Massimo Pitis è il fondatore di Pitis e Associati, uno studio di design e consulenza basato a Milano e a Parigi che lavora con clienti come CCA Montreal, FAI, Fabriano, Excelsior Milano, Skira, Esperia, Museo del Novecento, Triennale di Milano, Rizzoli, Romeo Sozzi, Flammarion, Condé Nast, Giorgio Armani, Bulgari.
Attualmente è il direttore artistico di Wired Italia che stato premiato da SPD (Society of Publication Designers) per il miglior magazine re-design nel 2015 e come Magazine dell’anno nel 2016.
Prima di questo, come direttore creativo presso Landor Associates Italia, si è specializzato in brand identity e exhibition design curando anche Lettera, la sezione dedicata al graphic design del magazine Abitare. Nel 2001 è stato premiato al primo posto dall’Art Directors Club per la miglior corporate identity. Nel 2005 ha curato la mostra e il catalogo Pino Tovaglia – La regola che corregge l’emozione edito da Corraini. È anche membro del TDC (Type Directors Club) e dal 2002 al 2006 ha presieduto il BEDA (Bureau of European Design Associations).