Più qualcosa è simile a noi, più la comprendiamo. La mente funziona infatti in modo duale: ci siamo noi, ci sono loro; qualcosa ci assomiglia, qualcos’altro è diverso. Non è questione di etica o cultura, è una modalità di funzionamento intrinseca e utile alla conservazione. Tra le sue conseguenze ci sono però anche divisioni e isolamento tra umani, e ancora più tra esseri di specie o regni diversi. Eppure è proprio il confronto con il diverso che permette di avanzare e di inventare nuove possibilità. Le piante sono gli esseri viventi più diversi da noi, tuttavia come noi percepiscono stimoli (luce, vibrazioni, movimento) e attivano risposte attraverso impulsi elettrici. Tramite un dispositivo connesso alla superficie delle foglie ci è possibile captare queste variazioni elettriche e tradurle in musica, segni grafici e movimento: Other voices è quindi una jam tra un musicista, una pittrice e alcune piante, una performance che coinvolge i loro sensi creando qualcosa di possibile solamente attraverso la collaborazione tra esseri e mondi differenti.
L’evento è realizzato in collaborazione con Music of the plants, Nadia Zanellato e Eucalypto flowers.
Per maggiori informazioni, visita il sito www.weareselva.com