Poster
2020

Gallery

Watering a Flower // Maxim Dosca

Descrizione progetto

Il poster creato nel 2020 è un tributo alla musica ambient di Haruomi Hosono e al suo album “Watering a flower”. La versione bianca del poster fa parte di Grafik.Editions, un progetto di raccolta fondi per aiutare a riportare Grafik. come pubblicazione cartacea.

Concept

Il poster è un omaggio alla grafica giapponese senza invadere completamente il suo territorio, “un tentativo di capire il loro stile progettuale”. Le forme semplificate, l’uso di colori primari, dello spazio negativo insieme alla tipografia sono impiegate per raggiungere un’equilibrio. L’immagine ha un certo “peso visivo”, una forza che tira e trascina l’attenzione di chi la guarda. L’uso della calligrafia giapponese permette di registrare un ritratto del cuore e per questo motivo si da molta importanza al segno grafico che non ammette correzioni o ripensamenti. L’opera è dunque una pulsazione visiva tra spazi vuoti e pieni volta ad accogliere il pensiero di chi guarda per poi sospingerlo verso la musica di Hosono che sta dietro questo progetto.

Bio

Maxim Dosca è un grafico multidisciplinare con sede a Venezia, Italia. La sua attività si concentra su argomenti riguardanti il design editoriale, identità visive, arte digitale e illustrazione.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Poster
2021

Gallery

Doomscrolling // Michelangelo Magnini

Descrizione progetto

Questo poster è stato creato nell’ultimo mese in seguito al bisogno di esprimere una reazione verso la non-reazione di alcune persone a fatti di cronaca e ingiustizie sociali, e poi leggermente riadattato per inviarlo alla call.

Concept

“Doomscrolling” è l’atto di continuare a scrollare i feed dei social nel momento in cui notizie negative o catastrofiche su eventi sociali, climatici o economici li pervadono, nonostante la stanchezza mentale e tutte le emozioni che un tale carico negativo provoca nelle persone, senza riuscire a smettere. Il poster utilizza un linguaggio molto semplice e diretto, legato all’immaginario e all’iconografia gay per creare un impatto visivo maggiore e indisponente verso il pudore e la norma cisetero sociale. Alla base vuole semplicemente essere una provocazione per quelle persone che continuano a scusare governi, corpi di forze armate, aziende private, e individui di ricchezza eccezionale, seguendo un comportamento da veri e propri “bootlickers” in situazioni per cui basterebbe distogliere lo sguardo dall’ammirazione cieca suggerita dalla società verso queste figure per realizzare come non vogliano il bene collettivo e come siano alla base di tutti i grandi crimini sociali e disastri climatici che sono arrivati a creare una generazione in cui la sensazione pervasiva è quella di essere senza futuro. Maybe you just didn’t doomscroll enough.

Bio 

Michelangelo Magnini (Mimì), attualmente iscritto al triennio di Grafica d’Arte presso l’Accademia di Firenze. Artista interdisciplinare con focus su autoproduzioni e la manipolazione digitale. Il concetto d’identità è al centro della ricerca e dei lavori, come persona e creativo transgender, la sua arte è strettamente collegata all’identità e alle emozioni più intense vissute all’interno di una comunità marginalizzata, unite alla consapevolezza e alla sensazione di essere una persona e un autore giovane in una realtà bigotta e vagamente arretrata come l’Italia e Firenze.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Poster
2020

Gallery

Traveler Type // Nacir Imache

Descrizione progetto

Un poster culturale chi rispecchia un po’ la mia esperienza, è stato creato per promuovere un carattere tipografico multilingua.

Concept

Il concetto di questo progetto deriva dalla necessità di una comunicazione tra l’Oriente (specificamente la cultura araba) e l’Occidente . Nei progetti editoriale la scrittura araba e latina non sono spesso coese tra loro, dal momento che ogni scrittura ha un meccanismo diverso dall’altra. L’obbiettivo era, quindi, quello di creare un carattere tipografico che riprende lo stesso stile cercando di usare anche alcune forme in comune in modo che si possa notare la coerenza tra le due scritture. l’autore ha deciso di creare questo poster come una vetrina per unire queste due culture.

Bio

Imache Nacir, nato il 27/04/1992 in Algeria , dopo la laurea in graphic design in Algeria nel 2015, ha deciso di continuare il suo percorso in Italia, dove si è iscritto all’Accademia delle Belli Arti di Perugia, nel frattempo ha lavorato presso lo studio Salt&pepper. Ora è iscritto al secondo anno laurea Magistrale presso la IUAV di Venezia.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Poster
2020

Gallery

Bollettino // Omar Marcelli

Descrizione progetto

Manifesto progettato con la speranza di scaturire riflessioni sulla pandemia non solo come condizione sociale ma come leva per un cambiamento individuale consapevole.

Concept

Durante un pranzo domenicale in quarentena l’autore ha udito distrattamente la voce della telegiornalista enunciare la notizia sottoforma di numeri con la quale ormai da settimane era solita aprire il telegiornale. Il bollettino dei morti e dei contagiati è stato per mesi il metro di salute sociale e attraverso il suo palesarsi quotidiano assumeva un carattere inesorabile e informe. Una caratteristica del paradigma contemporaneo, fondamentale oggetto d’osservazione per uno studio del fenomeno, si descrive attraverso la funzione di separazione dei tempi reali e percepiti. In termini assoluti, questo rapporto ce lo portiamo da sempre dentro, è legato intrinsecamente al fatto che esistiamo. I periodi di crisi però notoriamente portano alla luce fatti obliterati dalla definizione di un tempo percepito come “normale”. Nel senso che il virus ha portato alla luce in 80 giorni, più di qualunque analitica socio-economica, la mappa delle inadeguatezze. Ha rivelato come la macchina produttiva capitalistica del qui ed ora non abbia sistemi di sicurezza né una vista d’insieme.

Bio

È un artigiano e grafico con sede a Milano Gli strumenti che utilizza sono il basic design, la tipografia, l’illustrazione e la visualizzazione dati. Nella sua ricerca visiva esplora il rapporto tra parola e immagine, con una tensione costante alla costruzione di nuovi linguaggi, alla creazione di forme viventi capaci di comunicare con il tessuto sociale. Ponendo l’attenzione sulla ricerca di dettagli e sfumature sociali oscurate dall’ombra della contemporaneità. Il suo lavoro è spesso esperienziale e si alimenta di una specifica condizione temporale a cui non può rinunciare, a tal proposito è dovuto il brutto rapporto che ha con la sua agenda.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Poster
2021

Gallery

Simple people with complex mind // Saverio Canu

Descrizione progetto

Questo poster è stato creato negli ultimi giorni di giugno 2021. Nasce sostanzialmente dalla curiosità di sperimentare nuove tecniche, in questo caso il 3D Design.

Concept

Il tema del progetto è la semplicità. Una semplicità distorta, complessa. L’autore studia da poco alcuni programmi 3D ed esercitandosi, ha voluto rendere “fisico” qualcosa di astratto. Un pensiero che nasce da una riflessione personale. È semplice e, in incognito, strizza un occhio alle menti creative: persone semplici, con menti complesse. La scena è stata interamente costruita in 3D, dalla posa dei personaggi agli elementi che li circondano, mentre l’impaginazione con il titolo e altri dettagli sono state aggiunte in post.

Bio

Saverio Canu – DirtySabbyo – viene da Bologna, ha 24 anni ed è un giovane designer che ama creare e progettare cose.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Poster
2020

Gallery

Apollineo // Valerio Di Mario

Descrizione progetto

Il poster fa parte di una serie realizzata per Santomanifesto in cui i concetti fondanti dei grandi pensatori della storia vengono esplorati e tradotti graficamente attraverso forme geometriche e tipografia.

Concept

Apollo e Dioniso, ordine e caos. Impulsi essenziali da cui nacque la tragedia attica, nella quale trovarono un equilibrio ormai perso. Il poster indaga l’antitesi introdotta nel linguaggio filosofico da Nietzsche ne “La nascita della tragedia”. Attraverso forme geometriche e tipografia questi due elementi si dispongono all’interno di una griglia che definisce la struttura stessa del poster. In questo spazio l’apollineo cerca una struttura, seguendo la sua natura di ricerca di ordine e armonia delle forme. Una razionalizzazione degli elementi, tesa ad individuare un significato in un equilibrio precario. D’altro canto, il dionisiaco, rappresentante il caos, l’ebbrezza, si dispone in un disordine naturale, una disposizione caotica in cui la leggibilità della tipografia, come la continua ricerca di un senso nelle forme, si perde nell’ebbrezza e nell’esaltazione entusiastica priva di forma.

Bio

Visual e Motion Designer laureato in Disegno Industriale presso La Sapienza e in Design dei Sistemi per la Comunicazione presso l’ISIA di Roma. Negli anni approfondisce il tema del visual e della motion graphic, della comunicazione sequenziale e la ricerca di nuovi linguaggi. Dal 2019 fa parte di Mistaker, studio multidisciplinare indipendente con sede a Roma che si occupa di Visual design, infografica, motion design e information design per realtà emergenti e aziende strutturate.

Visita il profilo

Condividi il progetto
Poster
2020

Gallery

Mediterranea // Noemi Alunni

Descrizione progetto

Il progetto è stato creato per la Biennale di arte contemporanea, under 19, promossa da Bjcem per i giovani europei nell’anno 2020. Il briefing era di costruire un’identità in cui il manifesto fosse un vero e proprio statement. Così ha cercato di trovare una strada che sfidasse i format: artistici, visuali, curatoriali e di ricerca. Il tema della Biennale era il Mediterraneo e l’acqua come elemento chiave.

Concept

Concept: Be Fluid. L’acqua è l’unica sostanza che si trova in natura contemporaneamente in tre stati di aggregazione: solido, liquido, gassoso. Questa sua caratteristica la rende incredibilmente difficile da definire o classificare, in qualcosa che sia diverso da un ambito prettamente scientifico. Come l’arte è un sistema complesso. Sono entrambe : sfuggenti, materiche, cristalline, nebulose, controcorrenti, libere e cicliche. Ambedue incontrano i tre stadi. Il primo quello gassoso, nell’acqua si presenta sotto forma di nebbia, vapore acqueo e nuvole e si trova nell’atmosfera. In questo stato le molecole possono muoversi liberamente perchè non ci sono legami chimici tra loro. Nell’arte rappresenta la fase dell’incubazione e dell’incoscienza dove la mente vaga in assoluta libertà e dove sono protagoniste la ricerca e la regola del “tutto è possibile”. Il secondo è quello liquido, sulla terra l’acqua si trova sotto forma di pioggia, fiumi, mari e oceani e le molecole si spostano entro certi limiti e si attirano l’un l’altra. Nel processo artistico questa fase può essere associata alla consapevolezza, non è del tutto chiaro il risultato finale ma c’è un idea, un germoglio. Il ciclo si chiude con lo stato solido, qui le particelle sono molto vicine le une alle altre, non sono libere di muoversi e di spostarsi e sono disposte secondo un perfetto ordine geometrico (ghiaccio). Per l’artista si concretizza con la realizzazione finale dell’opera d’arte. Per l’identità visiva abbiamo rappresentato le tre fasi del processo artistico, in successione, attraverso la condensazione della materia, nella forma elementare più semplice: il cerchio. (Che richiama le forme delle particelle atomiche della molecola d’acqua).L’acqua infatti diventa la “materia prima” di questa Biennale e funge da ponte anche geografico, nel caso specifico del Mar Mediterraneo, tra diversi paesi e culture.

Bio

Lavoro presso lo studio Bicipiti a Perugia come graphic designer e insieme al mio collettivo di grafici, tutto al femminile, mi dedico a progetti speciali in freelance, in cui parla (davvero) la creatività. Ho avuto una meravigliosa creatura, Matilda, di 7 mesi, e anche lei fa parte del progetto creativo. Essere una giovane mamma non può diventare un’ostacolo per il mio meraviglio lavoro. Il mio motto: “Who run the world? GIRLS!!”

Visita il profilo

Condividi il progetto
Poster
2020

Gallery

DataViz - Broken Nature // Noemi Emidi

Descrizione progetto

Sono state analizzate 4 declinazioni del tema “Plastc-free”, ipotizzato come argomento principe per la nuova edizione della mostra Broken Nature (2021). La tecnica usata (data visualization) prevede la rappresentazione schematica di grandi quantità di dati per suscitare interesse e coinvolgere l’osservatore inesperto. Gli elaborati comunicano le informazioni raccolte secondo diversi livelli di profondità visiva, una volta decifrato il visual viene posta una call-to-action per “attivare” chi osserva.

Concept

Attraverso il diverso segno grafico l’autrice è andata a esprimere visivamente dati complessi in forme astratte che possano incuriosire, attrarre, parlare tramite metafore e sperimentare forme comunicative diverse per stimolare l’osservatore ad attivarsi e a rispondere all’implicita “call-to-action”. In alcuni casi dei piccoli segni cambiano peso a seconda della loro inclinazione, ma la ricaduta nella quotidianità implica un cambiamento spaventoso; in altri la concentrazione del tratto grafico è correlata all’estinzione delle specie animali, dei fiori e sono associati alla massiva produzione di inquinanti che causano l’innalzamento del surriscaldamento globale; un gioco di perle invece definisce l’aspettativa di vita tra diversi paesi in relazione ai rifiuti prodotti.

Bio

Cresciuta in Piemonte, nelle campagne torinesi poi partita per quelle toscane, èun’esploratrice ed eterna curiosa prima ancora che progettista, studia e crea soluzioni armoniose ed equilibrate, contraddistinte da una personale forza espressiva. Appassionata d’arte e del buon cibo, ama le grandi camminate nel verde: la natura è per lei una continua ispirazione di forme e materiali.

Visita il profilo

Condividi il progetto