Motion Graphic
2021

Gallery

Human Gate // Giacomo Bosi

Descrizione progetto

Human Gate è la possibilità di superare il limite ed entrare, grazie alla tecnologia, in una dimensione parallela, un luogo al di fuori del possibile. Attraverso il concetto “mistificato” di macchina e tecnologia siamo in grado di accedere all’interno di una dimensione “parallela”, che ripropone in chiave virtuale fasi e momenti dell’esistenza umana attraverso un’esperienza audiovisiva introspettiva. L’elaborato è un video abstract estrapolato dal progetto di tesi Human Gate realizzato per l’anno accademico 2021 in collaborazione con IAAD Bologna e Robot Fesival.

Concept

La musica esiste da sempre, radicata nella natura organica della vita stessa. Dal canto degli uccelli a quello delle balene fino ai suoni del nostro cosmo. Prima dell’attuale epoca in cui il mondo sonoro è caratterizzato dalle rumorose attività umane, ci sono state molte altre ere della Terra ognuna delle quali durata milioni di anni, e ce ne saranno in futuro alcune anche senza esseri umani. La musica, che ci accompagna da prima della nostra nascita, diventa dunque la chiave per immergersi in una realtà fuori dal tempo e dalle comuni convenzioni. L’ascolto ci permette di espandere la nostra creatività, evadere dai confini fisici e del corpo lasciando libera fantasia a sensazioni, emozioni e colori.

Immaginatevi ora se ciò che pensiamo come metafisico possa in realtà prendere forma. Un luogo reale nel virtuale, dove musica, sensazioni e creatività si intersecano in un connubio materico, visibile di fronte a noi. Human Gate nasce dal desiderio di esplorare come la musica influenza la vita umana e cambia con essa adattandosi ai suoi bisogni. Il Nome deriva dal concept principale dell’evento ovvero la possibilità di entrare grazie alla tecnologia in una dimensione parallela, un luogo al di fuori del possibile caratterizzato da un punto di inizio, il Gate. Mediante l’estensione dei nostri sensi grazie alla tecnologia, siamo in grado teletrasportarci all’interno di una dimensione “parallela”, che ripropone in chiave virtuale fasi e momenti dell’esistenza umana attraverso un’esperienza audiovisiva introspettiva.

Bio

Classe 97, fin da piccolo ha sempre avuto creatività e immaginazione. L’autoproduzione e l’indipendenza dall’acquisto lo hanno sempre portato la massima soddisfazione. Nel suo piccolo laboratorio ha avuto modo di sperimentare diversi materiali e tecniche cercando di dare vita ai piccoli desideri da adolescente: uno skateboard, il letto nuovo, una workstation, dei vestiti.. Ha studiato arte per 5 anni a Pesaro dove ho frequentato il liceo Artistico Ferruccio Mengaroni; lì l’incontro con uno dei primi e più importanti mentori. Giorgio gli trasmise la dedizione per la ricerca del significato, lo studio della simbologia ed il valore dei piccoli messaggi sottili che ci circondano. I successivi 2 anni dal conseguimento del diploma in Discipline Grafiche frequentò un master post liceo in grafica e design della comunicazione presso la Scuola Del Libro di Urbino.Grazie all’incontro tra la Musica, una delle sue passioni più grandi, e le arti grafiche visive, ha avuto anche il piacere di lavorare in club e discoteche tra le più famose del centro Italia e della Romagna, in collaborazione con alcuni degli artisti più importanti della scena musicale underground nazionale ed internazionale. Il suo percorso lo ha portato a Bologna, dove ha frequentato l’università IAAD nel corso di Communication Design. Alcune delle conoscenze divenute tra le più stimolanti lo hanno spinto ad una nuova apertura mentale. L’osservazione scrupolosa della realtà viva, pulsante intorno a noi diventa quindi per lui parte di un rito di presa di coscienza e di gratitudine verso la percezione del tempo. Un metodo per apprendere costantemente nuovi punti di interesse nella ripetitiva quotidianità della nostra vita.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Motion Graphic
2021

Gallery

Visual x Failed Romance // Fiorella Minnucci, Lorenzo Cugnata

Descrizione progetto

Il visual nasce da una sperimentazione personale con il programma 3D Blender, nel 2021. L’opera non è stata mai esposta prima, ne ha partecipato ad altri concorsi.

Concept

Il visual nasce da una sperimentazione personale con il programma 3D Blender unito a Touchdesigner. L’idea è quella di creare una composizione di 3 cubi trasparenti contenenti degli organi umani sui quali vi è intervenuto l’uomo con oggetti esterni. Tale intervento sta a rappresentare l’invasività dell’uomo nei confronti di se stesso e mostra gli effetti collaterali che questo provoca. Infatti l’effetto visivo del visual è allucinogeno, come a cercare di ricreare il dolore e il fastidio provato dall’uomo stesso. La musica è stata creata da Lorenzo Cugnata, artista di musica elettronica, appositamente per la realizzazione di questo visual.

Bio

Fiorella Minnucci è nata nelle Marche, si è trasferita a Milano all’età di 19 anni per frequentare l’Accademia di Belle Arti di Brera in cui si è laureata in Nuove Tecnologie dell’Arte nel 2021 . Durante la frequentazione dell’accademia sorge in lei un interesse particolare nel campo della programmazione e della sperimentazione con le nuove tecnologie in ambito artistico. In seguito la passione per l’arte sfocia anche nella scienza portandola a nuovi approcci che includono anche le neuroscienze (e la neuroestetica), tema sul quale svolgerà la tesi di laurea triennale.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Motion Graphic
2021

Gallery

Shapes colors and sounds // Paola Sorrentino

Descrizione progetto

Concept

Il concept progettuale è stato quello di creare una sperimentazione astratta di forme, colori e suoni. Per il progetto é stata composta appositamente una musica Synth divisa in tre canali.
Successivamente, su After Effects, ha realizzato l’animazione attraverso il coding, collegando le trasformazioni delle forme ai valori di ampiezza del suono. Infine, ha stampato i frame e li ha dipinti a mano, per dare un aspetto analogico all’animazione.

Bio

Illustratrice e animatrice di origine pugliese, le piace avere il pennello in una mano e il computer nell’altra.
Laureata in Design all’ISIA di Firenze e specializzata in Illustrazione all’ISIA di Urbino. Nel 2019/20 ha passato un anno in Erasmus all’ENSAD di Parigi per approfondire lo studio dell’animazione, che è il linguaggio che predilige e che sta tuttora esplorando.”

Visita il profilo

Condividi il progetto
Motion Graphic
2021

Gallery

Inside my mind // Riccardo Agostinelli

Descrizione progetto

“Inside my mind” è nato appositamente dalla proposta del progetto Neologia. Prima di realizzarlo l’autore si è posto queste domande: “Come sarebbe se potessimo vedere quello che le persone immaginano durante il giorno, mentre stanno dormendo o quando stanno ammirando un tramonto sul mare?”. Le nostre menti hanno un potere così immenso da poter archiviare tutte le informazioni che vediamo attraverso i nostri occhi e ci proiettano come conseguenza infiniti mondi, pieni di colori e forme inimmaginabili. “Cosa c’è nella mia mente?”. Questo è un breve punto di quello che passa dentro di me, portato in un video in chiave animata.”

Concept

I temi principali del progetto sono “”Immaginazione””, “”Sperimentazione””, “”Varietà””.
Da una ricerca di colori che potessero esprimere il concetto di semplicità dell’autore, è partito con il realizzare le forme che più lo accompagnano durante i suoi lavori. Ci sono simboli che il suo cervello percepisce come “”perfetti””, come la freccia o il cerchio, fino a forme più complesse realizzate dalle stesse forme semplici. Dentro al progetto ha voluto condividere la possibilità di poter rendere una forma o un colore apparentemente semplici, in un mondo astratto pieno di tutta l’immaginazione che potessi trasferire. Per la realizzazione del progetto ho utilizzato Adobe Illustrator per la creazione delle forme e la scelta dei colori, mentre per l’animazione e la composizione generale di tutto il progetto ho utilizzato Adobe After Effects. Per la musica ha chiesto l’aiuto a Tim (@Gamvae), un suo amico dall’Ucraina, che realizza sound e brani super futuristici e all’avanguardia. L’autore subito trovato una forte connessione nel brano che gli ha passato, gli ha trasmesso gioia e positività, l’ha scelto abbinandolo al mood colorato che ho voluto poi portare anche nel visual del progetto.

Bio

20 anni e il suo obiettivo è creare ambienti e concetti attraverso il design in tutte le sue applicazioni, dal visual design al motion, dal 3d alla tipografia. Ha cominciato il suo percorso all’età di 13 anni, creando grafiche e “”Intro”” su Youtube ad altri creators mentre procedeva i suoi studi in un Istituto Tecnico in Grafica e Comunicazione. Trovava nel design un modo per esprimermi ma soprattutto per essere riconosciuto attraverso qualcosa dalle persone che lo circondavano.Online ha trovato un sacco di persone che lo hanno seguito nel suo percorso, alcune che ancora oggi sente e con con cui collabora, cresciuti insieme in un’ambiente molto particolare, con la voglia di migliorare giorno per giorno.
La maggior parte delle cose che ha imparato sono state da autodidatta tramite tutorial che si trovano ancora oggi navigando in rete. A poco a poco ha cominciato a cercare e a rifinire il suo stile, con le prime collaborazioni e richieste importanti, con clienti come Red Bull, Panerai, Avis, Lavazza e Vigorsol. Attualmente, dopo un anno e mezzo come Brand Designer in un’agenzia di comunicazione, sono Freelance a tempo pieno, e tra richieste e commissioni, mi dedico a portare avanti il desiderio di migliorare sempre di più nell’immenso mondo del design.”

Visita il profilo

Condividi il progetto
Motion Graphic
2021

Gallery

Milk // Davide Bruno

Descrizione progetto

Il progetto è stato concepito a Giugno 2021 e vuole essere un estratto di quello che è stato l’inizio del 2021 per l’autore. È nato dall’esigenza di sperimentare con il suono unito alle tecniche apprese dal momento in cui ha scoperto il mondo dell’arte generativa.

Concept

L’arte generativa prevede la collaborazione uomo-macchina, collaborazione in cui l’uomo non ha il completo controllo e si affida alla randomicità del computer. Ogni output sarà diverso da quello precedente. Da qui il bello dell’errore, dell’inaspettato e della sorpresa. Il progetto prende un fenomeno naturale “sistema reazione-diffusione” comune nella chimica e lo mette a disposizione della musica e del movimento. La convivenza di questi elementi, insieme alla mutazione del colore nel tempo, vuole mette in risalto la contrapposizione di ciò che è creato spontaneamente ed è controllato e di cosa invece non lo è. In questo progetto il linguaggio esplorato è quello psichedelico e immersivo, che però rimane relativamente minimale al fine di restituire al meglio la contrapposizione tra dettagli e colori. Per il progetto l’autore si è ispirato molto ai lavori di @ciphrd, ai colori di @pppanik e sicuramente al grande apporto di @elekktronaut alla comunità legata all’arte generativa.

Bio

Davide Bruno è un designer interessato alla tecnologia e ai nuovi media. Si sforza di trovare una soluzione a nuovi problemi ed esplorare percorsi inaspettati. Si è laureato al Politecnico di Torino in design della comunicazione e si è trasferito l’anno scorso al Politecnico di Milano dove ora si sta laureando in Digital and Interaction design. Se l’anno scorso si è immerso nel mondo del poster design e dell’esposizione di poster, oggi è molto interessato all’arte generativa e all’arte interattiva. Il suo obiettivo è portare quest’ultimo alle persone in contesti live.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Motion Graphic
2021

Gallery

A Flowing Monument // Fabio Salvadori

Descrizione progetto

Il progetto è nato durante il MA Information Design a Eindhoven, come personale progetto di tesi.
Al momento è stato esposto unicamente in occasione del graduation show, il giorno in cui l’autore ha conseguito il diploma, il 15-06-2021. Il progetto sarà esposto durante la Dutch Design Week, che si svolgerà a Eindhoven dal 16 al 24 ottobre 2021.

Concept 

Immagini mediate che mostrano distruzione, reali o fittizie, sono elementi comuni nella cultura visiva contemporanea. Le registrazioni video della distruzione di monumenti sembrano in qualche modo sostituire gli originali con nuovi monumenti digitali, video-monumenti. Molteplici versioni dello stesso evento sono disseminate su diverse piattaforme, rendendo i nuovi monumenti flessibili, interpretabili, simboli di una visione ben precisa della realtà. Il progetto si concentra su un caso di alto profilo: la distruzione da parte dell’ISIS di statue pre-islamiche nel Museo di Mosul, in Iraq. In tutto il mondo, i media si sono concentrati sulla perdita di manufatti antichi, parlando della devastazione della “Culla della Civiltà”, perpetuando la stessa linea di pensiero colonialista che ha portato alla distruzione dei suddetti artefatti in prima istanza. Il design si intreccia con la creazione e la distruzione, gioca un ruolo nel modo in cui monumenti e video sono realizzati, distribuiti e caricati di significato. Il video offre l’opportunità di immergersi nel potere seduttivo della distruzione, creando uno spazio altrimenti non disponibile, non senza la mediazione.
Il progetto inizia qui, e si compone di due elementi; il primo è un database che raccoglie, archivia e mostra i manufatti la cui distruzione è stata documentata dall’ISIS nelle loro drammatiche clip, insieme alle conseguenti alterazioni e ricostruzioni. Il secondo elemento, quello presente in questo bando, è un video, un’esplorazione estetica del materiale digitale che è stato creato intorno alla distruzione dell’ISIS e alla sua diffusione in tutto il mondo.
L’obiettivo è quindi aggiungere nuovo livello di distruzione, trasformando la clip dell’ISIS in uno spazio assorbente e meditativo che riflette sulla dicotomia all’interno dei flussi di informazioni (che effetti produce l’infinita ripetizione della stessa immagine? La conservazione può essere una forma di distruzione? La Mesopotamia è da considerarsi “Culla della Civiltà” o si tratta dell’ennesimo costrutto artificiale figlio di una mentalità colonialista ormai invisibile? Attraverso la ripetizione, la distorsione, la ricontestualizzazione, il video vuole liberarsi delle connotazioni morali e conservative del feticcio, dei simboli, e vuole abbracciare la bellezza della creazione che scaturisce dalla distruzione.

Bio

Graphic designer e ricercatore italiano, ha frequentato il corso di laurea triennale all’ISIA di Urbino tra il 2013 e il 2017, successivamente ha frequentato il master “”Digital Humanities”” all’università Ca’ Foscari di Venezia e infine il MA Information Design a Eindhoven, NL, dove attualmente risiede.
La sua pratica predilige dettagliate raccolte di dati, investigazioni visuali strettamente basate sulla realtà, riguardanti campi come l’architettura, il giornalismo, il propagarsi di ideologie, l’arte contemporanea. Il fine è di elaborare progetti di informazione, narrazioni visuali critiche per dare chiavi di lettura inaspettate su problematiche attuali.”

Visita il profilo

Condividi il progetto
Motion Graphic
2021

Gallery

Digital Pottery // Malta14

Descrizione progetto

Digital Pottery è un breve video animato, realizzato attraverso tecniche di animazione bidimensionale e tridimensionale. Il progetto esplora le modalità in cui la rappresentazione digitale può andare ad influenzare e stravolgere l’apparenza degli oggetti fisici che ci circondano.

Concept

La ricerca alla base di questo progetto nasce dall’esperienza condivisa dei due autori, che durante la loro formazione, sia scolastica che personale, si sono cimentati nella realizzazione di manufatti fisici, con particolare attenzione all’aspetto geometrico e compositivo. La ceramica è sempre stato uno dei mezzi principali per convertire le idee in oggetti concreti, ma in che modo si possono portare al limite le possibilità di questo supporto? Sicuramente attraverso la modellazione virtuale, che permette di ottenere geometrie e finiture surreali, modificare i comportamenti fisici degli oggetti e anche animare le decorazione stesse. Nasce così Digital Pottery, un breve video animato caratterizzato da un’atmosfera eterea in cui colori, forme e luci sono il punto cardine, le geometrie si animano e sembrano prender vita in uno spazio a metà tra le due e le tre dimensioni.

Bio

Malta14 è un collettivo di freelance specializzati in comunicazione visiva, nato nel 2021. Il collettivo è attualmente composto da Greta Panero e Lorenzo Genta, due designer con una grande passione per il motion design. I progetti di Malta14 si focalizzano quindi principalmente nell’ambito dell’animazione e dell’illustrazione, unendo tecniche rappresentative 2D e 3D. Dall’unione di questi diversi linguaggi nasce quindi un estetica caratterizzata da forme semplici e un grande cura nella scelta cromatica, ma che al tempo stesso, grazie ad un approccio multidisciplinare, permette di ottenere risultati eterogenei.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Motion Graphic
2020

Gallery

Kara // Lorenzo Mercanti

Descrizione progetto

Opera celebrativa per Kara (Elisabetta Vedovato) e la sua fantastica assurdità. Questo progetto personale è stato concepito come regalo. Realizzato per Kara tra Ottobre e Novembre 2020.

Concept

Il progetto nasce come una sperimentazione dal punto di vista sia visivo che sonoro. Da una collezione di parecchi video e audio di Kara, l’autore ha assemblato la perfetta colonna sonora per la sua animazione. Una sovrapposizione dialoghi, suoni, voci e versetti, accostamenti che mettono insieme il lato più assurdo, intimo e divertente di questa persona. Solitamente non mi occupo mai del sonoro nelle mie animazioni. Questo progetto invece è nato proprio dal desiderio di dar vita a queste voci. Partendo da questo audio mi sono poi immaginato una sua ipotetica recitazione, tutte le sue mosse e movenze caratteristiche. Inoltre nel video è inserito un altro tema di sperimentazione personale. Il comportamento della figura umana in rapporto a una struttura di linee, che viene deformata, trascinata, compressa e segmentata. È stata una delle volte in cui l’autore si è divertito di più realizzando un progetto. Progetto completamente ispirato alla vita reale, eccetto le volte in cui parlava nel sonno e nei suoi sogni.

Bio

Lorenzo Mercanti (Visual Explorer) lavora con marchi, artisti musicali e agenzie per trovare prospettive insolite e creare idee visive uniche. Ama esplorare mondi surreali e immagini oniriche piene di colori con “un grande equilibrio di primitivo e sofisticatezza”.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Motion Graphic
2020

Gallery

Collateral Narratives // Tea Ferrari

Descrizione progetto

Questo progetto è stato creato per la sua laurea magistrale (Settembre 2020), a seguito della sua ricerca di tesi. Consiste in una serie animata di poster di eventi del passato. Il progetto è attualmente candidato anche ai Dutch Creativity Awards, ed è stato esposto nell’esibizione virtuale dei laureati 2020 alla Dutch Design Week. Inoltre fa parte dell archivio alumni del MIVC.
I poster basati sugli eventi si presentano come superfici bidimensionali su cui i fatti possono essere interpretati visivamente, consentendo ai designer di raccontare storie agli osservatori. Quali sono le storie che ascoltiamo oggi e come vengono raccontate? Da oltre un secolo si promuovono eventi attraverso l’utilizzo di manifesti. I poster non si limitano a fornire informazioni pratiche sugli eventi, ma, soprattutto, mostrano come l’estetica e gli stili si sono evoluti presentando momenti specifici nel tempo. Una volta archiviati nella storia, i poster riflettono gli stati d’animo della propria epoca, fornendo linguaggi visivi che si riferiscono a epoche diverse. Parlando un linguaggio visivo, portano, in silenzio, forti messaggi alle folle degli eventi. Una doppia natura consente di utilizzare la locandina in un modo che offre nuove prospettive sugli eventi, se si considera il medium oltre la sua prevista funzione. Spesso, i poster progettati per promuovere un evento hanno una data di scadenza, che determina il momento della fine della loro funzione: sono necessari “una volta”. Curiosamente, questo tipo di poster celebra la sua stessa data di scadenza. Tuttavia, una volta archiviato, questo mezzo si pone come materiale permanente per informare i futuri spettatori sulle abitudini e gli stili precedenti e può essere visto “per sempre”. Indagando diversi linguaggi visivi si ricercano combinazioni di elementi visivi ed estetici differenti, Collateral Narratives avvia un processo pratico che miri a invertire le proprietà del manifesto, rendendo permanente la sua funzione ed effimera la sua entità, alla ricerca di interessanti risultati visivi. Lo scopo dell’autrice era quello di presentare queste storie nascoste, usando il poster come una porta verso realtà parallele (Collateral Narratives – Narrative Collaterali), combinando immagini, movimento e suono, al fine di creare un’esperienza immersiva per l’osservatore. Il contenuto sembra moderno, ma ti costringe a tornare indietro, usando l’immaginazione per trovare associazioni culturali nel tempo e nello spazio. In questo modo, attraverso la tecnologia, si esplorano le potenzialità del manifesto per eventi, al fine di reinterpretare la funzione odierna del mezzo, proponendo modi alternativi di immaginarne il contenuto. “Collateral Narratives”, mostrando realtà impossibili che si possono visualizzare soltanto attraverso la superficie attiva del poster, dimostra che la tecnologia può essere un’insinuazione sul tempo.

Concept

La serie di poster intitolata “Collateral Narratives” è stata realizzata interamente con strumenti di rappresentazione digitale (grafica, animazione 3D e software di motion). Il motivo principale alla base della completa digitalizzazione era che il progetto doveva essere presentato in un ambiente virtuale a causa della situazione pandemica. L’ autrice ha creato ogni storia (personaggi, date ed elementi visivi per mostrare gli intrecci estetici in ogni episodio) disegnando e poi digitalizzando e infine animando. Alcuni poster includono animazioni 3D e alcuni solo 2D. L’episodio finale “CTRL-ME” è stato realizzato in collaborazione con A)) Project, un trio di artisti audiovisivi che creano visual live utilizzando ingressi audio modulari, proiezioni laser e una telecamera. Tutti i suoni dei poster sono stati creati da Max Frimout, appositamente per questo progetto: aggiungere un altro strato all’immagine – il suono – è un ulteriore passo verso l’innovazione del modo in cui questo mezzo può essere percepito.

Bio

Tea Ferrari è una Graphic and Motion Designer italiana con sede a Eindhoven (NL) con una formazione multidisciplinare e una passione per la tecnologia e i progetti culturali. Dopo gli studi al Politecnico di Milano, nel 2018 si è trasferita in Olanda da Milano per i suoi studi Master e attualmente lavora come visual designer freelance in progetti culturali, eventi e installazioni audiovisive. Tea è anche parte di numerosi progetti audiovisivi e di design. Ha co-fondato The Orchestra Collective, Mass Productions e Current Affairs. Questi progetti mostrano la sua ampia sperimentazione con diversi media. Il lavoro di Tea cerca di indagare criticamente l’impatto culturale e le trasformazioni della comunicazione visiva nella società digitale di oggi. Tea si concentra sulla valorizzazione dei riferimenti culturali attraverso le tecniche di rappresentazione visiva contemporanea, in particolare esplorando il Motion Design e l’animazione 3D. Ricerca, innovazione e pensare fuori dagli schemi sono elementi primari del suo lavoro nimento di elementi visivi statici come la tipografia e le immagini modificate con rendering 3D e movimento, cerca l’originalità stilistica, mescolando media analogici e digitali. Nonostante apprezzi l’importanza della funzione, Tea crede fermamente che una buona consapevolezza estetica sia essenziale per creare contenuti che riflettano un’eredità di belle forme e comunicazione efficace.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Motion Graphic
2021

Gallery

NatVRa // Marco Villari

Descrizione progetto

“NatVRa è una riflessione e un’esaltazione relativa all’enorme potenziale immaginifico che la realtà virtuale potrebbe dischiudere negli anni a venire. Il progetto è stato realizzato per la call Blooming Festival 2021 che si svolgerà a Pergola.”

Concept

La rivoluzione che la realtà virtuale porta con sè apre la strada a nuovi orizzonti, nuove forme di realtà, una nuova natura appunto, parallela a quella sensibile ma che dalla stessa trarrebbe forme e spunti dai quali partire, in un dialogo ed interscambio continui.
Nel video a 360 gradi realizzato si visualizza il tema attraverso una rosa bianca, simbolo di luce e gioia, che sboccia a 
partire da uno scenario puramente digitale come a celebrare la realtà virtuale in sè, pronta a sbocciare e a dare vita a nuove forme di espressione. Il video è stato realizzato interamente in 3D e sulle facce dei singoli cubi che compongono la rosa svelata sul finale del video sono stati integrati video prodotti da un algoritmo di intelligenza artificiale a partire da immagini input di fiori. Il progetto fonde quindi elementi di realtà virtuale ad altri relativi all’intelligenza artificiale in un modo innovativo.

Bio

Marco Villari nasce a Roma nel 1992. Motion designer e visual designer da sempre appassionato ad ogni forma d’arte si diploma in primo livello in Grafica Editoriale all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2017 e nel 2020 ottiene invece la Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva e Multimediale alla Sapienza di Roma. Un suo video è stato proiettato a Palazzo Massimo nel giorno d’inaugurazione della mostra Giovani Creativi e ha vinto una menzione d’onore ai Rookie Awards del 2020 nella sezione Immersive Media con un progetto in realtà virtuale.

Visita il profilo

Condividi il progetto