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Possiamo ancora avere impatto? // Stefano Luongo
Descrizione progetto
Il poster è stato creato per il CONTEST IMPATTO del 2023 promosso da DESINA, il festival della Grafica e delle Culture Visive. I poster dovevano avere come tema l’Impatto, inteso come capacità del design grafico di avere un’influenza sulla vita delle persone in qualsiasi misura o ambito: impatto politico, sociale, ambientale, impatto come collisione, ecc. Da subito, ho pensato di concentrarmi sul tema dell’impatto della comunicazione, chiedendomi se fosse ancora possibile attrarre l’attenzione in un contesto storico in cui tutti sbracciano per apparire e comunicazione, notizie e pubblicità si fondono in un unico ammasso di informazioni visive che saturano i media nei quali sguazziamo costantemente. Purtroppo il mio progetto non è stato nemmeno visionato (ho ricevuto le scuse per l’inconveniente, ma sono rimasto comunque amareggiato per l’accaduto), quindi tecnicamente non è mai stato candidato. Spero che in questa occasione possa avere almeno la possibilità di essere visto.
Concept:
Il concept del poster ruota attorno al concetto di impatto comunicativo in un’epoca in cui la distanza e l’uso predominante dei media digitali tendono a renderci insensibili e distaccati. La sovrabbondanza di informazioni, spesso più simili a pop-up che messaggi autentici, ci porta a interrogarci sulla possibilità di effettuare una comunicazione che si distingua e che sia in grado di influenzare veramente il cambiamento. Il poster si propone di esplorare questa domanda critica: è ancora possibile creare un impatto significativo attraverso la comunicazione in un mondo saturo di stimoli digitali?
Bio:
Mi chiamo Stefano, ho 29 anni e vivo a Torino. Ho studiato Design e Comunicazione Visiva al Politecnico di Torino e ho deciso di lanciarmi (quasi) subito nel mondo del freelancing. Grazie alla libera professione, ho avuto l’opportunità di conoscere numerose agenzie e professionisti sia a Torino che in altre città, sperimentare diversi approcci alla progettazione ed al processo creativo e lavorare per clienti estremamente diversi tra loro. Odio la verticalizzazione e mi piace l’idea di potermi proporre come figura eclettica dal punto di vista del design: ad oggi spazio tra grafica, motion, animazione e art direction, domani chissà. Mi piace tantissimo l’unione di stili diversi, come la commistione di 2d e 3d o l’uso di elementi elaborati in contesti estremamente minimali. Mi piace il pop quasi quanto il grottesco e trovo estremamente affascinanti gli esercizi di stile, ma credo che niente possa battere un’idea concreta e strutturata con un concept a prova di bomba.
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