quando era piccola. Inizia a studiare da autodidatta tutto quello che riguarda il mondo del cinema, del digital video e della motion graphic. Il suo percorso vero comincia al corso di Graphic Design dello IED di Torino, dove ha la possibilità di sperimentare diversi stili e mischiare diversi linguaggi.

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2022

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Identità Degenere // Lorenzo Badioli

Descrizione progetto

Identità Degenere è un corto che indaga il tema della diversità e dell’accettazione, il tutto in chiave ironica ed autoironica, tramite forme, suoni e colori irriverenti e rumorosi.

Concept 

Il tema è tipo: “UUU SN STRANO! MA DA QUANDO STRANO VUOL DIRE BRUTTO? CIOÈ, SECONDO ME BISOGNEREBBE SCORAGGIARE L’ACCEZIONE NEGATIVA DEL TERMINE STRANO. LE COSE STRANE SONO QUELLE CHE QUANDO LE CAPISCI SONO PIÙ WOW”, ma tipo. Poi vabbè parla di libertà, orientamento, identità ed espressione: SESSUALE; di pregiudizi, dogmi e stupidinagginerie che la società tende ad avere nei confronti di chi è vagamente fuori dalla norma. Il linguaggio è composto da versi (come tutte le migliori poesie), suonini strambi (che ho fatto coi miei sintetizzatori modulari che almeno non ho speso migliaia di euro a caso), forme semplici (perché quelle complesse sono difficili) e colori pazzerelli. Il corto non vuole insegnare niente. Ma far parlare, o al massimo sensibilizzare (ma neanche tanto), su un tema che mi sta piuttosto a cuore: le libertà innoque (tipo quella di scrivere innoque con la “q”)

Bio 

Lorenzo Badioli a 9 anni ha fame di tortellini che la mamma di un suo amico cucina di martedì. Come scusa per mangiarli inizia un corso di chitarra il martedì, vicino casa dell’amico, subito dopo pranzo. A 25 anni ha fame di fama e decide di dar vita alla sua presenza social con il canale Babù su Youtube. Siccome con la musica e con youtube non ci mangiava, oggi fa il motion designer e il content creator su TikTok con il nome di Pupetti tutti matti.

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2022

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We consume // Sofia Bonino

Descrizione progetto

Il progetto vuole parlare di consumismo utilizzando i suoi stessi linguaggi . Mangiamo e divoriamo con i nostri denti e l’idea stessa di consumo nasce da questa parte del nostro corpo. Nel tempo, sono passati da essere il mezzo per sopravvivere a diventare oggetto di status economico e sociale attraverso l’utilizzo dei grillz: gioielli per i denti. Questa diventa così la perfetta metafora del passaggio che l’uomo ha fatto dal bisogno all’eccesso. Come una televendita, il progetto “We consume” vende tre tipologie di grillz, una per ogni forma di consumo che ormai caratterizza la nostra vita: il denaro, la fede e l’amore. La trasmissione, però, è pensata appositamente per avere un tono più critico e che poco invogli il consumatore a comprare il prodotto.

Concept 

Il progetto “We consume” nasce dall’esigenza di sottopormi ad una sfida personale nella grafica: quella di parlare di “sociale” con un linguaggio visivo-metaforico, servendomi di uno stile che, fino a poco tempo fa, non rientrava nelle mie corde. Un pretesto per tentare nuove estetiche e contenuti lontani dai codici utilizzati nei miei progetti precedenti e per innescare una crescita professionale e artistica nel mio percorso.

Bio 

Creo le cose e le posto dove c’è spazio. Qui è un po’ vuoto, metto qualcosa! In questo mantra ci vivo io: Sofia Bonino, 22 anni, 1.73m di ragazza che sta sempre in mezzo alla grafica e alla musica. Per ora una studentessa di Graphic Design che ha sempre a portata di mano un biglietto IoViaggio in Lombardia che cita Mantova-Milano, Milano-Mantova. Oggi un’artista wannabe nell’ambito della musica e della comunicazione visiva e domani chi lo sa…magari riesco a spiegare alle persone che lavoro faccio!

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2021

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I will never be the same as yesterday // Luca Porracchia

Descrizione progetto

Progetto personale di inizio 2021, nato durante un periodo di forte sperimentazione dove lo scopo era trovare un punto di connessione tra tipografica cinetica, il 3D e la musica. Fondamentale è stata la collaborazione dell’artista musicale Brando Luis.

Concept

L’idea alla base di questo progetto è il cambiamento. Tutto è partito dalla necessità di rappresentare un sentimento interiore di mutamento scaturito da cambiamenti personali, ma che allo stesso tempo potesse anche simboleggiare lo spirito dei tempi attuali. Il tutto si è concretizzato in un video dove il soggetto principale è un parallelepipedo, rigido, bianco, puro il quale però si trasforma, compaiono scritte su di esso, si muove. La frase scelta (I will never be the same as yesterday), oltre a sottolineare l’azione, funge come da monito, per ricordare che le azioni quotidiane cambiano continuamente la persona. A sottolineare ciò vi è la traccia sonora che alterna momenti di silenzio a picchi sonori (gli alti e bassi della vita).
Il linguaggio visivo e quello sonoro si uniscono creando una sperimentazione sensoriale unita. Fondamentale in tutto ciò l’esplorazione del mondo 3d che ha permesso di unire la tradizionale tipografica cinetica 2d a forme che interagiscono con il suono.

Bio

Madre ispanico-filippina e padre italo-francese. È letteralmente un mix di culture. Laureato in Design e comunicazione visiva al Politecnico di Torino e qui ha scoperto la sua vera vocazione, la Motion Design. Finito il percorso universitario si è subito buttato nel mondo lavorativo, sviluppando ancor di più la sua passione, senza mai smettere di imparare e sperimentare.

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2021

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Onirica // Daiana Onica

Descrizione progetto

L’animazione è nata una sera da un gioco di parole con amici all’inizio di maggio del 2021. Si immaginava quale sostantivo avrebbe potuto identificarci al meglio sia a livello personale sia come assonanza del cognome o del nome. “Onirica” è un aggettivo che calza a pennello l’autrice, sia per il suo essere costantemente sognante, sia per il periodo fatto di strani sogni rivelatori in un momento non tanto facile. “Onirica” rievoca anche “Onica”, il suo cognome. L’animazione non è mai stata candidata per nessun altro concorso.

Concept

L’autrice è partita da uno studio iniziale di quello che Onirica significasse per lei e quali fossero i simboli a lei cari: occhi, luna, colore blu intenso…
Si è trasformato in Onirica Graphics poiché voleva sigillare un periodo in cui ha sperimentato molti modi di fare Grafiche differenti. L’occhio è un simbolo che l’accompagna costantemente; nel video creato identifica lo sguardo personale che ciascuno ha verso il mondo: unico e irripetibile. Gli occhi sullo sfondo sono il giudizio di coloro che ci circondano che inevitabilmente ci condiziona, l’importante è che, percorrendo il nostro personalissimo percorso, accettiamo chi siamo senza sentirci sbagliati quando sentiamo di fare ciò che amiamo; non dobbiamo smettere di ascoltarci anche attraverso quelli che sono i nostri pensieri più inconsci: nei sogni, chiudendo gli occhi, abbandonandoci. Il concept ruota attorno al misticismo, alla magia, all’inconscio: tutto racchiuso nella scelta dei colori Blu, Bianco, Giallo, Rosso. Un misto tra prospettive in 3D di Grafiche in 2D che rotolano, saltano, rimbalzano e ruotano su loro stesse.

Bio

Nata in Moldavia, trasferita all’età di 7 anni a Faenza, città dove vive tutt’ora, ritornata da poco, dopo 3 anni vissuti a Milano. Si ritiene una creativa fin da quando ha memoria, per varie esigenze ha sperimentato molti lavori, effettuato studi e visitato città e ogni sua esperienza è stata perennemente velata da uno sguardo creativo in ogni modo fosse possibile. Disegna e dipinge fin da piccola ed essendo una fanatica del digitale non poteva che trasferire la sua creatività al mondo Grafico. Ha scoperto un grande amore per le animazioni studiando Motion Design e Graphic Design da più di un anno a questa parte.

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2021

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Circus // Collettivo Kalico Jack

Descrizione progetto

Il progetto è una personale rivisitazione di una recente commissione. Questa animazione nasce per lavoro, per un gruppo di musicisti che la utilizzerà come video clip del loro EP, ma che non è ancora stata pubblicata.

Concept

Il tema del progetto è diventato il “circo”, per l’approccio sperimentale con cui hanno lavorato; il tipo di linguaggio è la narrazione per immagini, disegnate a mano, colorate in digitale e poi montate con sovrapposizioni e tagli che creano pattern visivi dinamici e freschi, riusando anche vecchi materiali in archivio del collettivo.
Il concept del video che proponigono quindi, è il circo, inteso come spettacolo ma anche come racconto di un mondo controcorrente, vivo ed energico, fatto di colori ed esseri strani, non per questo però sbagliati.

Bio

Collettivo Kalico Jack è composto da Alessia Tzimas, Rebecca Fritsche, Benedetta Fasson e Giulia Dall’Ara. Il nome del gruppo deriva dall’omonimo pirata, il quale fece salire a bordo per la prima volta nella storia due donne, ai tempi un chiaro segno di sventura, dando un grandissimo segno di cambiamento positivo. Questo aneddoto ha colpito le ragazze perché vogliono fare la differenza anche loro: creare mondi visivi in movimento, dove vige la diversità come autenticità, nei quali chi li guarda possa essere catturato da una libertà genuina e felice. Hanno trovato un equilibrio che mischia i loro quattro stili ben distinti in uno solo, sia nella realizzazione delle animazioni che nel montaggio video. D’altronde credono fortemente che l’unione faccia la forza, specialmente in tempi individualisti come i nostri.

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