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Eyes on the Netherlands

Paola Urgeghe

Macchia

Macchia è un progetto editoriale che indaga il rapporto tra uomo e natura, in particolare come il territorio di un luogo possa influenzarne storia e contesto sociale. La ricerca è focalizzata sull’entroterra Sardo, la cui connotazione aspra e selvaggia ha modellato nel tempo comportamenti, stili di vita e modelli sociali autoctoni. Uno scenario antico e complesso come le vicende che ha visto svolgersi ed i codici che le hanno dettate: silenzio e tradizione sono i protagonisti di questa realtà, e la macchia mediterranea ne è lo sfondo. L’intento è di esplorare questo intricato contesto e restituirlo al lettore attraverso testimonianze appartenenti a diverse famiglie del posto. Si tratta di memorie scritte e fotografiche provenienti dal passato, raccolte e poi contestualizzate grazie a diverse rappresentazioni del territorio prodotte al giorno d’oggi. Il risultato è una narrazione fatta di tracce, frammenti che dialogano nel tentativo di esprimere lo spirito del luogo.

Il legame uomo-natura è quasi un vincolo: granito e boschi secolari sono ostili e amici al tempo stesso, possono accogliere ma è anche facile smarrirsi. Da qui il desiderio di esplorare il concetto di “darsi alla macchia” nella sua accezione più ampia -scomparire nella natura-, ripercorrendo il cammino di un ipotetico protagonista che, partendo dalla quotidianità di un contesto rurale, si addentra nella selva sino ad immergervisi completamente. La linea narrativa si sviluppa attorno alla ricostruzione del suo punto di vista, alternando due tempi: il presente, rappresentato dalle fotografie, dove il soggetto si muove sul territorio; ed il passato, in cui i documenti simboleggiano le memorie che riemergono come flashback. Panorami, vecchie lettere d’amore e ritratti di famiglia si mescolano alle illustrazioni, scandendo il viaggio dello spettatore e accompagnandolo gradualmente attraverso gli occhi del protagonista, che s’addentra sempre più nella natura sino a venirne inghiottito.

Un progetto di: Paola Urgeghe e Joana Teixeira