Gallery
Sepolto ma non morto. Storie di cose che vogliono essere dissotterrate e storie di noi, i becchini. // Agnese Carlotti, Mario Chiari, Agostino Palumbo, Jim Pieretti
Descrizione progetto
Il progetto, creato nel febbraio 2024 durante un corso laboratoriale tenuto all’università Iuav di Venezia, nasce dalla volontà di raccontare i nostri oggetti d’affezione. Sepolto ma non morto racconta la storia di tutte quelle cose che tentiamo — fallendo — di dimenticare. Il progetto è inedito.
Concept:
L’imperativo di Michele Mari “Tenere tenere tenere, tenere stretto fino alla morte ciò che hai amato anche solo un mattino” è l’ispirazione di partenza per questo racconto nell’esplorazione di oggetti che divengono cose: si trasformano, cioè, in chiavi d’accesso al nostro “io” più intimo. Queste, pur sepolte, non muoiono: restano portatrici di significato e indissolubilmente legate a noi. Il progetto si concretizza in due libri: il più grande, Sepolto ma non morto, analizza queste cose e la nostra personale interpretazione di esse; l’altro, La Pala, fa da chiave di lettura del primo, agevolandone la comprensione. L’utilizzo di molteplici materiali e formati nei due elaborati, così come quello della tipografia che si muove sulla superficie della pagina, crea un dinamismo che rispecchia il racconto, tormentato e mai uguale, dei nostri oggetti. Vecchie fotografie e frammenti testuali ricostruiscono i nostri ambienti domestici e richiamano un’infanzia ormai perduta.
Bio:
Jim Pieretti è un visual designer con diversa esperienza nel campo della grafica editoriale, della comunicazione digitale e dell’immagine coordinata, specialmente in ambiti culturali o adiacenti a questi. Attualmente sta terminando il percorso di laurea magistrale in comunicazione visiva all’università Iuav di Venezia, dove ha lavorato all’interno di un gruppo di ricerca nella progettazione del nuovo sito istituzionale per l’ateneo.
Visita il profilo