I fondatori di Miele presentano la mostra “Cos’era MIELE MAG”. Un magazine, un collante, un social network reale prima dei social network di oggi. Miele, dal ‘97 al 2008, è stato l’erede della fanzine punk che diventa mega’zine e poi magazine. Nasce a metà degli anni ’90 sulla scia della rivoluzione editoriale e tipografica di Emigre, RayGun, Plazm, T26, House Industry. Un rituale di linfa vitale in chiave pop, tra underground, sguardo rasoterra e occhi rivolti in alto.
Ogni numero era dedicato a un tema, oggi si direbbe hashtag, intorno al quale si sviluppavano i contenuti: arte, musica, cultura giovanile, design, costume. Miele è stato Cibo, Pelle, Luce, Fragile, Chaos, Fake, Bianco, City e tanto altro. Miele ha dato spazio a realtà culturali e artistiche sotterranee, svolgendo anche una funzione di scouting e orientamento stilistico. Nell’esperienza di Miele l’approccio creativo ha caratterizzato non solo la cura dell’aspetto grafico e il design, ma tutte le fasi di produzione del magazine.