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2024

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Vocal Explosion // Marta Savignano

Descrizione progetto

Il poster è stato progettato per promuovere gli eventi della terza edizione del festival vocale internazionale Vocal Explosion di Trieste, in programma ad aprile. Il festival ha avuto inizio nel 2016 e il poster, creato alla fine del 2023, sarà presto esposto per pubblicizzare l’evento.

Concept:
La progettazione del poster è stata fortemente influenzata dalle forme del logo del festival che avevo creato in precedenza, mantenendo una coerenza visiva nell’intera immagine coordinata del festival. Il logo stesso si ispira alla musica corale. Le lettere di diverso spessore disposte su diversi piani evocano le note sul pentagramma. Questi elementi sul poster si intrecciano in un mix di forma e linee che ricorda un’esplosione vocale, la forza del canto, l’armonia di voci. Questo approccio conferisce al design un legame visivo diretto con l’essenza musicale del festival. L’obiettivo del concept progettuale è quello di trasmettere l’energia e l’unicità dell’evento, invitando gli spettatori a immergersi in un’esperienza musicale coinvolgente e appassionante. L’uso di diverse font nel logo evidenzia la vibrante diversità sia delle singole voci che del repertorio dei vari gruppi partecipanti all’evento.

Bio:
Marta Savignano, 1997, cresce a Trieste in un ambiente multiculturale. Conclusi gli studi presso l’Accademia di Udine, ottiene un master in Graphic Design & Visual Communication all’UMPRUM di Praga. Lavora a Berlino per un anno. Appassionata di cinema, arte, cucina e molto altro. Definisce il suo linguaggio grafico esuberante e si augura di poterlo esprimere appieno.

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Il Pianto liberatorio // Giulia Abbadessa

Descrizione progetto

Il Pianto liberatorio, nato a Dicembre 2023, inedito, è un collage protetto da un’illustrazione. Si sviluppa su due superfici: la prima, con motivi geometrici disegnati e colorati a mano, è stata intagliata affinché fosse possibile spiare il secondo strato in cui si palesa l’assemblaggio di testi ed immagini, portatori del messaggio di questo manifesto.

Concept:
Il Pianto liberatorio racconta la sensazione di soffocamento che si prova nel momento in cui si tenta di controllare e reprimere un forte dolore. L’unico modo per trovare sollievo è ascoltare il proprio corpo e lasciare che le lacrime assolvano il loro compito. Il linguaggio visuale adottato è frutto di un personale impulso: creare intricate architetture colorate, attingendo alla più intima ed infantile attitudine e lasciare che al loro interno vi prendano dimora le angosce, ansie e frustrazioni della vita adulta. Un condominio di paranoie. Il tutto avviene su carta: il disegno è libero, il ritmo viene costruito in itinere, direttamente a penna, poi arriva il colore, infine il ritaglio e l’assemblaggio.

Bio:
Ciao, sono Giulia e come tutte le Giulie ho un nome bellissimo. Ho chiamato casa tanti posti e spero di continuare a farlo. Per ora vivo e lavoro a Roma e per ora sono una grafica.

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beauty measurements // Agostino Depalmas

Descrizione progetto

Il progetto nasce a cavallo di Gennaio e Febbraio 2024. È un lavoro nato come progetto personale e di sperimentazione. Non è mai stato candidato per altri concorsi e né ancora esposto.

Concept:
“beauty measurements.” si interroga sulle proporzioni della bellezza. Analizza con una vena un po’ critica quella forte tendenza generazionale di analizzare come sotto ad una lente di ingrandimento ogni parte del nostro aspetto esteriore, alla costante ricerca di qualcosa di sbagliato. Si domanda, senza dare una risposta, se la bellezza sia davvero solo frutto delle proporzioni o se ci sia anche qualcosa di più a definire quello che siamo.

Bio:
Mi chiamo Agostino, ho 26 e sono nato in Sardegna, ma l’ho sempre sentita stretta, quindi 8 anni fa mi sono trasferito a Torino, dove dopo essermi laureato in architettura ho iniziato a studiare design. Amo le cose vecchie, i film cinesi di fine anni ‘90 e i fiammiferi (buon Dio tenetemeli lontani perché incendio tutto). Nella vita aspiro a diventare un creative director, uno di quelli così famosi che si ammazzano per la troppa fama, e anche se da quest’ultima frase non si direbbe non mi piacciono gli estremismi (seppur li trovi affascinanti). Ultimamente ho riscoperto una forte passione per il sociale, chissà a cosa porterà! ☻

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mind matters // Federico Grasso

Descrizione progetto

Il progetto è stato concepito e realizzato in occasione di questa nuova call Neologia 2024 con l’obbiettivo di porre all’attenzione di tutti un tema di attualità cioè la necessità di trattare l’argomento della salute mentale e di far svanire il tabù che circonda questa tematica. Il progetto in questione non è mai stato candidato ad altri concorsi e mai esposto.

Concept:
La realizzazione di questo artefatto grafico ha il proposito di aprire un dialogo riguardo la tematica della salute mentale e il fondamentale supporto reciproco legato a quest’ultima. È importante rompere il silenzio che circonda questi disturbi coltivando empatia e intelligenza emotiva, incamminandosi in un percorso che ci porterà a creare un mondo in cui molte più risorse sono accessibili a chi ne ha bisogno abbattendo le barriere che, attualmente, limitano il benessere di molti. Il concept si sviluppa attorno a simboli: la mano che emerge alla ricerca di un appiglio, il mare con le sue increspature che si estende oltre l’orizzonte e del testo confuso, praticamente incomprensibile, ad evidenziare i problemi di comunicazione e la necessità di sensibilità e comprensione.

Bio:
Mi chiamo Federico, ho 22 anni, vivo a Catania e sono un graphic designer che frequenta il corso di Design della Comunicazione Visiva all’Accademia di Belle Arti di Catania. Dal branding alla realizzazione di poster o di album cover, mi appassiona trasformare idee in immagini che parlano, unendo estetica e funzionalità. Sempre in cerca di sfide e nuovi punti di vista da esplorare.

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CMYK // Alessandro Spogli

Descrizione progetto

Il progetto è nato dall’interesse nel potenziale creativo del CMYK e dalla volontà di esplorare le sue possibilità meno convenzionali. Attraverso ricerche approfondite sulla teoria del colore e sperimentazioni pratiche, si è scoperto il potere della sottrazione nel CMYK. L’ispirazione è giunta dall’osservazione di come la riduzione dei colori potesse enfatizzare le forme e le emozioni in modo più intenso rispetto all’aggiunta. Questa intuizione ha alimentato la nascita del concept progettuale, che mira a sfidare le convenzioni artistiche e a stimolare una nuova visione riguardo alla percezione del colore e della forma. La passione per l’innovazione e la ricerca della bellezza nella semplicità hanno guidato il percorso di sviluppo, portando alla creazione di un’esperienza visiva unica che celebra la sottrazione nel mondo del CMYK. È stato crato nel mese di Gennaio, non è mai stato esposto o candidato ad altri concorsi.

Concept:
Il concept progettuale basato sul metodo di sottrazione nel CMYK si concentra sull’esplorazione delle sfumature e dei contrasti che emergono attraverso la negazione creativa dei colori primari. Utilizzando il Ciano, il Magenta, il Giallo e il Nero, la composizione si concentra sull’effetto della sottrazione nella percezione visiva, esaminando come la riduzione dei colori possa amplificare l’impatto e la chiarezza del messaggio comunicativo. Attraverso l’uso strategico della sottrazione nel CMYK, il progetto mira a trasformare il modo in cui il pubblico interagisce e interpreta il design visivo, creando esperienze coinvolgenti e memorabili che sfidano le convenzioni e stimolano la riflessione.

Bio:
Studente al primo anno del NID di Perugia, del corso di Graphic Design.

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MELA // Emanuele Serra

Descrizione progetto

Il progetto è stato creato per Neologia, quindi mai esposto o candidato prima. Ho analizzato le simboliche origini del peccato, e di come un frutto possa essere da secoli al centro delle nostre storie fin dall’infanzia e di quanto tutt’oggi sia ricco di significati e metafore.

Concept:
Il tema principale del progetto è il peccato originale, simbolicamente espresso con la figura della mela; Il linguaggio utilizzato è composto da varie tecniche; la mela cromata in contrapposizione al font medievale e storico.

Bio:
Emanuele Serra nasce a Potenza nel 2001, frequenta l’ultimo anno di Graphic Design in Accademia italiana, presso la sede di Firenze, dove sviluppa e sperimenta vari linguaggi di comunicazione e illustrazione. Il suo percorso è in continua evoluzione, senza però dimenticare le origini.

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Calvino's lessons. N° 5 - Molteplicità // Alvise Bertolin

Descrizione progetto

Il poster è il primo di una serie dedicata alle lezioni scritte da Italo Calvino per un ciclo di incontri per l’università di Harvard e pubblicate postume nella raccolta “Lezioni americane”. Tra i temi trattati, quello più attinente alla visione di Neologia è il numero 5, intitolata Molteplicità.

Concept:
L’idea di rappresentare in una serie di poster le “Lezioni Americane” di Italo Calvino parte da una domanda: possono delle riflessioni di quasi quarant’anni fa sulla letteratura del nuovo millennio essere utili ed aiutarci ancora oggi? La risposta l’ho trovata all’interno della lezione n.5, Molteplicità, che descrive in modo efficace la comunicazione sfaccettata, plurima e omnicanale del mondo contemporaneo, del tentativo frenetico e impossibile di raggiungere la completezza totale. Ho tradotto questo concept in un poster che mescola e riassembla i linguaggi della grafica dell’epoca, con uno stile minimal che si contrappone ed esalta l’elemento fotografico in bianco e nero. Gli scatti raccontano momenti diversi della vita di Calvino e sono ripetuti in una figura concentrica, affiancati uno accanto all’altro in un vorticoso mandala che richiama gli infiniti universi simultanei citati dall’autore. Una rappresentazione della letteratura di ieri e della comunicazione di oggi.

Bio:
Mi chiamo Alvise Bertolin, sono un Graphic Designer classe ’96 nato e residente nel centro storico di Venezia. Ho frequentato il corso di laurea in Comunicazione grafica e multimediale presso lo IUSVE di Venezia, dove mi sono laureato nel marzo 2019. Tra febbraio e dicembre 2021 ho partecipato al Master in Editoria a Verona. Attualmente collaboro con uno studio di grafica, portando avanti in parallelo piccole commissioni e progetti personali di grafica editoriale, branding e infografiche.

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James Baldwin 100 // Edoardo Jorge Beltrammi

Descrizione progetto

Il progetto è stato disegnato quest’anno in occasione del centenario della nascita dello scrittore James Baldwin. Il poster non è stato né candidato per altri concorsi né è stato esposto.

Concept:
Quattrocento anni fa il cotone veniva coltivato da schiavi deportati dall’Africa all’America. Per diversi secoli questa fibra, soffice, candida e leggera, fu raccolto da donne e uomini che non hanno mai avuto spazio all’interno della storia ufficiale, rimanendo sempre in uno stato di subordinazione, perché la storia la scrive chi vince, non chi la subisce. Ho scelto di celebrare il centenario della nascita di James Baldwin che tramite i suoi scritti ha raccontato i soprusi e le violenze che i diretti discenti degli schiavi hanno dovuto subire, utilizzando e sovvertendo proprio questo materiale, un tempo croce e qui strumento di narrazione.

Bio:
Mi chiamo Edoardo e ho fatto il Triennio in Design a San Marino e poi il biennio in Design della comunicazione all’ISIA di Faenza. Ho lavorato in diversi studi tra Milano, Firenze, Riccione, Barcellona e Cesena. Nel 2019 sono stato insegnante di calligrafia. Attualmente lavoro a Rimini.

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Concetti spaziali // Alessandra Bassini

Descrizione progetto

Il poster è un’inedita rielaborazione grafica di una proposta realizzata per la campagna 2023/24 di Villa Medici, Accademia di Francia a Roma.

Concept:
Villa Medici è un luogo dove accadono molte cose contemporaneamente. Chi si muove in questo spazio è costantemente posto davanti a una nuova visuale dell’architettura che lo caratterizza. Partendo dall’esperienza della villa sono state analizzate le infinite combinazioni di punti di vista che permettono di averne una percezione sempre diversa: passeggiando per i giardini si intravedono le installazioni realizzate per il Festival de Cabanes spiccare dalle siepi, salendo al piazzale per il Film Festival è possibile osservare il parco e la villa dall’alto, entrando per la Mostra dei Borsisti i lunghi corridoi collegano le numerose sale espositive dove è possibile visitare anche Storia delle Pietre, una mostra in cui i minerali diventano spinta della sperimentazione artistica nelle epoche. L’esperienza spaziale si traduce in linguaggio attraverso la schematizzazione dei punti di vista in layout grafici, esplorando soluzioni come il sottosopra, la sovrapposizione, lo zoom-in/out, i rapporti di scala e la ripetizione. La tipografia è protagonista del movimento e manifesto dei forti contrasti che caratterizzano Villa Medici, un luogo eterogeneo, scenario di infinite prospettive, posto sul punto più alto della città.

Bio:
Graphic e Motion Designer laureata in Grafica all’Accademia di Belle Arti di Carrara e in Visual and Innovation Design presso la Rome University of Fine Arts. Durante il percorso di studi e professionale approfondisce la progettazione di nuovi linguaggi visivi a partire da riferimenti nella storia dell’arte, esplorando le potenzialità percettive ed esperienziali dell’arte applicate al design. Attualmente fa parte del team di Mistaker, studio multidisciplinare indipendente con sede a Roma specializzato in visual design, infografica, editoria e animazione.

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UNDERSTAND // Simone Passante

Descrizione progetto

“UNDERSTAND” è il titolo di una poesia visiva che ho ideato lo scorso anno, e che, in occasione del contest Neologia, ho deciso di realizzare in questo poster. La poesia è composta da 5 parole, ognuna impressa su una faccia di un cubo. L’ultima faccia, quella vuota, invita a riflettere sui limiti della conoscenza umana.

Concept:
Il poster rappresenta quella sensazione di mistero che spinge l’uomo verso i confini del sapere, senza però trovare mai una risposta definitiva. La poesia infatti recita: YOU – ALWAYS – MISS – SOMETHING – TO (Il titolo corrisponde alla parola mancante – UNDERSTAND). Il poster è fondamentalmente composto da due visual diversi, in cui viene raffigurato lo stesso cubo da angolazioni diverse, mostrando così tutte le sue sei facce. Per raffigurare la complessità e la profondità del tema in una superfice bidimensionale ho dovuto adottare diverse tecniche: Ho realizzato i due visual in Cinema 4d, dapprima modellando il cubo e applicando il testo direttamente su di esso, poi inserendo le luci e scegliendo l’inquadratura. Per riuscire a far vedere entrambe le immagini, però, il poster si avvale di una tecnica chiamata stampa lenticolare, che, sfruttando dei fenomeni fisici, consente allo spettatore di vedere due immagini diverse a seconda del punto di vista dal quale si guarda.

Bio:
Simone Passante nasce a Soverato in una mattinata primaverile. Cresce tra il mare e la campagna, curioso e aperto verso il mondo, timido e chiuso rispetto agli altri. Perde il padre all’età di 8 anni, a 14 cambia casa: si trasferisce a Perugia con la madre e il fratello. In Umbria si innamora due volte, la prima di una ragazza, la seconda della grafica. Ad oggi è uno dei migliori studenti nel corso di Graphic Design dello IED di Milano, nonché assistente di uno dei suoi miti: Armando Milani.

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